Gentili Dottori,
Tra pochi giorni dovrebbe essermi rimosso un grosso neo verrucoso dal cuoio capelluto, nella regione temporale.Il dermatologo lo eliminerà con la crioterapia e mi ha detto che in quella zona, vicinissima alla fronte, ricresceranno i capelli? Se invece non dovessero ricrescere, ci sarebbe la possibilità di un trapianto tricologico? Grazie. Distinti saluti
Genti, vedo spesso esiti cicatriziali dopo crioterapia: personalmente preferisco trattare il nevo con Diatermocoagulatore o con FELC (la chirurgia in questi casi è sproporzionata): nessun taglio, nessuna sutura, nessuna cicatrice, nessuna zona di alopecia. Ovviamente in mani esperte! Ne parli con il suo dermatologo. Cordialmente Dott. Fabio Chemello CENTRO MEDICO GENESY
Gentile, bisognerebbe vederla ma a mio avviso è meglio il Laser che che il Plexer. Cordiali saluti Dr. Francesco Colla MEDICAL LASER CLINIC
Il Plexer è una riedizione dei vecchi elettrobisturi a scintillazione abbandonati dagli anni '80, la letteratura in merito è solo quella del fabbricante. Il laser non si deve usare nei nei perché non garantisce la radicalità e lascia la peggior cicatrice possibile. La chirurgia è l’unica tecnica valida e accettata dal mondo scientifico per i nei.
Le consiglio l’asportazione chirurgica.
Se trattasi di nevo verrucoide vanno bene entrambe le metodiche... ovviamente in mani esperte !!!
Dr Matteo D’Ambrosio
il metodo migliore è assolutamente quello chirurgico. dr.Peroni Ranchet
I nei si tolgono solo chirurgicamente per conferma istologica di benignitá. Lo scriviamo da anni e sta scritto in tutte le lunee guida internazionali. Non si bruciano i nei, non importa con che cosa li vogliate bruciare.
Gentile, ne l'uno ne l'altro. I nei si tolgono chirurgicamente con inevitabile conferma istologica della diagnosi clinica. Ancora una volta cerco di spiegarne i motivi: non esprimo pareti nel caso specifico senza una diretta valutazione, tuttavia, come principio generale sono contrario al trattamento laser di nevi. Partiamo da una precisazione, esiste un confine nello spessore della pelle, che sancisce un limite, gli insulti che rimangono confinati al di sopra di questa zona non residuano cicatrici, quelli che la superano lasciato un esito cicatriziale. Detto questo, I nevi come nel suo caso hanno una 'radice', passatemi il termine per comprenderci anche se è scorretto, che è situata in uno strato di derma più profondo rispetto al confine, pertanto per essere eradicati completamente è necessario superare il limite sopra descritto. Un escissione con il laser genera una cicatrice da ustione che di norma è molto più visibile di una cicatrice che residua da una corretta incisione con il bisturi 'freddo'. Aggiungiamo poi, che la rimozione con il laser, rende impossibile eseguire un esame istologico della lesione per avere conferma della diagnosi e, ma questa è una mia opinione, ritengo che non esista esperienza sufficiente a rendere superflua la conferma dell'esame istologico alla sola diagnosi clinica. Cordialmente Valter Degli Effetti
I nei si tolgono solo chirurgicamente e con conferma istologica della diagnosi di benignitá. Lo scriviamo da anni.
Il Laser CO2 è la metodica di scelta
Lasci che sia il suo medico a decidere per lei.
Cordialmente
Dott.ssa Lia Solomon
Tratto le neoformazioni benigne con il Plexer da anni
senza cicatrici e macchie residue se vengono seguite le indicazioni prescritte post-procedura soprattutto,alla caduta delle crosticine, la fotoprotezione della zona trattata.
Dssa Benvenuto
Il concetto fondamentale è che nessuna di queste due metodiche rimuove il neo realmente: le radici rimangono sempre e l’esIto estetico dipende soprattutto dalla tendenza del neo a ricrescere e a formare una cicatrice anche pigmentata. La chirurgia è l’unico metodo radicale. Un cordiale saluto.
Personalmente, con il Plexr li tratto e vengono trattati da anni con ampia casistica ormai mondiale. Il laser anche va certamente bene. Poi ciascuno di noi ha le proprie preferenze dettate dalla propria esperienza e conoscenza. Cordiali saluti
La rimozione migliore sarebbe quella chirurgica perché è quella che lascia meno cicatrici; tra le due metodiche in esame sceglierei il laser, strumento più affidabile e con più casistica.
Gentile utente, consigliato valutare attentamente la zona, la crioterapia, come la chirurgia, potrebbero lasciare esiti cicatriziali...consideri l'opzione PLEXR.
Cordiali saluti
Staff medico Biosphera Med
Cara signora, anche io sono d'accordo con l'asportazione chirurgica del nevo.
Non avrà bisogno di nessun trapianto, e si potrà fare un'esame istologico.
Per qualsiasi curiosità non esiti a contattarmi...
la soluzione adeguata al tuo problema è chirurgica. E' l'unica via per poter effettuare un esame istologico, fondamentale in questi casi.
Gent.ma l'ideale sarebbe rimuoverlo chirurgicamente, ma bisognerebbe poterla esaminare di persona per vedere le effettive dimensioni della neoformazione e consigliarla al meglio. Cordialità
Le consiglio l'asportazione chirurgica del nevo.
I Colleghi hanno assolutamente ragione, l'unico limite all'exeresi chirurgica sono le dimensioni del nevo.
Valuterei alcune alternative alla crioterapia meno rischiose per i bulbi piliferi come la rimozione chirurgica o strumentale con LASER CO2.
Cordiali saluti
La Segreteria Scientifica del Poliambulatorio Cittadella Torino
dott. Maniglia.
Per dare un parere sul suo caso bisogna 'vedere', altrimenti le risposte sono di 'pura accademia' . Mi contatti privatamente attraverso il portale.
Dr C Martino Chirurgia Plastica Salerno
Io per principio, da chirurgo, le lesioni cutanee anche con minima pigmentazione disomogenica le asporto chirurgicamente, eseguo esame istologico e sutura intradermica, se necessario e possibile, con rimanenza di una cicatrice molto sottile che raramente ha bisogno di trapianto ma che comunque è possibile fare.
Gent, il dermatologo è medico e non chirurgo. Le consiglio di togliere il neo chirugicamente e, con una sutura accurata, non avrà alcun problema di perdita dei capelli. Cordiali saluti dr. Peroni Ranchet
Personalmente ricorrerei ad un piccolo intervento in anestesia locale. In questo modo il rischio di avere una alopecia (area cicatriziale priva di capelli) è minore
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