Con il passare del tempo e dell'invecchiamento, la pelle e i muscoli del viso perdono la loro tonicità. Tra le procedure di Chirurgia Plastica più conosciute e diffuse tra quelle che mirano a eliminare i segni dell’avanzare degli anni, troviamo proprio il lifting del viso o facelift. In un solo anno oltre 477,705 mila persone si sottoposte a questo intervento nel mondo, mentre in Italia questi interventi sono stati 8,064, secondo le stime pubblicate nel 2021 dall’ISAPS.
Questo intervento è noto anche come ritidectomia, ritidoplastica o anche facelift. La parola "lifting" in inglese significa "sollevare" e questa tecnica chirurgica consiste, da un lato, nel riposizionamento corretto delle strutture facciali che con il tempo assumono un aspetto spento e cadente e, dall'altro, nella tensione della pelle di viso e collo per ridurre le rughe e la lassità cutanea. Il suo obiettivo, come spiega anche il Dott. Federico Greco, è quello di ringiovanire e migliorare il viso tramite lo stiramento della pelle e dei muscoli del volto.
L'intervento tratta le strutture più profonde dei tessuti facciali (sistema muscolo aponevrotico del viso - SMAS) e può essere eseguito isolatamente o come complemento ad altri trattamenti di Medicina Estetica o interventi chirurgici, come per esempio la chirurgia delle palpebre (blefaroplastica) o il lipofilling, impiegato per reintegrare i volumi del viso che hanno subito uno svuotamento.
Il Dott. Cristiano Biagi definisce questo trattamento come “la regina delle procedure di ringiovanimento del viso” e spiega che può essere eseguito già a partire dai 40-45 anni, ma che comunque può essere eseguito a qualsiasi età. Secondo il parere dell’esperto, solo agendo sul riposizionamento dei tessuti profondi del viso si può ottenere un risultato che sia naturale e duraturo allo stesso tempo.
Il lifting viso è un intervento mirato al ringiovanimento delle varie aree cutanee del viso. Il prezzo medio, in Italia, è di circa 6.900 ma può variare se si interviene sull’intero viso o soltanto su zone ben specifiche. Per conoscere tutti i prezzi proposti dai medici della tua città e zone limitrofe, consulta la nostra pagina dei prezzi del lifting viso.
Secondo il Dott. Arnaldo Paganelli, le corrette indicazioni del trattamento dipendono più che altro dall'aspetto del viso del paziente e dal suo stato di salute generale e non tanto dall'età. Infatti, possono sottoporsi a questa procedura sia uomini che donne che abbiano anche superato i 70 anni. In genere, spiega il Dott. Paganelli, la maggior parte delle richieste di questo intervento provengono da pazienti di età compresa tra i 50 e 70 anni, ma se le condizioni di salute e fisiche lo consentono l’intervento può essere eseguito anche più avanti negli anni. Lo stesso principio vale per i pazienti più giovani, infatti anche a partire dai 40 anni potrebbero cominciare a presentarsi quelle condizioni di perdita di tonicità della pelle che possono essere trattate con un lifting o con un mini-lifting.
I migliori candidati per un ringiovanimento del viso tramite ritidectomia sono quei pazienti in cui la pelle del viso ha iniziato a cadere, ma mantiene ancora un buon grado di elasticità, per i quali però un trattamento a base di acido ialuronico o di filler non sarebbe sufficiente per ottenere un risultato apprezzabile. Un altro aspetto importante, che sottolinea anche il chirurgo plastico Paganelli, è quello della realisticità delle aspettative del paziente: questo trattamento donerà sì un aspetto migliore e più giovane, ma non può permettere di riportare indietro le lancette dell’orologio.
Non ci stancheremo mai di ripetere quanto la scelta del chirurgo rappresenti il passo più importante per ogni persona che decide di affrontare un'operazione di Chirurgia Plastica ed Estetica.
In Italia, i medici autorizzati e preparati per eseguire in sicurezza un lifting del viso sono i chirurghi con specializzazione in Chirurgia Plastica e Ricostruttiva. È importante rivolgersi solo a medici dalla comprovata esperienza, soci di associazioni scientifiche come l’AICPE, la SICPRE o l’ISAPS.
I nostri consigli per affrontare al meglio questa difficile scelta sono:
Infine, ma non per questo meno importante, ricordatevi anche che il chirurgo dovrà ispirarvi assoluta fiducia e sicurezza: non tralasciate quindi di valutare anche l’aspetto empatico e più umano del vostro specialista.
Durante la prima consulenza verranno, innanzitutto, analizzate dal chirurgo la forma del viso e le sue strutture ossee, analizzando le possibili soluzioni chirurgiche a disposizione per ogni singolo caso.
Inoltre, lo specialista valuterà attentamente lo stato di salute del paziente per determinare gli eventuali fattori di rischio di un intervento chirurgico come il lifting facciale. Questi fattori possono includere: ipertensione, diabete, patologie cardiovascolari, problemi di coagulazione o cicatrizzazione.
Nel corso di questa prima visita il chirurgo spiegherà nel dettaglio le diverse tecniche di lifting del viso disponibili, e illustrerà con precisione i passaggi della tecnica scelta, il tipo di anestesia da utilizzare, i possibili rischi della chirurgia e i costi della prestazione.
Inoltre, durante questa fare lo specialista fornirà anche tutte le informazioni necessarie prima di affrontare l'intervento chirurgico: dalle istruzioni sulla dieta da seguire nei giorni precedenti l’operazione, fino ai suggerimenti per una corretta assunzione di farmaci e vitamine.
È importante informare il chirurgo se si assumono medicinali o sostanze come il tabacco o alcolici. Il Dott. Paganelli avverte in particolare sui rischi legati proprio al tabacco: la nicotina è una sostanza vasocostrittiva che riduce l’apporto sanguigno e aumenta quindi il rischio di necrosi e impedisce una corretta cicatrizzazione, favorendo l’insorgere di cicatrici che possono risultare anche deturpanti.
Non dimenticate di rivolgere al chirurgo tutti i vostri, dubbi, perplessità o aspettative rispetto all’intervento già a partire dalla prima visita, in modo che lo specialista possa rassicurarvi e spiegarvi tutte le diverse possibilità a disposizione della Chirurgia Estetica che possono adattarsi alle vostre specifiche esigenze.
Come ogni altra procedura di chirurgia estetica, deve sempre essere eseguito in una sala operatoria attrezzata e in una clinica accreditata. L’intervento si svolge in anestesia generale oppure in anestesia locale con sedazione, secondo l’indicazione del chirurgo. L’intervento dura circa 2-3 ore e di solito è richiesta una notte di ricovero. Consigliamo sempre di recarsi alla clinica accompagnati da una persona di fiducia, in modo da poter avere un punto di riferimento nel caso si avesse bisogno di supporto.
Il Dott. Federico Greco offre in uno dei suoi articoli una spiegazione dettagliata dello svolgimento dell’intervento. Il chirurgo spiega che l’anestesia viene somministrata al paziente dopo che questo è stato addormentato, così che la puntura non venga avvertita dal paziente e la procedura risulti indolore. A questo punto, il chirurgo eseguirà un’incisione nell’area temporale, dietro l’orecchio, per rimuovere una piccola striscia di capelli. Nel caso in cui si richiedesse anche un lifting della fronte si effettuerà un'incisione anche nel vertice della regione frontale, così da nascondere le cicatrici ai margini del cuoio capelluto. Questa procedura permette al chirurgo di sollevare la pelle del viso e tenderla, stirando la cute e tendendo i muscoli verso l’alto. Infine, si eliminano la pelle e l’adipe in eccesso e si procede con la sutura dei tessuti.
Una volta terminata la procedura chirurgica, si applicano dei bendaggi compressivi, ma morbidi, che possano mantenere la compressione dell’area trattata in modo da ridurre il gonfiore e, allo stesso tempo, proteggere le ferite.
Le cicatrici sono visibili?
I segni delle incisioni, chiarisce il Dott. Greco, partono dalla regione temporale e scendono fino all'orecchio, intorno alla curva del lobo auricolare, continuando nel solco che si trova proprio dietro l'orecchio e nei capelli nella parte bassa della nuca. In questo modo non si crea nessuna cicatrice visibile che possa creare un futuro imbarazzo ai pazienti, neanche, per esempio, portando i capelli corti o sollevati.
Attualmente, esistono diverse tipologie, ognuna delle quali permette di agire sugli inestetismi causati dall’invecchiamento con tecniche e risultati prima e dopo leggermente diversi, studiati appositamente per alcune aree precise del viso e del collo. Oltre alle tecniche illustrate esistono anche alternative non chirurgiche al lifting, come i fili riassorbibili, la radiofrequenza o il laser resurfacing. Queste ultime, tuttavia non sempre offrono risultati permanenti e duraturi e spesso sono più adatti per chi presenta un leggero invecchiamento cutaneo.
Vediamo più nel dettaglio le diverse tecniche per il lifting chirurgico:
Tutte le diverse tecniche permettono al paziente di ottenere un aspetto più fresco e disteso, correggendo ed eliminando tutti quegli inestetismi causati dall'invecchiamento.
Tra i benefici sottolineiamo in particolare i seguenti:
I risultati - come avverte anche la SICPRE nel suo prospetto informativo dedicato a questa tipologia di intervento - sono soggettivi e dipendono in parte dalla procedura eseguita dal chirurgo e in parte dalle caratteristiche individuali di ciascun paziente: età, conformazione e condizioni fisiche di partenza, struttura ossea, entità della lassità cutanea e delle rughe, presenza di tessuto adiposo, fattori ormonali.
Anche la durata dei risultati può cambiare da paziente a paziente. Nella maggior parte dei casi si considera che tali risultati potranno essere mantenuti per un periodo di tempo compreso tra i 5 e i 10 anni.
Durante il post operatorio il paziente dovrà prestare molta attenzione alla cura del viso e dei capelli e dovrà seguire con precisione tutte le istruzioni specifiche fornite dal chirurgo.
Nei primi giorni successivi all'intervento è normale che si possano verificare gonfiori o ecchimosi temporanee o che il paziente possa avvertire una sensazione di dolore e di pelle tirata o secca. Nel caso di dubbi o di sintomi acuti bisogna sempre rivolgersi al proprio chirurgo, in modo che possa prescrivere la terapia più adatta. È essenziale riposare, almeno durante la prima settimana, e lasciare che il corpo possa utilizzare tutta la sua energia per il processo di guarigione. All'inizio il proprio viso potrà apparire un po’ strano, ma si tratta di un effetto dovuto all'infiammazione post operatoria. Inoltre, i movimenti del viso potranno essere un po' più lenti del solito e alcuni lividi potrebbero richiedere tra le 2 e 3 settimane per riassorbirsi completamente.
I bendaggi o i certotti verranno cambiati con una medicazione più leggera dal chirurgo il giorno successivo all'intervento, spiega il Dott. Greco, dopo almeno una notte di ricovero e osservazione. Di solito tra il quarto e il quinto giorno vengono rimosse completamente le bende e i primi punti di sutura, mentre i punti del cuoio capelluto vengono rimossi dopo circa 7-10 giorni. In alcuni casi il medico potrebbe consigliare l'uso di prodotti specifici per il post operatorio, come una maschera, una fascia o una guaina.
Durante la prima settimana è importante evitare di abbassare la testa, per esempio per raccogliere qualcosa da terra oppure quando bisogna allacciarsi le scarpe. In questi casi i medici raccomandano di abbassarsi con cautela piegando le ginocchia e mantenendo la testa e il collo in posizione eretta. Bisogna evitare qualsiasi sforzo fisico, anche in caso di stipsi.
Durante le prime 2 settimane si sconsiglia di utilizzare indumenti con il collo alto o con il collo stretto, per evitare di irritare la zona trattata. Per l’igiene quotidiana, si consiglia di lavare delicatamente il viso con un sapone neutro e con l’aiuto di una spugnetta, evitando di fare pressione sulle suture. Dopo almeno 7 giorni dall’intervento si potrà applicare il make up sul viso (per il fondotinta si suggerisce di applicare prima del trucco una crema come base).
Tra le prime 2-3 settimane dopo l’operazione il paziente potrà gradualmente ritornare alle normali attività quotidiane, come per esempio tornare a lavoro, guidare l’auto o riprendere l’attività sessuale. I fumatori non potranno riprendere le sigarette per almeno 3 settimane, in modo da non ostacolare il processo di cicatrizzazione. Bisognerà continuare ad evitare l’attività sportiva fino al completo decorso della convalescenza.
Saune, piscine, esposizione al sole e lampade abbronzanti dovranno essere assolutamente evitate per almeno 3 mesi dopo l’intervento.
*Informazioni disponibili nel prospetto SICPRE sul lifting del viso.
I rischi specifici sono limitati, rassicura il Dott. Greco, e generalmente l’insorgenza è rara. Affidarsi a un chirurgo esperto, in grado di valutare tutti i fattori di rischio e di adottare le dovute procedure e terapie in caso fosse necessario, è una garanzia di maggiore sicurezza.
Fra le complicazioni di carattere generale, quindi non direttamente legate all'intervento in sé ma che potrebbero eventualmente verificarsi in qualunque operazione chirurgica, la SICPRE segnala:
Le complicanze specifiche, invece, includono: