Come riconoscere le verruche
Le verruche non sono nei di grandi dimensioni. Sono delle neoformazioni cutanee benigne formate da un nucleo di tessuto interno, il quale viene alimentato dai vasi sanguigni mentre all’esterno la neoformazione è ricoperta da diversi livelli di tessuto epiteliale, spiega la Dott.ssa Paola Lusenti. Le parti del corpo su cui possono comparire sono diverse, così come le tipologie, che variano per forma e aspetto.
La dottoressa spiega che questi inestetismi sono causati dalla contrazione del papilloma virus della famiglia dei Papillomaviridae o HPV (Human Papilloma Virus) che penetra nell'epidermide e crea un’infezione. Questo virus viene contagiato tramite un contatto superficiale ed è facile poterlo contrarre nei posti molto frequentati, come piscine, palestre e docce, dove il calore e l’umidità favoriscono il proliferare e la sopravvivenza del virus. Infatti in assenza di queste due condizioni il virus non riesce a sopravvivere per molto tempo, rassicura la dottoressa, la quale aggiunge anche che l’infezione innescata dal papilloma interessa solo la pelle. Il virus e le verruche possono quindi contagiare altre zone della cute, ma non si diffonde nel sangue o oltre.
Le verruche possono formarsi in qualsiasi parte del corpo, ma ci sono alcune zone precise in cui è più facile che appaiano:
Miti da sfatare: al contrario di quanto si possa spesso pensare, in realtà, le verruche non possiedono radici da estirpare, in quanto si formano solo sul derma e sull'epidermide, quindi non vanno in profondità.
Come si contagiano le verruche?
Alcune persone potrebbero essere predisposte alle verruche per cause diverse. Per esempio, i bambini e i giovani sono più soggetti perché i loro corpi potrebbero non aver ancora sviluppato l'immunità sufficiente per attaccare il virus. Inoltre, le persone che soffrono di patologie immunodepressive, AIDS o altre patologie che indeboliscono le difese immunitarie potrebbero più facilmente essere contagiati.
I principali fattori di contagio, secondo gli specialisti del centro Humanitas-Mater Domini includono:
Gli esperti dello Studio Dermatologico Ghislanzoni spiegano nel dettaglio le differenze tra i vari tipi di verruche:
*Immagine ceduta dal Dott. Luca Apollini
La cosa migliore da fare è rivolgersi a un medico chirurgo specializzato in Dermatologia e Venereologia, verificare che sia iscritto all’ordine dei Medici e Chirurghi e anche il suo ramo di specializzazione.
Per essere sicuri di rivolgersi a uno specialista accreditato e competente si può controllare tra gli elenchi degli iscritti alle società di Dermatologia presenti in Italia, come per esempio la SIDEMAST, la SIDCO o la SIDEC.
Sintomologia verruche
Esistono diversi trattamenti per eliminare le verruche. Alcuni di questi sono:
*Immagine ceduta dal Dott. Cavallini Alvise
Gli specialisti dello Studio Dermatologico Ghislanzoni ricordano che il trattamento definitivo delle verruche non è facilmente ottenibile, infatti nonostante la varietà dei rimedi disponibili, nessuno di essi esclude la possibilità che possano ripresentarsi.
I trattamenti permettono sì di eliminare la verruca, però il virus potrebbe comunque rimanere presente nella pelle, e per questo motivo potrebbe continuare a provocare nuove infezioni e recidive.
Verruche plantari piedi
Sia i trattamenti che gli interventi ambulatoriali per eliminare le verruche sono procedure semplici. L’unico caso in cui si potrebbe avere un po’ di fastidio in più è quello della verruca plantare dei piedi, ma anche nel caso dell’asportazione chirurgica è comunque possibile camminare normalmente fin da subito. Nel caso fosse necessario assumere qualche farmaco o prodotti specifici sarà il medico curante a offrire tutte le indicazioni necessarie.
Per evitare la formazione di cicatrici è importante coprire bene la zona trattata dai raggi solari ed evitare l’esposizione ai raggi UV utilizzando una crema solare adeguata.
*Immagine ceduta dal Dott. Cavallini Alvise
Questi trattamenti non non sono consigliati durante la gravidanza e neanche nelle persone con patologie autoimmuni. I principali effetti collaterali possono includere arrossamenti e bruciore. È necessario seguire le indicazioni del proprio medico riguardo alle cure post trattamento per evitare possibili infezioni.
Gli specialisti del Policlinico San Donato sottolineano che con l'asportazione chirurgica e con la diatermocoagulazione esiste un rischio di sanguinamento che potrebbe favorire il propagarsi dell’infezione e quindi la recidiva.