Le differenze tra il laser ad Alessandrite e il laser a Diodo
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Da un po’ di tempo ormai l’approccio alla risoluzione dei problemi è cambiato infatti, da quando esiste Google, le persone tendono a utilizzare il motore di ricerca per cercare la soluzione a qualsiasi tipo di problema. Alzi la mano chi non lo ha mai fatto. Bisogna però tenere in considerazione che non tutto ciò che troviamo online corrisponde a verità e, se non si è dei ricercatori esperti, è facile cadere in errore.
Sono moltissime le persone e le pazienti che cercano informazioni sui possibili metodi utilizzabili per la depilazione definitiva, ma il più delle volte lo fanno senza approfondire la questione, ignorando il fatto che, per scegliere la giusta tecnica di depilazione, non è importante valutare il tipo di laser in sé, ma piuttosto bisognerebbe valutare una serie di condizioni variabili da persona a persona. Ad esempio si dovrebbe cercare il giusto metodo per la depilazione definitiva tenendo conto innanzitutto la zona del corpo che si vuole depilare. Così come bisognerebbe considerare, sempre per effettuare una scelta consapevole del giusto metodo, se il trattamento per la depilazione definitiva andrà fatto d’estate o d’inverno, se la pelle da trattare in quel momento sarà abbronzata o meno e se si avrà una pigmentazione chiara o scura, oppure se il pelo che si vuole eliminare è di colore bianco, biondo o nero. Ecco perché non basta incentrare la propria ricerca solo gli ultimi prodotti per la depilazione presenti sul mercato.
Alla domanda qual è il metodo migliore per la depilazione laser, attualmente possiamo affermare che la modalità più efficace resta ancora l’utilizzo del Laser ad Alessandrite che, rispetto al Laser a Diodo, è indubbiamente molto più potente. Mentre, quando si ci trova davanti a pazienti con un fototipo della pelle particolarmente scuro, con un’alta produzione di melanina o semplicemente quando il paziente decide di eseguire il trattamento di depilazione in estate, viene consigliata la combinazione del Laser ad Alessandrite con il Laser ND-Yag, una formula considerata sicuramente vincente rispetto all’utilizzo del Laser a Diodo.
Le differenze tra il Laser ad Alessandrite e il Laser a Diodo
Nello specifico il Laser ad Alessandrite o Alexandrite è un metodo di depilazione che opera direttamente sulla melanina, agisce sui bulbi eliminando i peli superflui e anche sui peli incarniti. Con il Laser ad Alessandrite i peli vengono talmente indeboliti che la loro ricrescita si blocca completamente. Di solito questa metodologia di depilazione definitiva viene consigliata nei pazienti con carnagione molto chiara.
Come funziona il Laser ad Alessandrite?
Le sedute di depilazione con Laser ad Alessandrite si svolgono in maniera semplice e soprattutto sono indolore per i pazienti. Durante il trattamento viene erogata dell’energia laser attraverso un manipolo, questa entra nella pelle e arriva fino al bulbo pilifero riuscendo così a indebolire la successiva ricrescita dei peli. Per questo, gli effetti dell’utilizzo del Laser ad Alessandrite sono visibili da subito, fin dal primo trattamento. Il numero di sedute consigliato nella maggior parte dei casi, per avere un buon risultato, e di 3/5 trattamenti, da realizzarsi ad un mese circa di distanza ognuno dall’altro.
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Quando è meglio evitare l’utilizzo del Laser ad Alessandrite?
Secondo gli esperti è bene non sottoporsi a questa tecnica di depilazione definitiva quando sono presenti nelle zone da depilare dei nei o delle lesioni oppure quando l’eventuale paziente ha un fototipo di pelle alto con pelle scura.
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Come funziona il Laser a Diodo?
Il Laser a Diodo è un metodo per la depilazione definitiva che viene utilizzato il più delle volte senza incorrere in alcun rischio di bruciature pur eliminando i peli superflui.
Lavora emettendo attraverso un manipolo, una luce rossa pura che ha una lunghezza d’onda pari a 808 nm, grazie alla quale arriva alla pelle e poi ai bulbi piliferi. L’intensità del laser può essere regolata in base alle necessità del paziente e, con trattamenti effettuati utilizzando intensità più basse, sicuramente il paziente avvertirà meno dolore e i tempi della sessione verranno accorciati insieme al protocollo di applicazione. È normale però che usando meno potenza, saranno necessarie più sessioni di Laser a Diodo per ottenere i risultati sperati. Il numero delle sedute consigliate varia dalle 6 alle 12, da realizzarsi inizialmente a un mese di distanza l’una dall’altra per arrivare, verso la fine del trattamento, anche a due mesi di distanza.
Quando è meglio evitare l’utilizzo del Laser a Diodo?
L’utilizzo del Laser a Diodo non è possibile nella zona del contorno occhi. Per tutte le altre zone del corpo non sussistono particolari controindicazioni, a patto che ad eseguire il trattamento sia solo personale altamente qualificato e specializzato. Se malauguratamente, la paziente dovesse finisse in mani sbagliate, si potrebbero verificare nell’immediato post trattamento di depilazione con Laser a Diodo, delle lesioni quali eritema, macchie della pelle o complicazioni di tipo oculare. È scontato, ma è meglio ribadirlo, che persone con malattie della pelle non devono sottoporsi a trattamenti di depilazione con Laser a Diodo.
Dunque, se devi scegliere un buon laser per la depilazione definitiva lasciati consigliare da professionisti del settore, i quali valuteranno il fototipo della tua pelle, il tipo di pelo, la zona da trattare, il periodo dell'anno e anche la migliore longitudine d'onda.
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