Qualità e risparmio possibili con i consigli del Dott. Guiducci
Sempre più spesso si sente parlare della possibilità di risparmiare, di riuscire a garantire alle famiglie che sono in difficoltà economica le cure di cui hanno bisogno studiando politiche di prezzo adeguate, il tutto senza rinunciare alla qualità e senza svendere il mestiere del dentista.
Una nuova generazione di laureati in odontoiatria lamenta difficoltà economiche e i dentisti affermati hanno davanti una sfida difficile: garantire la qualità ed aiutare le famiglie, ma come? Risponde alle nostre curiosità il Dott. Giuseppe Guiducci.
Per garantire una salute ai paziente e allo stesso modo contenere i prezzi, quali strategie può mettere in campo il dentista?
Partendo sempre dal vecchio adagio popolare "Chi risparmia spreca" fondamentale per la riuscita impeccabile di un lavoro che privilegi sempre l'alta qualità e che colga in pieno, se non vada oltre, le aspettative dei pazienti, il giusto consiglio è quello di utilizzare sempre materiali di primissima scelta, con tanto di certificazioni CEE e se possibile anche FDA americana, quest'ultima ancora più sinonimo di rigidi controlli di qualità. Un suggerimento potrebbe essere quello dell'acquisto di materiali in quantità maggiori che consenta così all'azienda fornitrice di riconoscere uno sconto importante, che il dentista potrà a sua volta applicare al tariffario per il paziente.
In alternativa è sempre cosa buona stringere accordi tramite associazioni di categoria, che riescano a concordare condizioni migliori, ma è opportuno ricordare che la professione dell'odontoiatra è sempre "operatore dipendente" e non si deve ragionare in termini di acquisto di un oggetto in un centro commerciale; infatti oggi corre un abisso tra prestazione eseguita dall'uno o dall'altro dentista, magari sottopagato in un centro "low cost", per cui solo una terapia svolta con passione, scrupolo e razionale scientifico, con i materiali migliori e con i laboratori odontotecnici migliori, consente di ottenere una predicibilità di risultato estetico, funzionale e duraturo.
Un consiglio basato sul buon senso sarebbe quello di sottoporsi a visite periodiche per prevenire danni gravi e costosi, ma come si fa a trasmettere questo messaggio in maniera efficace?
Paradossalmente il consiglio da rivolgere alla popolazione per poter risparmiare nel tempo e godere di un ottimo stato di salute del cavo orale è quello di recarsi periodicamente nello studio dentistico per sottoporsi a sedute d'igiene orale professionale da parte dell'igienista, con tanto d'istruzioni all'utilizzo dei presidi per l'igiene, con il dentista che così potrà monitorare sistematicamente la stato di salute dentale e del parodonto, in modo da prevenire precocemente e con minimi interventi poco costosi e risolutivi.
Nei pazienti suscettibili alla malattia parodontale, le sedute specifiche d'igiene devono essere ancor più frequenti, così da monitorare il proprio status di salute del parodonto. Purtroppo in Italia un'alta percentuale della popolazione non si reca affatto dal dentista, senza sapere che così facendo si creano nel tempo grandi problemi al proprio apparato stomatognatico che potrebbero essere evitati semplicemente con sedute d'igiene e monitoraggio periodiche sin dall'età infantile.
Ultimamente si è parlato di "generazione 1000 euro" anche per i dentisti, crede sia una percezione realistica?
L'imperfetta regolamentazione degli iscritti al corso di laurea in odontoiatria, mediante la possibilità di ricorrere ad "escamotage" iscrivendosi a facoltà estere, sta generando un sempre più crescente numero di giovani odontoiatri, maggiori anche rispetto al fabbisogno della popolazione, che una volta usciti dagli atenei, in molti casi senza avere un'esperienza di manualità su pazienti, si vedono costretti a far fronte al cosiddetto "randagismo" post laurea, accettando di lavorare sottopagati in strutture "low cost" amministrate in genere da persone estranee al campo medico e che seguono per lo più logiche commerciali. Accettano di essere pagati ad "ora" o con basse percentuali a prestazioni, cogliendo l'occasione di "far pratica" su pazienti.
Sa che è sempre più di moda il turismo dentistico in Romania e Croazia, cosa possono fare i professionisti italiani per evitare questa concorrenza?
La salute rappresenta il bene più importante per cui il consiglio che sento di dare è di scegliere sempre il meglio e di privilegiare la qualità. A mio avviso occorrerebbe intensificare la campagna di sensibilizzazione e d'informazione rivolta ai pazienti per aiutarli ad orientarsi correttamente. Sempre più frequenti sono i casi di malpractice e di interventi mal eseguiti in cliniche low cost ed estere, dopo le quali il paziente si è visto, suo malgrado, costretto a far fronte ad un notevole disagio fisico e psicologico, oltre che ad un esborso di natura economica per rimediare ai danni rilevanti subiti. Sono già numerose in Italia strutture low cost, gestite da sedicenti società che dall'oggi al domani hanno abbassato le serrande, dopo aver attirato con spinti messaggi commerciali i pazienti per poi "abbandonarli"dall'oggi al domani, nonostante avessero versato lauti acconti.
La figura dell'odontoiatra che si dedica quotidianamente con passione alla professione, stabilendo un rapporto basato su fiducia, empatia, benessere e gratificazione del paziente premia sempre. Solo terapie eseguite, con scrupolo, umiltà e raziocinio scientifico garantiscono la predicibilità di un risultato che soddisfi in pieno le esigenze e le aspettative del paziente.