La vaginoplastica è un intervento di chirurgia intima femminile che mira a ridurre o allargare il diametro della vagina per migliorare la vita sessuale e l'autostima delle donne la cui vagina risulta aver subito delle importanti modifiche a causa di eventi traumatici come il parto. L'intervento più comune è quello di restringimento.
Da circa dieci anni, abbiamo assistito a un aumento degli interventi di chirurgia intima in tutto il mondo, tra questi uno tra i più richiesti è la vaginoplastica. Secondo i dati ISAPS, nel 2016 sono stati eseguiti oltre 142.119 interventi di vaginoplastica in tutto il mondo, nello stesso anno in Italia ne sono stati effettuati 3.720. Tuttavia, nonostante i dati in forte crescita, l'argomento è ancora largamente considerato un tabù e non è facile reperire informazioni.
In realtà il termine vaginoplastica viene spesso utilizzato in senso più ampio per indicare l'insieme di interventi chirurgici di rimodellamento, ricostruzione e ringiovanimento dell'apparato riproduttivo femminile, nello specifico:
In questo articolo ci soffermeremo sulle tecniche di diminuzione del diametro vaginale, utilizzando il termine Vaginoplastica.
Il candidato ideale per questo intervento cambia a seconda della modifica che si vorrà effettuare, se di allargamento o restringimento. In generale candidati idonei sono soggetti che presentano le seguenti caratteristiche:
Sono numerose le cause della lassità vaginale, provocata sia da fattori fisiologici che da fattori esterni. Tra questi ci sono:
Fattori esterni:
Fattori naturali:
La lassità vaginale è un problema che accomuna molte donne dopo il parto e dopo la menopausa. Le pareti vaginali, in seguito alla forte dilatazione potrebbero allungarsi perdendo tonicità ed elasticità. È bene precisare che questa condizione non sempre si verifica ed è relazionata soprattutto alle caratteristiche del tessuto cutaneo di ciascun paziente. Negli ultimi anni, come spiegato dalla Dott.ssa Jasmine Fuhr, probabilmente con il diffondersi della depilazione intima totale, le donne hanno cominciato a prendere sempre più in considerazione la possibilità di realizzare ritocchi estetici delle zone genitali.
La lassità vaginale causa un'apertura eccessiva del canale vaginale, diminuendo la sensibilità e il piacere sessuale delle donne che ne sono affette. Questo problema influenza l'autostima delle pazienti, influendo negativamente sulla loro vita di coppia.
La causa della lassità vaginale è un deficit dei muscoli del perineo che, nei casi più gravi, può causare il prolasso uterino e l'abbassamento del pavimento pelvico. Tutte le donne affette da lassità vaginale sono candidate a un intervento di vaginoplastica restrittiva.
Come per qualsiasi intervento chirurgico, è importante rivolgersi a un medico abilitato e qualificato per garantire la sicurezza dell'intervento e raggiungere dei risultati soddisfacenti.
In Italia, dovrai verificare che il tuo chirurgo sia registrato presso la Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi nella categoria "Chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica". Puoi anche rivolgerti a un chirurgo urogenitale e a un ginecologo. Infine, è importante verificare che il tuo specialista sia in possesso di una specializzazione in chirurgia intima.
Ti invitiamo a cercare le opinioni degli ex pazienti al fine di raccogliere quante più informazioni possibili.
Ti consigliamo di consultare diversi chirurghi prima effettuare la scelta, è importante scegliere qualcuno che ti metta a tuo agio e ti ispiri fiducia.
Durante la prima visita, il chirurgo ti farà delle domande riguardo alle tue motivazioni, stilerà il tuo quadro clinico, esaminerà e discuterà con te le varie soluzioni esistenti. Ti spiegherà i dettagli dell'intervento, parlerà dei rischi, dei risultati ottenibili, sfrutta questa occasion per porre tutte le tue domande e i tuoi dubbi, il tuo chirurgo sarà lì per rassicurarti e fornirti spiegazioni. Infine, ti fornirà un preventivo completo del tuo intervento.
Ricorda che il chirurgo dovrà effettuare un esame ginecologico per valutare il tuo problema, se pensi di essere più a tuo agio con una dottoressa donna potrai incontrare molte professioniste specializzate in questo intervento.
Una volta terminata la visita iniziale, verrà concordato un secondo incontro durante il quale ti verranno fornite nel dettaglio le indicazioni pre operatorie da seguire e ti verrà comunicata la data dell'intervento. Infine 48 ore prima di entrare in sala operatoria, avrai un colloquio con l'anestetista che ti farà compilare un test pre operatorio, per avere tutte le informazioni salienti sul tuo percorso clinico.
Prima di sottoporsi a un intervento di vaginoplastica, come per ogni tipo di chirurgia, sarà necessario che il paziente smetta di fumare almeno 1 mese prima dell'intervento e 2 mesi dopo per garantire una corretta guarigione.
È necessario interrompere l'assunzione di contraccettivi orali 1 mese prima dell'intervento chirurgico, al fine di ridurre il rischio tromboembolico.
È anche importante interrompere l'assunzione di farmaci vasodilatatori, come l'aspirina almeno 15 giorni prima dell'intervento.
Ricorda sempre di curare particolarmente la tua igiene intima sia prima che dopo l'intervento, facendo dei lavaggi con disinfettanti specifici, come il Betadine. Dovrai radere accuratamente tutta la zona genitale.
Il tipo di anestesia dipende dal caso specifico di ciascun paziente, può essere locale con sedazione, generale per un maggiore comfort del paziente, o può essere epidurale.
Il normale ricovero è di 24 ore, ma a seconda del caso, il chirurgo può decidere una procedura ambulatoriale.
Attraverso un intervento di vaginoplastica è possibile restringere o allargare il canale vaginale, a seconda delle esigenze della paziente. Nello specifico:
Il Dott.ssa Maria Stella Tarico ci informa che il tipo di sutura utilizzata in questo intervento è di tipo riassorbibile e non necessita di rimozione dei punti. La paziente potrà notare gonfiore e la zona apparirà livida nei primi giorni, il dolore è di bassa entità e facilmente gestibile con analgesici.
È assolutamente necessario mantenere un'ottima igiene intima, effettuando lavaggi con un antisettico almeno 2 o 3 volte al giorno, prestando molta attenzione alla fase di asciugatura. Un buon consiglio può essere quello di utilizzare abiti ampi e intimo in cotone traspirante, anche l'utilizzo di un salvaslip nei primi giorni potrebbe essere consigliato.
I punti si riassorbiranno completamente dopo 10 giorni. È possibile tornare alla propria vita lavorativa dopo 5 o 6 giorni, prestando attenzione a non effettuare sforzi fisici. L'attività sessuale può essere ripresa dopo circa 6 settimane.
È, inoltre, consigliato attendere 1 o 2 mesi prima di svolgere attività come l'equitazione o il ciclismo. Non esitare a chiedere il parere del tuo chirurgo durante le consultazioni post-operatorie riguardanti l'evoluzione della cicatrizzazione.
La maggioranza delle donne che si sottopone a un intervento di vaginoplastica si ritiene soddisfatta dei risultati ottenuti. I miglioramenti raggiungibili attraverso questa chirurgia sono di due tipi:
Oltre alla chirurgia tradizionale, esistono altre tecniche meno invasive per eseguire interventi di vaginoplastica o, più in generale, per trattare l'area vaginale. I risultati raggiungibili sono inferiori rispetto al bisturi classico, per questo motivo sono proposte a pazienti che soffrono di lieve lassità vaginale o con accenni di vaginismo.
Esistono diversi possibili rischi legati alla vaginoplastica. Prima di tutto, come per ogni intervento, ci saranno i rischi associati all'anestesia, oltre alle complicazioni associate alla procedura chirurgica (ecco perché è sempre consigliabile scegliere un chirurgo qualificato e competente). Il Dott. Francesco Malatesta elenca alcuni degli effetti collaterali più comuni: