La mastoplastica con fili
Il lifting del seno permette di restituire tonicità, compattezza e simmetria al seno, quando invecchiamento, gravidanze o predisposizioni fisiche comportano una perdita di tonicità. La mastoplastica e la mastopessi sono interventi ormai molto conosciuti e apprezzati, ma esiste anche un’alternativa mini invasiva per chi non desidera cicatrici o lunghe degenze. Questa alternativa è la tecnica con fili tensori del Dott. Maurizio Berlanda, chirurgo plastico che ci spiega in dettaglio come funziona questa tecnica e quali vantaggi apporta.
Bentrovato Dott. Berlanda, oggi siamo qui per parlare della sua tecnica di mastoplastica con fili. Di cosa si tratta?
Si tratta di una procedura che dà la possibilità di correggere il rilassamento e lo svuotamento del seno con un “filo elastico” che, posizionato e trazionato in 2-3 cerchiaggi concentrici, ricompatta il tessuto molle sollevandolo con un effetto lifting estremamente naturale, senza cicatrici chirurgiche né scollamenti dei tessuti.
È una tecnica adatta solo al lifting del seno o permette anche di aumentare la taglia?
Non permette di aumentare la taglia, ma di sollevare e ridare tono e compattezza con aspetto più piacevole e accattivante a una mammella rilassata e cadente, senza protesi e senza cicatrici evidenti.
In che materiale vengono realizzati i fili utilizzati per questa procedura?
Il materiale è un filo elastico non assorbibile composto da 2 elementi: un monofilamento di silicone, rivestito all’esterno da un intreccio di poliestere. Questa duplice struttura conferisce al filo molta più resistenza ed elasticità, sia alla trazione che al carico, rispetto a qualsiasi altro filo monocomposto. Inoltre, un particolare ago retto a due punte al centro del quale è montato il filo elastico consente l’utilizzo in vari distretti del sottocute senza incisioni, cicatrici ne scollamenti.
È previsto anche l’uso di protesi mammarie?
No, ma questa tecnica è applicabile sia su mammelle naturali che su quelle provviste di protesi, però prevede esclusivamente l’uso del filo elastico.
Come funziona la procedura esattamente?
Si inizia con la paziente in stazione eretta e si traccia con un pennarello il disegno dei cerchiaggi da eseguire su ogni mammella; poi si procede all’infiltrazione dell’anestetico locale lungo il disegno che poi viene seguito con il filo elastico posizionato nel sottocute con l’ago retto. Completato ogni cerchiaggio, il filo viene tirato a “borsa di tabacco” e la mammella si conizza, si compatta e si rialza.
È considerato un intervento chirurgico o una procedura mini invasiva?
È un intervento mini invasivo di chirurgia ambulatoriale.
Quali sono i vantaggi per la paziente?
- Il trattamento ambulatoriale senza degenza
- il minimo traumatismo in anestesia locale
- l’assenza di cicatrici residue nè scollamento o manipolazione dei tessuti mammari
- il completo recupero in qualche giorno
- il costo molto contenuto rispetto alla chirurgia tradizionale di mastopessi.
I risultati sono definitivi?
In realtà, al contrario di quanto si potrebbe pensare, di definitivo non c’è nulla, e questo è vero per ogni cosa, perché i tessuti biologici vivi sono in continuo divenire/invecchiamento, ma la durata dei risultati è molto simile a quelli di un lifting mammario classico.
Come si svolge il post operatorio?
Come abbiamo già visto, l’intervento è ambulatoriale e in anestesia locale, quindi la paziente torna al domicilio a fine procedura, con il consiglio di 2-3 giorni di riposo, dopodiché può tornare alle attività quotidiane. Sforzi e attività sportiva vanno sospesi per 2 settimane mentre una medicazione con visita di controllo si programma dopo 8 giorni. Il post operatorio in questo caso è quindi molto meno complicato e meno doloroso rispetto a quello di un intervento di mastopessi o lifting del seno.
Anche per questo intervento è necessario indossare un reggiseno specifico per il post operatorio?
Sì, un reggiseno che sostenga uniformemente le mammelle va indossato per un mese.
Per chi è più adatto questo tipo di intervento?
Per seni rilassati (ptosi di 1°e 2° grado) e moderatamente svuotati nel polo superiore di dimensioni inferiori alla 4^ misura. Una indicazione importante è per simmetrizzare in modo non invasivo una mammella rilassata e scesa con la controlaterale ricostruita dopo mastectomia per tumore.
Le controindicazioni sono per mammelle troppo rilassate (ptosi di 3° e 4° grado ); per seni troppo vuoti e piccoli con abbondanza di pelle ma poco sottocute; per quelli troppo pesanti superiori alla 4^ misura.
Dott. Maurizio Berlanda
Chirurgo plastico – Studio Chirurgico Dott. Berlanda - Trento