La pelle a buccia d’arancia o cellulite può rappresentare un vero e proprio tormento per molte donne. Infatti, in alcuni casi, può diventare una fonte di forte disagio e insicurezza, che porta a non riuscire a convivere con disinvoltura e naturalezza con il proprio corpo. Le cause della cellulite devono essere ricercate da un lato nel ristagno dei liquidi e in un malfunzionamento della circolazione linfatica, e dall’altro in un’infiammazione dei tessuti che prende il nome di pannicolopatia edemato fibrosa. Questo fa sì che la cellulite venga considerata non solo un inestetismo, ma anche un patologia. Fortunatamente, esistono moltissimi trattamenti diversi per poter eliminare la cellulite.
Velasmooth è un dispositivo medico che permette un rimodellamento del corpo e la silhouette senza bisogno di ricorrere alla chirurgia. È un metodo non invasivo che si basa sull’azione combinata di tre diverse tecnologie unite in un unico macchinario, spiega la Dott.ssa Raffaella Galdieri:
Velasmooth è approvato dalla FDA americana e viene utilizzato principalmente per ridurre la circonferenza dei depositi di adipe localizzati e per migliorare l’aspetto della pelle a buccia d’arancia.
Velasmooth è indicato soprattutto per trattamenti localizzati in quelle zone dove è più difficile smaltire il grasso in eccesso: braccia, addome, fianchi, glutei, cosce (interno ed esterno), polpacci e anche nel collo.
Analogamente ad altri trattamenti medico estetici, Velasmooth, è raccomandato in pazienti che hanno raggiunto la maggiore età e il pieno sviluppo fisico e che possiedano una buona salute sia dal punto di vista fisico che psicologico.
La Dott.ssa Raffaella Galdieri sottolinea che Velasmooth viene richiesto soprattutto dalle pazienti donne per eliminare cellulite e cuscinetti, ma secondo la sua esperienza, è aumenta la richiesta anche da parte degli uomini che desiderano modellare gli addominali.
Il trattamento Velasmooth è controindicato durante la gravidanza, nei pazienti affetti da neoplasia o in caso di terapia antibiotica, perchè potrebbe provocare la comparsa di macchie sulla pelle. Inoltre, non può essere eseguito su pazienti portatori di pacemaker, con problemi cardiovascolari, diabete e tumori cutanei.
I trattamenti estetici non devono mai essere presi sotto gamba, neanche quando si tratta di metodologie non invasive, come per esempio nel caso di Velasmooth. Bisogna sempre rivolgersi soltanto a centri estetici collaudati e a medici e chirurghi in possesso di una certificazione ufficiale che attesti la loro competenza in Chirurgia Plastica e Ricostruttiva o in Medicina Estetica: solo così si potrà salvaguardare la propria salute e sicurezza.
Alcuni suggerimenti per potersi orientare al meglio nella scelta del proprio medico o chirurgo:
Nel corso della prima consulenza il medico ti rivolgerà diverse domande, che lo aiuteranno a capire se Velasmooth è davvero il trattamento migliore per il tuo caso. Le informazioni che ti chiederà riguarderanno:
Tutte queste informazioni servono allo specialista per capire se potrebbero esserci eventuali fattori di rischio e anche per valutare le cause che stanno dietro alla formazione della cellulite.
Dopo questa prima fase, il medico avrà bisogno di esaminare lo stato della cellulite, per stabilire il grado e l’estensione, così da poter fare una previsione del numero di sedute di Velasmooth necessarie per raggiungere gli obiettivi sperati. A seconda dell’entità della cellulite, il medico, potrebbe suggerirti di abbinare anche altri trattamenti per rinforzare la terapia anticellulite.
La Dott.ssa Maria Napolitano spiega che l’azione di Velasmooth consiste nella combinazione di un massaggio meccanico e di una aspirazione pulsata che agisce sui legami fibrosi e sullo strato di tessuto adiposo. Inoltre, la radiofrequenza (monopolare e radiofrequenza bipolare) e gli infrarossi riscaldano il tessuto adiposo che si trova a livello sottocutaneo, stimolando il riassorbimento dell’adipe e il suo smaltimento attraverso l’organismo. Questo fa sì che, da un lato, la pelle assuma un aspetto più levigato ed omogeneo, e dall’altro, permette di ridurre la circonferenza nell’area trattata.
Il trattamento è indolore - assicura la Dott.ssa Napolitano - e prevede un ciclo di 10 sedute da eseguire una volta a settimana. Il numero esatto di sedute, comunque, dipende soprattutto dal grado e dell’estensione della cellulite, perciò nei casi più gravi saranno necessarie più sessioni.
Dopo il primo ciclo è consigliabile eseguire una seduta di mantenimento una volta al mese, e in seguito ogni 6 settimane e poi ogni 3 mesi.
Velasmooth è un trattamento non invasivo e pertanto il recupero è immediato, quindi il paziente può immediatamente tornare alle normali attività di tutti i giorni.
Al termine della seduta il paziente potrebbe avvertire una leggera sensazione di calore, anche per alcune ore - spiega la Dott.ssa Maria Napolitano - inoltre potrebbe comparire anche un lieve arrossamento nella zona in cui si è effettuato il trattamento.
La Dott.ssa Maria Napolitano evidenzia che è possibile notare una riduzione della cellulite fino al 75% e una riduzione della circonferenza dei cuscinetti adiposi fino a 3,5-4,5 cm circa.
I benefici sono apprezzabili già a partire dalla prima seduta e migliorano progressivamente con il susseguirsi delle sessioni. I benefici di Velasmooth sono molteplici e includono:
Ovviamente, il ruolo dell’alimentazione e dell’attività fisica è fondamentale per mantenere più a lungo il risultato estetico e anche per aiutare l’organismo a smaltire i grassi in eccesso. In questo senso gli esperti del Victoria Medical Center sottolineano quali sono i 3 principi fondamentali di una corretta dieta anticellulite:
Essendo Velasmooth un trattamento non invasivo non ci sono particolari complicazioni o rischi da evidenziare, sempre che la procedura venga eseguita da un medico accreditato ed esperto che sappia valutare tutte le possibili controindicazioni.
Il principale effetto collaterale che potrebbe insorgere è la comparsa di rossori nell’area in cui viene effettuato il trattamento. L’arrossamento scompare, comunque, dopo pochi giorni.