Sin dall’infanzia molti uomini sono sottoposti a pressioni sociali riguardanti la loro virilità. Il confronto con i coetanei durante la pubertà, periodo di grandi cambiamenti fisici e di scoperta del proprio corpo, può sfociare in un vero e proprio disagio psicologico, meglio noto con il nome Sindrome dello spogliatoio. Un complesso insieme di emozioni di disagio e inadeguatezza che spesso accompagna i ragazzi nella loro vita adulta, nei casi più gravi compromettendone le relazioni sociali e la vita di coppia.Tutte queste attenzioni e paure si concentrano maggiormente sul pene, da sempre simbolo della virilità mascolina e spesso oggetto di comparazioni tra compagni.
La dimensione del proprio organo genitale ha da sempre preoccupato un gran numero di uomini, che sin dall’antichità hanno ricercato metodi più o meno invasivi per aumentarne il volume. Il Prof. Alberto Roggia ci spiega che le più antiche testimonianze di chirurgia estetica peniena risalgono al famoso Papiro di Edwin Smith, che è considerato ad oggi il più antico trattato di medicina, poiché risalente all’epoca egizia del 3000 a.C.
Il Dr. Giuseppe Sito ci spiega che la chirurgia cosmetica dell’organo sessuale maschile era particolarmente in uso nel Giappone Imperiale, dove i samurai erano soliti inserire piccole quantità di siliconi naturali nel prepuzio, o inserire biglie di vetro sotto lo strato di pelle prepuziale per aumentare il piacere femminile durante l’amplesso. Mentre le prime indicazioni moderne di trattamenti di chirurgia estetica sono raccolte nell'illustre testo di tecnica chirurgia “De Curtorum Chirurgia per insitionem”, scritto nel 1597 da Gaspare Tagliacozzi, cattedratico bolognese ritenuto uno dei padri della medicina estetica.
Oggi le tecniche di allargamento del pene si sono notevolmente evolute, permettendo a coloro che si sottopongono a questo tipo di interventi di ottenere ottimi risultati duraturi nel tempo.
La lipopenoscultura è un intervento chirurgico che consente agli uomini di aumentare la circonferenza del pene sfruttando le potenzialità della tecnica del lipofilling, come spiegato dalla Clinica Estetica Europa. Questo tipo di trattamento ha uno scopo esclusivamente estetico, infatti non apporta miglioramenti a livello della potenza sessuale, né risulta essere un rimedio per eventuali disfunzioni erettili o altri problemi funzionali dell’apparato genitale, che rimangono competenza di uno specialista in andrologia.
Questa tecnica ha il vantaggio di essere poco invasiva e, infatti le cellule adipose che andranno a costituire il filling vengono prelevate da un’altra zona del corpo del paziente, come la zona sovrapubica, le cosce o i glutei. Il grasso prelevato viene poi centrifugato con potenti macchinari per poter separare la componente oleosa e a questo punto inserito nell’asta peniena attraverso l'ausilio di microcannule. Le incisioni effettuate dal chirurgo sono millimetriche e nascoste tra le pieghe della pelle, questo dona al risultato finale un aspetto naturale e molto soddisfacente agli occhi del paziente.
Non esistono controindicazioni legate all’età per potersi sottoporre a questo tipo di intervento. Il Dr. Ignazio Sapuppo ricorda che, come per tutte le operazioni di chirurgia estetica, i soggetti devono godere di ottima salute e non soffrire di malattie cardiovascolari o del sangue.
Spesso gli uomini che richiedono una falloplastica additiva, sono soggetti che provano un profondo disagio alla vista del proprio pene, fattori culturali spesso influiscono nel generare un’errata valutazione delle proprie capacità sessuali, concentrando le attenzioni sulla lunghezza o sul volume del pene. Dato che la componente psicologica svolge un ruolo fondamentale nella decisione di effettuare una falloplastica, a volte i chirurghi potrebbero richiedere il parere di uno psicologo prima di procedere con l’operazione.
Gli interventi di penoplastica additiva sono competenza di Medici Chirurghi Estetici, o di Urologi con specializzazione in tecniche chirurgiche. Per scegliere in modo appropriato il proprio medico è sempre consigliabile seguire alcuni piccoli accorgimenti:
Durante la prima visita il chirurgo stilerà un anamnesi, ovvero uno storico del tuo quadro clinico completo, ti verrà chiesto di compilare un questionario pre operatorio e nel caso in cui il medico lo ritenesse necessario ti verranno prescritte delle analisi specifiche.
Durante il colloquio il paziente espone le sue motivazione e quali sono gli obiettivi che spera di raggiungere, dal suo canto il chirurgo potrà presentare una stima dei risultati ottenibili ricorrendo anche ricostruzioni 3D e presentando foto di alcuni suoi casi di esito con il prime e il dopo l’intervento.
Solitamente si tratta di un breve intervento, della durata compresa tra 30 minuti e 1 ora. Il Dott. De Re Camilot Marcello spiega che il chirurgo preleverà il grasso dalla zona donatrice usando una microcannula sottile di 3 mm di diametro. Le zone da cui è possibile prelevare la componente adiposa sono generalmente pancia, cosce, glutei, ma anche la parte sovrapubica con il vantaggio di effettuare un leggero lifting nell’area coinvolta. La procedura è molto simile a quella utilizzata per la liposcultura o il lipofilling.
L’area donatrice viene precedentemente infiltrata con una soluzione tumescente, questa permette di anestetizzare la zona e contemporaneamente restringere i vasi sanguigni, in modo da limitare la perdita di sangue e il conseguente rischio di emorragie. Le incisioni sono di piccola entità, variano tra i 3 e i 5 mm e non provocano evidenti cicatrici.
Il grasso grezzo aspirato viene trattato attraverso potenti centrifughe a 3.000 giri che ne separano la parte ematica e oleosa, non utile ai fini del trattamento, dalla parte grassa pura che servirà per l’azione di filling.
A questo punto grazie all’utilizzo di cannule da 2 mm il grasso viene iniettato nell'asta peniena andando ad aumentarne il volume. Il medico al fine di distribuire uniformemente il grasso effettua dei massaggi nell’area interessata, in questo modo si potrà ottenere un risultato armonico e naturale Infine, una volta suturate le incisioni, il medico posizionerà una benda attorno al pene e al sito di prelevamento dell’adipe.
Come nel caso di ogni operazione chirurgica, anche ai pazienti che decidono di sottoporsi a un allargamento del pene viene richiesto di smettere di fumare almeno 1 mese prima dell’intervento chirurgico. Le conseguenze del fumo potrebbero complicare la fase di aspirazione del grasso, compromettendo il risultato finale. Un’altra indicazione preoperatoria riguarda l’interruzione dell'assunzione di aspirina 15 giorni prima dell'operazione.
È importante curare particolarmente l’igiene intima nei giorni precedenti e successivi all’intervento, il chirurgo potrebbe richiedere di rasare la zona genitale e di utilizzare del Betadine per i lavaggi. Sarà prescritto un trattamento anti-erezione per facilitare il recupero post-operatorio. L’operazione generalmente è di breve durata, viene eseguita in day hospital con anestesia locale delle zone coinvolte dall’operazione e sedazione del paziente, come spiegato dal Dott. Matteo Tutino.
È normale che l'area appaia gonfia durante i giorni successivi all'intervento. L'edema scompare gradualmente, anche se i lividi nelle aree donatrici potrebbero durare più a lungo. Sebbene non si tratti di una procedura dolorosa, il chirurgo potrebbe prescrivere analgesici semplici per limitare l’indolenzimento post operatorio.
Si consiglia di indossare biancheria intima in cotone traspirante e abbastanza ampia, in modo da esercitare pressioni nella zona operata. Ci si può fare tranquillamente la doccia il giorno dopo l'intervento chirurgico, prestando attenzione alle eventuali ferite. Non è necessario chiedere una lunga pausa dal lavoro, per il proprio confort si consiglia un periodo di riposo di 2 o 3 giorni.
Il medico potrebbe consigliare dei massaggi post-operatori in modo da assicurare una buona distribuzione del grasso. Prima di poter riprendere l’attività sportiva e sessuale si consiglia di attendere 15 giorni o 3 settimane, avendo l’accortezza di utilizzare lozioni lubrificanti che minimizzano l'attrito e l’azione di sfregamento, come consigliato dal
Prof. Raffaele Ceccarino.
Come in tutti i casi di lipofilling, il corpo tende ad assorbire il grasso iniettato (fino al 30% come spiegato dalla clinica MEDITES) durante i primi 3 mesi successivi alla procedura. Quindi non preoccuparti se noterai una diminuzione della dimensione del pene durante le prime settimane, è un processo naturale del tuo corpo. Tuttavia, i risultati possono variare da un paziente all'altro.
Si consiglia di attendere almeno 6 mesi per poter apprezzare il risultato definitivo, ed eventualmente valutare con il proprio medico l’iniezione di un’ulteriore porzione di grasso. La circonferenza può guadagnare tra 1 e 2 cm a riposo e 4 e 5 cm in erezione. I risultati sono estremamente naturali e armoniosi e sarà impossibile notare le cicatrici.
Sebbene non ci sia una relazione fisiologia, i medici assicurano che i pazienti sottoposti a penoplastica di allargamento, sostengono di aver avuto molti benefici nella loro vita sessuale, infatti acquisendo maggiore fiducia anche le relazioni saranno di migliore qualità.
Esistono delle alternative mediche alla chirurgia, la più richiesta è la penoplastica con acido ialuronico. Alcuni pazienti preferiscono non ricorrere a interventi chirurgici, sebbene questi siano poco invasivi, l’acido ialuronico va loro incontro, grazie alle sue capacità riempitive. Vediamo nel dettaglio questa tecnica:
Alcuni pazienti hanno il desiderio di aumentare la lunghezza e il volume del loro pene. In questi casi è quindi consigliabile ricorrere a un intervento di penoplastica bidimensionale che unisce la penoplastica di allungamento e le tecniche di ingrossamento con lipofilling sopra menzionate. Attualmente la novità assoluta in tema di penoplastica bidimensionale è costituita dal metodo Penuma, una protesi siliconica che inserita all’interno dell’asta peniena permette l’aumento della lunghezza e della circonferenza dell’organo. Come specificato dal Dott. Marco Gerardi questo tipo di procedura non è stata ancora autorizzata in Europa e viene eseguita esclusivamente negli Stati Uniti dal proprietario del brevetto.
Tutte le procedure chirurgiche comportano dei rischi, in primo luogo quelli correlati all'anestesia. Scegliere un chirurgo esperto è essenziale per ridurre i rischi di imperfezioni e complicazioni, sebbene siano sempre possibili.
Le imperfezioni più comuni includono asimmetrie, irregolarità o scarsa cicatrizzazione durante il lipofilling. Per quanto riguarda gli interventi bidimensionali, alle precedenti si somma anche il rischio che la cicatrice dell’intervento di allungamento del pene non sia perfettamente piatta.
Altre complicazioni potrebbero essere ematomi, infezione, disfunzione erettile o ipercorrezione (ingrossamento), aggiunta a una cicatrice ipertrofica o scarsa cicatrizzazione per i casi di allungamento. Per una penoplastica di ingrandimento, è consigliabile rivolgersi a un chirurgo plastico esperto in lipofilling.