Spesso succede che le donne che hanno attraversato una o più gravidanze o che hanno avuto frequenti oscillazioni di peso notano una perdita di turgore del seno, che appare svuotato o cadente, diventando causa di disagio e perdita di autostima.
Il seno continua ad essere l’elemento del corpo femminile che più di tutti assume un forte valore estetico e simbolico nella psicologia della donna, ed anche per questo motivo gli interventi di chirurgia plastica del seno si confermano tra i primi posti nelle statistiche riguardanti il numero di operazioni. Infatti, come riportato dai dati raccolti dall’ISAPS, nel corso del solo 2021 sono stati eseguiti oltre 781,404 mila interventi di mastopessi in tutto il mondo e ben 17.136 in Italia.
Il suffisso “pessi” in chirurgia indica che qualcosa deve essere fissato o riposizionato nella sua forma corretta. Mentre “masto” indica che la parte anatomica interessata è il seno o la mammella. Questo ci fa subito capire che l’obiettivo della mastopessi è quello di sollevare e riposizionare il seno, per questo viene spesso definito anche lifting del seno.
Per eseguire questa sorta di lifting il chirurgo dovrà rimuovere la pelle in eccesso o la pelle smagliata e stirata che si puo formare dopo una gravidanza, dopo l’allattamento, dopo alterazioni del peso o semplicemente per via dell’invecchiamento e del trascorrere degli anni. Questa condizione di rilassamento e svuotamento del seno viene chiamata in medicina ptosi mammaria, come specifica il Dott. Leonardo Michele Ioppolo.
A seconda dei risultati che la paziente desidera ottenere, l’intervento può essere eseguito anche in abbinamento a una mastoplastica additiva, realizzando quindi una mastopessi con inserimento di protesi mammarie.
Il costo di una mastopessi non è fisso e dipende dallo stato di ptosi della paziente e dalla tecnica chirurgica applicata. In Italia, sottoporsi ad una mastopessi ha un costo medio di circa 6.800 euro. In alcuni casi si associa alla mastopessi l’inserimento di protesi e, in questo caso, il prezzo sarà superiore. Se vuoi conoscere i prezzi proposti dagli specialisti della tua città, visita la nostra pagina dei prezzi della mastopessi.
La mastopessi può essere realizzata su pazienti donne che abbiano superato la maggiore età e che godano di un buono stato di salute e che al momento dell’operazione non stiano allattando o aspettando un bambino. In base ai dati raccolti durante la prima consulenza il chirurgo stabilirà se la paziente potrà sottoporsi o meno all'intervento. In generale, non viene consigliato in caso di presenza di patologie gravi a carico del sistema cardiovascolare o in persone con problemi di coagulazione o ipertensione. Inoltre, nel caso in cui la paziente desiderasse eseguire una mastopessi, ma non ha ancora avuto gravidanze, si consiglia di rimandare l’intervento dopo il parto e dopo aver terminato di allattare.
Il Dottor Gianluca Campiglio spiega che la mastopessi è raccomandata per tutte quelle donne che percepiscono con insoddisfazione il proprio seno al punto da avere un impatto negativo sulla propria vita personale e relazionale, in particolare in presenza di una o più delle seguenti condizioni:
La caduta del seno chiamata ptosi mammaria è riconducibile a diverse cause, come afferma il Dott. Leonardo Michele Ioppolo:
Inoltre, il Dott. Marco Viganò aggiunge che esistono tre gradi di ptosi mammaria:
Il primo passo, e uno di quelli più importanti, è affidarsi a un vero specialista, esperto e competente nella realizzazione del lifting del seno. Non bisogna mai dimenticare che la mastopessi è un vero e proprio intervento chirurgico. Per essere svolto in sicurezza, riducendo al minimo tutti gli eventuali rischi, deve essere obbligatoriamente realizzato in una sala operatoria adeguatamente preparata in presenza di un anestesista ed eseguita da un chirurgo accreditato che si affiderà soltanto a strutture e strumentazioni certificate.
Per prima cosa bisogna accertarsi quindi che il medico a cui ci si rivolge possieda la specializzazione in Chirurgia Plastica e Ricostruttiva. È possibile verificare sia la specializzazione che l’iscrizione all’albo professionale nel portale web messo a disposizione dalla Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri.
Nel corso della prima consulenza il chirurgo analizzerà lo stato di salute generale della paziente, rivolgendo delle domande sulla sua storia clinica, sulla familiarità di alcune patologie e sul suo stile di vita, in modo da stabilire se si può intervenire chirurgicamente e con quali procedure.
Durante la visita il medico valuterà sia le dimensioni che la forma di partenza del seno della paziente, così come la forma dell'areola e del capezzolo. Altri elementi da prendere in considerazione sono la qualità e il grado di tonicità dei muscoli e dei tessuti mammari. Tutto questo serve al chirurgo per capire il grado di ptosi mammaria e per stabilire gli obiettivi che si adattino al meglio alla conformazione fisica della paziente in modo da ottenere un risultato naturale, come spiega il Prof. Mario Dini.
Inoltre, in questa fase, il medico potrà stabilire anche se - in caso di ipotrofia mammaria o scarso sviluppo del seno - possa essere consigliabile per la paziente inserire le protesi mammarie sia per modellare la forma del seno che per correggere eventuali asimmetrie o volumi, come precisa il Dott. Luciano Leanza.
La procedura ha una durata di circa 2-3 ore e viene eseguita in anestesia generale oppure in anestesia locale con sedazione. A seconda della tecnica e delle condizioni di partenza della paziente il chirurgo deciderà se svolgere l’intervento in regime ambulatoriale o di ricovero.
Le incisioni possono essere eseguite seguendo 3 tecniche diverse, come spiegato dal Dottor Gianluca Campiglio:
La preparazione pre-operatoria non è diversa da quella prevista per qualsiasi altro intervento chirurgico, rassicura il Dott. Cristiano Biagi. Il suo consiglio è quello di seguire il digiuno a partire dalla sera prima dell’operazione.
Inoltre, ricordiamo che è sempre consigliabile recarsi in clinica con una persona di fiducia, non solo perché si potrebbe avere bisogno di assistenza per eseguire alcuni movimenti ma anche e soprattutto per non affrontare da soli l’intervento chirurgico e avere il sostegno psicologico di un amico o un parente.
Infine, generalmente, gli specialisti consigliano di evitare farmaci anticoagulanti come l’aspirina e sostanze come alcol e tabacco per almeno 2 settimane prima della data dell’operazione, da un lato per non stimolare il rischio di sanguinamento e dall’altro per non compromettere la cicatrizzazione delle incisioni.
Nella mastopessi senza protesi il dolore percepito dalla paziente è minimo, se non addirittura assente, tranquillizza il Dott. Biagi, dal momento che l’operazione coinvolge soltanto il rimodellamento di tessuti superficiali, ovvero la pelle, l’adipe e la ghiandola. Nella mastopessi con protesi, invece, si potrebbe avvertire un senso di fastidio o tensione a livello del petto, che può essere comunque controllato con l’assunzione di farmaci analgesici prescritti dal medico.
Generalmente durante il post operatorio si dovrà indossare un reggiseno contenitivo per circa un mese, ma la convalescenza non ha una lunga durata, infatti la paziente potrà riprendere a lavorare dopo 1 settimana e dovrà evitare gli sforzi per almeno un mese. Nel caso in cui fosse necessario applicare un drenaggio, questi verranno rimossi al secondo giorno dopo l’intervento. Infine, si consiglia di non dormire con la pancia rivolta verso il basso per almeno un paio di settimane per non rischiare di esercitare una pressione eccessiva sul seno.
Il risultato finale e la nuova forma definitiva del seno non sono immediatamente visibili, ma sarà necessario far trascorrere un periodo di assestamento perché il seno assuma maggiore naturalezza e i risultati siano apprezzabili, chiarisce il Dott. Campiglio.
Le cicatrici si formeranno in corrispondenza del taglio o incisione. All’inizio avranno un colore tendente al violaceo, rosso o rosa e si attenueranno in maniera progressiva nel corso dei mesi. Per evitare che le cicatrici non guariscano correttamente è fondamentale non esporle al sole fino alla loro completa guarigione e applicare una protezione solare completa. I risultati possono essere diversi da paziente a paziente, e per quanto si tratti di un’operazione che offre un risultato duraturo, fattori come invecchiamento, gravidanze e aumenti o perdite di peso potrebbero alterare la forma del seno nel corso degli anni. L’inserimento di protesi per complementare la mastopessi, generalmente, offre risultati più stabili nel tempo.
La mastopessi, come tutti gli altri interventi chirurgici, deve essere eseguita da chirurghi esperti che sappiano come evitare l’insorgere di rischi e complicanze e che siano preparati per intervenire adeguatamente nel caso in cui dovessero presentarsi.
Tra gli effetti collaterali e rischi collegati con la mastopessi o lifting del seno l’ISAPS segnala i seguenti: