L’imenoplastica è un intervento intimo ricostruttivo che consente alla donna di riavere un imene intatto. Per la maggior parte delle donne, l'imene può sembrare insignificante, ma ci sono diversi casi in cui la verginità è importante specialmente in particolari contesti socio-culturali e religiosi, nei quali la donna dovrebbe essere vergine fino al matrimonio.
L’anatomia dell’organo femminile include: le piccole e grandi labbra, l'orifizio vaginale (parzialmente coperto dall’imene) e l'orifizio uretrale, il clitoride e il cappuccio clitorideo. L’imenoplastica, come suggerisce il nome, interessa quindi esclusivamente l’imene, mentre gli interventi di chirurgia intima che interessano altre zone dell’organo genitale della donna sono la vaginoplastica e la labioplastica.
L'imenoplastica è, nello specifico, un intervento chirurgico di ricostruzione dell'imene lacerato, viene dunque realizzato per riprodurre un imene integro, senza tracce visibili dell’operazione, spiega il Dott. Pietro Lorenzetti. L'imenoplastica conferisce alle donne una seconda verginità, da un punto di vista strettamente anatomico.
Durante il primo rapporto sessuale dopo la ricostruzione, l'imene si strappa come se non ci fosse mai stato prima, non permettendo al partner di capire se la donna ha subito una ricostruzione.
L'imene è una membrana fibrosa e semisferica che si trova all'interno della vagina e che la chiude parzialmente, separando così la cavità della vulva. È visibile, nelle donne vergini, al di lá delle piccole labbra.
L'imene è associato alla verginità perché si rompe durante il primo rapporto sessuale. Tuttavia, l'imene potrebbe strapparsi anche in altre circostanze, non correlate all'attività sessuale: durante un'intensa attività sportiva (ginnastica, equitazione, nuoto) ma anche durante un trauma intenso o semplicemente con l'utilizzo di assorbenti igienici interni.
È interessante notare che ci sono anche alcune donne (1 su 1000) che non possiedono un imene, senza avere però alcuna ripercussione né dal punto di vista fisiologico né sessuale. Un’altra anomalia anatomica è data dall’imene imperforato, cioè quando il passaggio tra il vestibolo e la parete posteriore della vagina non presenta un’apertura. In questi casi il chirurgo dovrà effettuare un’imenectomia per incidere la membrana e realizzare un’apertura che consenta ai fluidi mestruali di fuoriuscire.
In alcune culture, famiglie o religioni la pressione sociale sulle donne per arrivare vergini al matrimonio è così forte che alcune persone si vedono in obbligo a dover ricorrere a un imenoplastica. Per alcune donne è una questione d'onore, per altre è una questione di vera e propria sicurezza.
Ci sono altri casi in cui le donne potrebbero voler ricorrere a un imenoplastica per ragioni psicologiche, in particolare in caso di violenza sessuale, dove la donna potrebbe aver bisogno di questa ricostruzione per voltare pagina e riparare fisicamente il danno e lo shock che le è stato causato.
Ci sono casi più rari in cui alcune donne si sottopongono a questo intervento per offrire simbolicamente al loro partner il dono della loro verginità per una nuova partenza emotiva.
Le donne che ricorrono all'imenoplastica sono persone che hanno bisogno di questo intervento per sancire un nuovo inizio.
La maggior parte delle donne che richiedono una ricostruzione dell’imene proviene da un contesto sociale in cui vi è una forte pressione familiare e religiosa rispetto alla verginità.
L’imenoplastica è una chirurgia ricostruttiva e non influisce sull'estetica della vulva, né fornisce un miglioramento fisico durante il rapporto sessuale. Si tratta di un intervento con un effetto puntuale, dal momento che l'imene sarà strappato non appena avverrà il primo rapporto sessuale.
È quindi un intervento delicato e spesso richiede supporto psicologico, a prescindere dalle motivazioni che hanno portato la paziente a ricorrere a questo intervento. Spesso, infatti, le donne che richiedono questa operazione si trovano a doverla affrontare in solitudine, senza che nessuno possa accompagnarle negli sforzi che dovranno affrontare. Il chirurgo dovrà quindi mostrare empatia per prendersi cura della paziente e può essere consigliabile seguire un accompagnamento emotivo con uno psicologo durante tutto il processo.
Come per qualsiasi procedura chirurgica, la scelta del chirurgo è fondamentale per garantire il regolare svolgimento dell'operazione, nelle migliori condizioni di igiene e sicurezza.
Prima di scegliere il tuo chirurgo, controlla che sia registrato sul sito web della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici e Chirurghi.
Durante la tua prima visita, è importante che tu ti senta a tuo agio con il tuo chirurgo e che tu sia sicura della tua scelta. Non esitare a fargli tutte le tue domande in modo che ti rassicuri sul processo da portare a termine.
Il Dott. Hicham Mouallem sottolinea l’importanza della prima visita. Infatti, durante il tuo primo appuntamento, il chirurgo esaminerà il tuo stato di salute generale prima di spiegare quale sarà la procedura che verrà scelta per il tuo intervento. Ti spiegherà in che cosa consiste la tecnica di ricostruzione dell'imene, come preparati all’operazione e quali cure seguire nella fase post operatoria.
Non esitare a fare tutte le tue domande e condividere le tue preoccupazioni. Se hai dubbi o timori riguardo al primo rapporto dopo l'intervento, condividili con lo specialista, solo il medico potrà spiegarti in dettaglio cosa aspettarti dopo l'operazione.
L'intervento è breve e semplice dal punto di vista tecnico. Dura circa 30 minuti e viene eseguito in anestesia locale con sedazione, chiarisce il Dott. Lorenzetti. Se preferisci usare l'anestesia generale per stare più tranquilla, parlane con il tuo chirurgo. È una procedura ambulatoriale, quindi la paziente può tornare a casa molto rapidamente una volta completata l'operazione.
Durante la procedura, il chirurgo cuce la membrana mucosa per ricostituire un imene integro, partendo dai lembi (chiamati caruncole o lobuli) che sono rimaste dalla lacerazione dell’imene, come spiega il Dott. Massimo Corso.
Prima della procedura bisogna evitare di assumere aspirina, antinfiammatori o anticoagulanti per 15 giorni per ridurre il rischio di sanguinamento. Si consiglia inoltre di non fumare per 1 mese sia prima che dopo la procedura.
Ci sono due tecniche per eseguire un imenoplastica:
L’operazione di ricostruzione dell’imene è indolore, rassicura il Dott. Lorenzetti, e in caso di fastidi o dolori durante il postoperatorio il medico può prescrivere degli antidolorifici. La paziente può tornare a casa il giorno stesso dell'intervento ed è consigliabile riposare per 1 giorno o 2 per non fare gesti troppo bruschi e facilitare la guarigione. Per quanto riguarda l’igiene personale, si deve usare un sapone intimo delicato mattina e sera.
I punti di sutura sono riassorbibili, perció cadono da soli dopo 10-15 giorni dall’intervento. Si consiglia di attendere almeno 1 mese e mezzo per riprendere le attività sportive in modo che l'imene non si strappi e possa guarire bene.
Si consiglia inoltre di attendere 1 mese o 1 mese e mezzo prima di avere il primo rapporto sessuale.
Le percentuali di buona riuscita dell’imenoplastica, sono molto alte afferma il Dott.ssa Angela Faga. Tuttavia, come con qualsiasi procedura di chirurgia estetica o di chirurgia ricostruttiva, ci possono essere dei rischi ed effetti collaterali associati all'anestesia, per questo bisogna informare dettagliatamente il proprio medico riguardo ad eventuali patologie pregresse.
Per quanto riguarda i rischi legati invece alla procedura di imenoplastica si possono evidenziare lividi o lieve emorragia durante i primi giorni, ma non ci sono complicazioni gravi.
Durante il primo rapporto sessuale il partner non può distinguere tra un imene che è stato operato e un imene intatto. Non sono visibili cicatrici o segni dopo l’operazione, come precisa il Dott. Corso.
Durante il primo rapporto sessuale, può verificarsi un leggero sanguinamento. L'entità dell’emorragia della deflorazione dipende da persona a persona, dalla membrana, dalla qualità della pelle e anche dall'atto sessuale stesso. Sebbene il sanguinamento non possa essere garantito, il partner avvertirà comunque resistenza al momento della penetrazione.