Cosa c'é da sapere sul bendaggio gastrico
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Il bendaggio gastrico è una tecnica restrittiva della chirurgia bariatrica che, attraverso l'introduzione di un anello di silicone intorno alla parte superiore dello stomaco, provoca l'anticipazione del senso di sazietà e riempimento gastrico, riducendo di conseguenza la quantità di cibo introdotto.
Il bendaggio gastrico è un intervento mini invasivo realizzato per via laparoscopica, ovvero senza necessità di aprire l’addome. Grazie all'introduzione di un tubo sottile e di una microcamera nell'addome o nella pelvi di un paziente, il chirurgo può vedere l'aspetto degli organi interni mediante un sistema di illuminazione e a una piccola telecamera a fibre ottiche.
Con questa moderna tecnica chirurgica vengono praticate solo piccole incisioni per introdurre la strumentazione necessaria accedendo così alla cavità addominale senza ricorrere alle grandi incisioni richieste dalla chirurgia tradizionale.
Chi è il candidato ideale?
È indicato nei pazienti con indice di massa corporea elevato, superiore a 40 kg/m2 (oppure a 35 kg/m2 se sono presenti fattori di rischio), la cui condizione di obesità permanga da oltre 5 anni per accertata incapacità di perdere e mantenere la perdita di peso con metodi non chirurgici.
Questo intervento necessita della collaborazione da parte del paziente, che deve accettare di sottoporsi al programma di follow up previsto dopo l'applicazione del bendaggio e dimostrare di essere in grado di provvedere a se stesso con cure e dieta adeguata, sono perciò esclusi pazienti con problemi di dipendenza dall'alcol o che soffrono di alterazioni di tipo psicologico o psichiatrico.
In che cosa consiste l'intervento?
Dal punto di vista tecnico, si tratta di un intervento relativamente semplice. La procedura oggi maggiormente impiegata è quella del bendaggio regolabile, che si effettua per via laparoscopica ed ha la prerogativa di essere completamente reversibile.
Attraverso 5 piccole incisioni il chirurgo introduce gli strumenti e inizia a mobilizzare il fondo gastrico tramite sezione del legamento freno-gastrico. All'interno dello stomaco posiziona una sonda munita di un palloncino, che viene gonfiato con 15-20 ml di aria, per poter calibrare la tasca gastrica da creare. Il "bendaggio" (un anello in silicone) viene introdotto all'interno dell'addome e il chirurgo lo posiziona attorno allo stomaco nel punto prescelto, chiudendolo con un apposito strumento. Tre punti di sutura lo fissano perché si mantenga nella posizione corretta.
Al termine dell'intervento il chirurgo posiziona nel sottocute un dispositivo, detto "reservoir", che resta connesso al bendaggio e serve per le successive calibrazioni che permettono di regolare l’anello, ovvero per gonfiare e sgonfiare l'anello secondo le necessità, variando il diametro dell'orifizio di svuotamento che incide sulla rapidità del passaggio del cibo fra la piccola tasca gastrica superiore ed il corpo dello stomaco, e il conseguente senso di sazietà. Infatti, gonfiando il bendaggio si riduce il diametro interno e si allunga il tempo di svuotamento della tasca gastrica, allungando nel tempo la sensazione di sazietà.
Grazie a questo restringimento indotto dal bendaggio, gli alimenti che vengono assunti si fermano quando incontrano l'anello e rimangono in quella posizione, finché non vengono digeriti. Quando il soggetto operato mangia, quindi, si sente sazio anche dopo l'ingestione di una piccola quantità di cibo, al punto che se continua a mangiare è indotto a vomitare.
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Come si perde peso?
La perdita di peso, come si può intuire, avviene a causa della minore introduzione di cibo, poiché le ridotte dimensioni della tasca gastrica favoriscono l'anticipazione del senso di sazietà ed il paziente non è in grado di assumere porzioni di cibo abbondanti.
Il calo ponderale che avviene in seguito al bendaggio può arrivare anche al 40-50% del peso in eccesso, sebbene, nel lungo termine, sia possibile un recupero parziale del peso perduto, soprattutto se il paziente non è in grado di mantenere un comportamento alimentare adeguato.
In base alla valutazione dell'idoneità della dieta, ai risultati raggiunti e agli eventuali effetti indesiderati lo specialista decide via via come calibrare il restringimento, ed effettua eventuali variazioni sotto guida radiologica.
È un intervento reversibile?
I pazienti operati devono sottoporsi a visite trimestrali nel primo anno, successivamente è sufficiente un controllo annuo con esami ematici per la valutazione di eventuali carenze nutrizionali e vitaminiche.
In caso di complicanze, è possibile rimuovere completamente l'anello senza alterare l'integrità anatomico-funzionale dell'esofago e dello stomaco del paziente, che torna esattamente come prima dell'intervento.
Quali sono i vantaggi?
I vantaggi del bendaggio gastrico sono molti. Innanzitutto e' una tecnica di semplice esecuzione che riduce il trauma e il dolore post-operatorio nel paziente: il recupero dall'intervento in genere è rapido e la degenza ospedaliera breve.
In secondo luogo con questo tipo di operazione non viene toccato nessun organo che si trova nell'apparato gastrointestinale, nel senso che non avvengono sezionamenti di organi o una loro riduzione.
Inoltre si tratta di un intervento reversibile dato che la protesi può essere rimossa, qualora necessario, sempre per via laparoscopica.
D'altra parte va detto che il bendaggio gastrico richiede profondi cambiamenti nelle abitudini alimentari e che la perdita di peso iniziale è minore e più lenta se paragonata ad altri interventi di chirurgia bariatrica (ma sono minori anche i rischi dell'intervento).
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