Buongiorno, sono una ragazza di 29 anni, operata di rinoplastica nel 2005 ma purtroppo mio naso è rimasto insellato, cioè la punta molto alta e grossa e invece il dorso molto scavato. A marzo di quest'anno ho fatto la rinoplastica secondaria, il Dr mi ha detto che ha ridotto soltanto la punta e abbassata un pochettino, il problema è che dopo che mi ha tolto il gesso si è formata un tipo di gobba fra la punta e il dorso che fanno sembrare mio naso gigantesco più di prima e non mi riconosco più neanche allo specchio, sono passata da avere un naso scavato ad avere una gobba che neanche nel naso naturale io avevo. Il Dr mi ha detto di stare tranquilla e mi ha già fatto due infiltrazioni di cortisone molto leggere 1 due settimane fa ed aveva già sgonfiato tanto ma la gobba rimaneva e l'altra me l'ha fatta 3 giorni fa e non vedo ancora risultati, anzi, il naso mi sembra ancora più gonfio... può essere la pelle in eccesso che si deve assestare quello che a me sembra la gobba? come mai ora ho una gobba dove prima avevo la punta molto carnosa e alta che era l'unica cosa da rittocare? la gobba è più alta da un lato che dall'altro ed è molle ...sono spaventata.. Grazie mille in anticipo della Vostra Gentile risposta... in attesa porgo miei migliori saluti e Vi auguro una buona giornata !! karima
Il suo problema si chiama tecnicamente 'supratip' ; si tratta di un rigonfiamento presente sopra la punta nasale che si manifesta dopo una grossa riduzione . Se questo rigonfiamento è costituito da tessuto cutaneo e grasso sottocutaneo , come io ritengo ,gradualmente si spianerà , specie con l'aiuto del cortisone . Se invece è costituito da cartilagine occorre fare un 'trimming' , cioè asportarlo con una forbicina , in anestesia locale .
Dr C.Martino Clinica dei Nasi
Gentile utente, se non ha risoluzione entro qualche settimana/mese contatti il medico che l'ha operata.
Cordiali saluti
Staff medico Biosphera Med
Indispensabile è la visione di una fotografia per darle la risposta più appropriata
Quello che bisogna dire al paziente già prima dell'intervento è che deve essere "paziente", perchè i tempi assestamento dopo una rinoplastica sono di qualche mese ed ancor di più dopo una rinoplastica secondaria. Pertanto bisogna evitare la fretta che può portare a decisioni sbagliate.
Cordiali saluti dr.Peroni Ranchet
Gent.ma la rinoplastica richiede molta pazienza nel postoperatorio, in special modo quando questa è secondaria come la Sua. Il tempo passato dall'ultimo intervento è troppo poco per poterLe dire se il risultato sarà definitivo, solitamente fino ai 6 mesi tutto è variabile. Cordialità
Gentile Signora Karima,
naturalmente un mese dall'intervento è troppo poco perchè il risultato possa considerarsi definitivo.
E' tuttavia possibile che il chirurgo che l'ha operata abbia rimosso una quantità eccessiva di tessuti dalla punta evidenziando al di sopra di essa il gibbo di cui lei parla (supratip), tuttavia non so il tipo di intervento che le ha fatto e in ogni caso è passato poco tempo. Il risultato di una rinoplastica può considerarsi definitivo dopo 6 mesi dall'intervento e ulteriori piccole variazioni possono verificarsi fino ad un anno dall'intervento.
Il mio consiglio per il momento è di attendere e di massaggiare bene il naso per alcuni mesi.
Cordiali saluti,
Dott. Stefano Sansevero
Gent.ma, ricontatti sicuramente il Suo Chirurgo e si affidi a lui, la rinoplastica è un intervento che richiede molta pazienza nel postoperatorio.
Cordialità
Dr.ssa Barbara Sampietro
Responsabile Sanitario Ambulatori Hosteos S.A.S.
Milano-Lecco-Como
La gobba a cui lei fa riferimento potrebbe forse essere più correttamente definibile "supratip" e si tratta di una reazione cicatriziale eccessiva nel contesto sottocutaneo che si realizza subito al di sopra della punta nasale conferendo al naso un aspetto poco gradevole (cd. polly beck) . Le infiltrazioni di cortisone solitamente antagonizzano questo processo esuberante e questo è probabilmente il motivo per cui il suo medico gliele sta praticando. Un indicativo prognostico può in questi casi essere l'eventuale esubero di cicatrice su ferite chirurgiche di altre sedi ( PER ESEMPIO UN CHELOIDE SU CICATRICE DI APPENDICECTOMIA, O SU UNA ASPORTAZIONE DI NEO CUTANEO, ETC.). Se esiste una reazione cicatriziale esuberante su una pregressa cicatrice, è abbastanza probabile che il medesimo processo di cicatrizzazione esuberante possa verificarsi anche nel contesto del sottocute nasale e in questo caso il cortisone la attenuerà. In assenza di altre cicatrici in altre sedi, può essere suggestivo ciò che è accaduto in occasione della prima rinoplastica (anche in quella occasione si è verificato uno strano e persistente gonfiore? quanto è durato? si è poi risolto anche se in molti mesi o anni?). Se viceversa eventuali precedenti cicatrici sono perfette o quasi invisibili, e non si è verificato alcuno strano gonfiore sulla punta nasale in occasione della prima rinoplastica, allora potrebbe essere che non sia stata sufficientemente ridotta in altezza la cartilagine quadrangolare o le cart
Con l'intervento di rinoplastica bisogna avere molta pazienza, con due ancora di più, in più lei ha fatto anche le infiltrazioni di cortisone, quindi deve assolutamente avere pazienze, e poi dopo può chiedere un consulto
In bocca al lupo e porti pazienza
Si affidi al suo chirurgo e risolverà i suoi problemi.
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