Lo sbiancamento anale, noto anche con il nome di “anal bleaching”, è un trattamento nato primariamente negli ambienti del cinema erotico e pornografico e richiesto da molti attori per esigenze puramente estetiche. Oggi questo tipo di trattamento è diventato una vera e propria moda, soprattutto in seguito alle testimonianze di molte star che hanno fatto cadere il tabù rivelando di essersi sottoposti a varie sedute di sbiancamento. Al giorno d’oggi è sempre più richiesto da uomini e donne di tutte le età che vogliono seguire un nuovo trend, acquisire fiducia in se stessi e vivere con disinvoltura la propria sessualità.
La zona genitale è un’area particolarmente sensibile del nostro corpo, l'epidermide anale è un tessuto sottile attraversato da molti capillari e dalle vene emorroidarie che permettono il drenaggio venoso del retto. La zona è particolarmente ricca di terminazioni nervose, che la rendono particolarmente sensibile al tatto, così come molte altre zone erogene del nostro corpo.
È probabile che con il passare del tempo l’epidermide dell’orifizio anale e della vulva tenda a scurirsi creando un antiestetico effetto di “pelle macchiata”, scientificamente conosciuto con il nome di Iperpigmentazione anale. Questa condizione è un fattore del tutto fisiologico e non è legato a particolari patologie, proprio come spiega la Dott.ssa Alice Panzeri. Tra i fattori più comuni che causano un’alterazione della colorazione della mucosa epidermica troviamo:
L’iperpigmentazione anale non rappresenta una minaccia per la nostra salute, sebbene la valutazione di un medico è sempre consigliabile per poter ricevere una valutazione autorevole sul proprio caso specifico e decidere per una eventuale azione estetica.
È importante ricordare che lo sbiancamento anale è un trattamento puramente estetico, infatti, l’iperpigmentazione non è una patologia e il suo trattamento non comporta dei miglioramenti per la salute del soggetto. Spesso gli uomini e le donne che decidono di effettuare l’anal bleaching avvertono un senso di imbarazzo causato dalla colorazione tendente al bruno della loro pelle in zona genitale-anale che può diventare visibile indossando alcuni indumenti intimi, come il tanga.
Questa pratica è nata negli Stati Uniti dopo la richiesta di alcuni attori di cinematografia erotica e pornografica. Non essendo una zona del nostro corpo generalmente esposta all’esterno, le motivazioni principali spesso sono legate alla sfera sessuale intima del paziente che desidera vivere liberamente la propria vita erotica senza tabu e senza imbarazzo.
Una delle cause più comuni per cui ci si rivolge a un medico per effettuare uno sbiancamento anale corrisponde purtroppo a un falso mito da sfatare. Un pregiudizio assai diffuso vuole che l’iperpigmentazione della mucosa anale sia da attribuire a una scarsa igiene personale, mentre i medici dello Studio medico BiospheraMed confermano che si tratta di un fattore puramente fisiologico, una caratteristica del tutto naturale del corpo umano.
La tecnica di sbiancamento può essere eseguita con differenti tecniche, a volte adoperate in combinazione tra loro per poter potenziare i risultati. Tutti i trattamenti di sbiancamento anale puntano a inibire la produzione di melanina nella parte trattata, così da poter progressivamente “sbiadire” l’area interessata. Oltre che la zona rettale, anche la vulva può essere sottoposta a questo tipo di trattamenti se desiderato dal paziente, come specificato dal Dott. Silvestro Lucchese. Le tecniche più utilizzate per lo sbiancamento anale sono di tre tipi:
Il Dott. Fabio Chemello del Centro Medico Geney consiglia di parlare con il proprio medico dei vari trattamenti disponibili per scegliere insieme l’opzione migliore in accordo al proprio quadro clinico e ai risultati richiesti.
Avete finalmente deciso di effettuare uno sbiancamento anale ma non sapete a chi rivolgervi. Innanzitutto, il primo aspetto da tenere a mente è che la zona da trattare è molto delicata ed è consigliabile affidarsi a mani esperte e competenti al fine di evitare spiacevoli conseguenze. Un medico o un chirurgo estetico specializzato in tecniche laser potrà sicuramente consigliarvi per il meglio. Potete consultare l’anagrafe FMNOCeO per verificare che il vostro medico sia iscritto all’Ordine dei Medici Chirurghi, consultare i suoi titoli di studio e le eventuali specializzazioni.
Su internet troverete facilmente esperienze e testimonianze di altri pazienti, leggete, documentatevi e approfittate della visita iniziale con il vostro medico per esporre eventuali dubbi ed incertezze. Instaurare un rapporto di fiducia con chi eseguirà il trattamento è importante per iniziare le sedute in maniera consapevole.
Una volta scelto il medico che fa al caso vostro potrete concordare con lui una prima visita conoscitiva. Durante questo incontro il medico farà una visita generale e analizzerà il vostro caso per essere certi di poter escludere delle patologie del retto. Una volta valutata la tonalità di colore del retto, verranno illustrate al paziente le varie tecniche esistenti e quali possono essere i risultati raggiungibili in base alla propria situazione di partenza. Se si decide di optare per il trattamento laser il medico potrebbe fare una stima approssimativa delle sedute necessarie per poter raggiungere un buon risultato.
Come specificato dal Dott. Marco Gerardi, non sono previste delle indicazioni specifiche per prepararsi al trattamento. Tuttavia consigliamo di detergere a fondo l’area interessata con del sapone ipoallergenico. Un utile consiglio è quello di procedere con un’eventuale depilazione o rasatura con alcuni giorni di anticipo per evitare irritazioni della pelle o piccole ferite.
La zona anale è particolarmente ricca di terminazioni nervose che potrebbero rendere fastidiosa e dolorosa la pratica di sbiancamento. Per questo motivo i trattamenti laser vengono effettuati previa somministrazione di anestetico, ad esempio LaCLINIQUE of Switzerland propone ai suoi pazienti l’applicazione di una crema anestetica 30 minuti prima del trattamento.
Non è necessario un ricovero ospedaliero, la durata della seduta varia a seconda dell’area da trattare, ma ha una durata media di 1 ora. Potrebbe essere necessario ripetere più volte l’intervento.
Il trattamento con laser garantisce risultati apprezzabili sin dalla prima seduta, sebbene possano essere necessarie dalle 2 alle 4 sedute per notare un netto cambiamento di colore. L’esito del trattamento laser dipende molto dal tipo di pelle del paziente, dalla quantità di melanina presente e anche dall’esperienza del medico che effettuerà lo sbiancamento.
Il Centro Medico Estetico Dalle Ceneri Della Fenice ricorda che l’effetto dello sbiancamento anale non è definitivo. A distanza di anni la zona potrebbe tornare a pigmentarsi nuovamente e potrebbe essere necessario intervenire nuovamente per ristabilire il colore iniziale. Non ci sono controindicazioni nel ripetere il trattamento, sarà il vostro medico di fiducia a consigliarvi gli intervalli di tempo con cui ripetere le sedute di laser.
Lo sbiancamento anale con tecnica laser non comporta grandi rischi per la salute, Bios Center consiglia di rivolgersi però a centri esperti e a professionisti del settore medico estetico, perchè l’utilizzo errato del raggio laser potrebbe portare a spiacevoli ustioni superficiali del tessuto epidermico. La ricerca di un buon medico è dunque la migliore misura preventiva che si possa attuare per evitare incidenti.
La tecnica di sbiancamento anale attraverso peeling è invece sconsigliata il più delle volte perché ritenuta troppo aggressiva per la zona genitale.
L'idrochinone è una sostanza chimica nociva e cancerogena presente in molte creme utilizzate per lo sbiancamento anale, usata anche nell'elaborazione delle foto, nelle tinture per capelli e nella produzione di gomma. Questa componente, visti i suoi effetti nocivi sulla salute dell’uomo è stata proibita in Italia in tutti i preparati in commercio, mentre continua ad essere utilizzata in alcuni paesi del mondo, come quelli asiatici, dove, in particolare le donne, fanno largo uso di creme sbiancanti per la pelle.
Il Dott. Massimo Laurenza mette in guardia sui rischi provocati dal l'Idrochinone e invita tutti a diffidare da miracolosi prodotti commercializzati in internet che potrebbero contenere la suddetta sostanza che risulta provocare pericolosi effetti collaterali. Un’altra sostanza da evitare è il Mercurio, può essere contenuto in creme sbiancanti anche in piccole quantità, è altamente tossico e comporta effetti collaterali nocivi con un utilizzo prolungato.