La radiofrequenza è considerata una biostimolazione fisica della radiazione elettromagnetica che, a frequenze comprese tra 300 MHz e 3 kHz, produce energia, entra nella pelle e viene assorbita per poi essere trasformata in calore. Quando il calore prodotto raggiunge una temperatura compresa tra i 40-45 gradi Celsius, si ottiene la produzione di nuove fibre di collagene da parte dei fibroblasti, migliorando l'elasticità e la tonicità della pelle.
Ci sono diversi dispositivi sul mercato, come ad esempio:
Ciascuno ha proprietà e caratteristiche specifiche e sono divisi in 3 categorie a seconda del loro meccanismo di distribuzione elettrica:
Attualmente si parla anche di radiofrequenza frazionale - come per esempio l'apparecchio Fixer - che utilizza un meccanismo simile a quello già spiegato, con la differenza che viene associato all'uso di microaghi, che creano piccole inserzioni nella pelle che permettono all'energia emessa dalla radiofrequenza di penetrare in modo più preciso.
Il Dott. Cesare Giampietro chiarisce che, generalmente, è consigliabile eseguire da 6 a 8 sedute della durata di circa 20-30 minuti: le prime 3 con cadenza settimanale, mentre le successive a cadenza bisettimanale.
Il trattamento con radiofrequenza è indicato per il ringiovanimento cutaneo e si esegue con differenti tipologie di macchinari. In base al singolo caso, il numero delle sessioni sarà differente e questo comporta un prezzo medio di circa 220 euro. Attraverso la nostra pagina dei prezzi di radiofrequenza potrai conoscere gli specialisti ed i costi proposti in tutt’Italia.
Le radio frequenze sono state utilizzate in chirurgia fin dal 1920, al fine di produrre la coagulazione dei vasi sanguigni e prevenire il sanguinamento. Anni dopo, si è scoperto che la trasmissione di energia e calore ha la capacità di generare la produzione di nuove fibre di collagene. Per questo motivo, oggi, la radiofrequenza ha ampliato i suoi usi, e ha guadagnato terreno nel campo della Medicina Estetica per migliorare il rilassamento cutaneo e le rughe.
Fino a pochi anni fa per eliminare cedimenti, cellulite e rughe della pelle era necessario sottoporsi a interventi chirurgici spesso dolorosi, prolungati e che avevano bisogno di un periodo di recupero lungo. Dal momento in cui, nel 2002, la FDA ha dato la sua approvazione per l'uso di questa tecnologia in medicina estetica, sono stati creati numerosi dispositivi a radiofrequenza utilizzati in trattamenti di bellezza e che rappresentano una alternativa per chi non volesse sottoporsi a un intervento chirurgico. Secondo alcuni studi, attualmente solo il 5% dei pazienti sceglie la chirurgia convenzionale contro una non invasiva come la radiofrequenza, a differenza di indagini condotte nel 2012, in cui questa cifra corrispondeva al 30% dei trattamenti.
Come conseguenza del calore prodotto, le fibre di collagene vengono accorciate e contratte, causando l’effetto di tensione e tonificazione visibile dopo il trattamento. Nel corso delle sessioni - realizzate in base al numero di sedute indicate dallo specialista - i fibroblasti genereranno nuove fibre di collagene, aiutando a donare un effetto di rigenerazione prolungato.
Nelle cellule adipose (adipociti), il calore generato dalla radiofrequenza fa si che queste accelerino il loro metabolismo, favorendo la loro distruzione e migliorando quindi l'aspetto della cellulite. Inoltre, aiuta a migliorare sia la circolazione del sangue che il drenaggio linfatico, riducendo l'effetto della pelle a buccia d'arancia.
Come spiega anche il Dott. Andrea Mandalari, la radiofrequenza ha quindi lo scopo di migliorare:
Questo trattamento può essere eseguito su un ampio spettro di persone con tutti i tipi di pelle che presentano segni di rilassamento cutaneo, sia sul viso (palpebre, contorno occhi, guance) che su qualsiasi parte del corpo (collo, petto, braccia, glutei, addome o gambe).
È usato anche per trattare il rimodellamento del corpo, quando è necessario ridurre le adiposità localizzate o migliorare le aree affette da cellulite.
La radiofrequenza può essere usato da sola oppure anche in combinazione con altre tecniche di Medicina Estetica.
Esistono anche dei dispositivi che sfruttano la radiofrequenza per il ringiovanimento vaginale per correggere la lassità della pelle o delle mucose della zona genitale, in particolare dopo il parto (previa indicazione del ginecologo). Può essere utilizzato in persone con lieve incontinenza urinaria per migliorare il tono della pelle e contribuire a ridurre il disagio.
Il Dott. Cesare Giampietro afferma che la radiofrequenza può essere fatta già a partire dai 18 anni, ma la maggior parte dei pazienti che la richiedono hanno un'età compresa tra i 35 e i 60 anni.
Prima di intraprendere un ciclo di trattamenti con radiofrequenza è necessario trovare un medico o un estetista che abbia ricevuto l’adeguata preparazione su come svolgere questa tecnica e che possieda una certificazione o qualifica che lo possa attestare.
Anche se è considerata una procedura semplice, come ogni altro trattamento, anche la radiofrequenza ha i suoi rischi se non viene eseguite correttamente. È quindi importante recarsi in una clinica estetica o dermatologica che possieda un'attrezzatura adeguata e approvata per questo utilizzo.
Durante la prima visita è necessario eseguire una valutazione completa, per vedere su quali aree sarà necessario lavorare e, se necessario, con quali tecniche abbinare la radiofrequenza.
Nel caso in cui il motivo della visita fosse dovuto a una volontà di correggere le rughe o la lassità cutanea del viso bisognerà recarsi alla visita senza trucco o make up.
Il medico o estetista farà una valutazione completa dell'entità dell’inestetismo, e spiegherà quali benefici si potranno ottenere ed infine indicherà il numero di sedute più appropriato.
In genere, in questa occasione vengono anche scattate delle fotografie della situazione di partenza, in modo da poterle confrontare con i risultati ottenuti dopo il trattamento durante le visite di controllo e valutare le migliorie offerte dalla procedura.
È importante, infine, ricordare che questo è il momento migliore per comunicare al proprio medico tutti gli eventuali dubbi o preoccupazioni rispetto al trattamento, in modo da poterli chiarire prima di iniziare le sedute.
Durante la procedura, il paziente o la paziente, viene fatto stendere su un lettino, quindi viene pulita la pelle e viene applicato un apposito gel per ultrasuoni sulla zona del viso o del corpo che si intende trattare. A questo punto, il medico o l’estetista, utilizzerà il manipolo eseguendo dei movimenti circolari nella zona da trattare. Tramite questi movimenti le onde elettromagnetiche attraversano i diversi strati dell’epidermide fino a raggiungere la fascia muscolare.
Quello che avverte il paziente è una sensazione di calore, che potrebbe essero intenso ma dovrebbe essere sempre tollerabile e non si deve sentire una sensazione di bruciatura. Il medico o estetista dovrebbe tenere sempre sotto controllo la temperatura in cui si sta lavorando, in modo che possano garantire di eseguire il trattamento correttamente.
Gli effetti collaterali sono pochi e di breve durata. La pelle sarà un po' arrossata e l'area trattata potrà apparire un po' gonfia e sensibile. In base alla tecnica del trattamento e della predisposizione personale, questi effetti potrebbero comparire in misura maggiore o minore. Per prevenirli si possono applicare degli impacchi freddi o del ghiaccio, sempre seguendo però il consiglio dell’operatore che ha eseguito il trattamento.
Qualsiasi sintomo che dovesse insorgere e che non rientra tra quelli spiegati dal medico o dall’estetista, deve essere immediatamente segnalato, in particolare se si dovessero vedere bolle, macchie o erosioni nella zona su cui si è eseguito il trattamento.
Il Dott. Andrea Mandalari afferma che l’effetto lifting è visibile già alla fine del trattamento ("effetto flash"), questo grazie all’azione di contrazione delle fibre di collagene. Nel corso delle sedute e di alcune settimane, il collagene si rigenera negli strati più profondi e si può notare una pelle più tonica e con meno rughe e cedimenti. Questo di solito può essere visibile a partire dal primo mese.
Bisogna tenere a mente che il risultato finale dipenderà anche dalla condizione di partenza iniziale e dal grado di rilassamento cutaneo.
Il rischio principale è quello di incorrere in una bruciatura della pelle se la temperatura del macchinario non viene regolata adeguatamente durante la procedura, oppure nel caso in cui non si siano seguiti gli opportuni accorgimenti post trattamento. È importante, infatti, evitare di esporsi al sole o ad alte temperature durante i giorni successivi alla seduta.
I rischi e le controindicazioni sono comunque molto rari, rassicura il Dott. Domenico Campa, il quale ricorda che non bisogna eseguire il trattamento nei seguenti casi: