Chirurgia estetica per il seno: gli interventi di mastoplastica
La mastoplastica è l’intervento di chirurgia estetica che ha come obiettivo quello di migliorare la forma e l’aspetto del seno: a seconda delle esigenze della paziente, la mastoplastica può essere additiva, quando la richiesta è quella di aumentare il volume del seno, o riduttiva, quando l’esigenza è ridimensionare un seno troppo grande. Infine, la mastopessi permette di risollevare un seno cascante.
Ogni seno è unico e, a seconda delle necessità, può essere migliorato attraverso il giusto intervento di mastoplastica. Facciamo chiarezza e distinguiamo le varie tipologie di intervento.
Mastoplastica additiva: aumentare il volume del seno
La mastoplastica additiva è forse la tipologia di intervento più conosciuta: questo intervento si rivolge a donne che hanno un seno piccolo e vogliono semplicemente aumentare il volume del seno.
L’intervento di mastoplastica additiva avviene tramite l’inserimento di protesi che permettono di raggiungere l’aumento di volume desiderato, facendo acquistare una o due taglie in più e garantendo un effetto assolutamente naturale, che rende la paziente molto più a suo agio con il proprio corpo.
Mastoplastica riduttiva: ridurre le dimensioni del seno
La mastoplastica riduttiva agisce all’opposto rispetto alla mastoplastica additiva: in questo caso infatti si tratta di agire chirurgicamente non per aumentare ma per ridurre le dimensioni del seno.
Un seno troppo voluminoso è spesso sproporzionato rispetto al resto del corpo e può generare imbarazzo, oltre a provocare in alcuni casi problemi funzionali legati alla postura. La mastoplastica riduttiva si effettua tramite l’asportazione di grasso, cute e tessuto mammario in eccesso e il successivo riposizionamento della mammella all’altezza giusta, allo scopo di ridurre le dimensioni del seno.
Mastopessi
La mastopessi è l’intervento di risollevamento del seno che consente di risolvere i problemi legati alla ptosi mammaria, ovvero a un seno cadente e afflosciato, solitamente a causa dell’età.
La mastopessi, a differenza della mastoplastica riduttiva, non prevede la riduzione delle dimensioni del seno ma solo il suo riposizionamento, mentre non di rado prevede, come la mastoplastica additiva, l’inserimento di protesi.
Un focus sulla mastoplastica per l’aumento del seno: quando effettuarla e tutti i dettagli sull’intervento
Molte donne non amano il loro seno perché svuotato, cadente o semplicemente troppo piccolo: questa circostanza può rappresentare per alcune un vero e proprio problema. Come abbiamo visto nell'introduzione, la mastoplastica additiva permette di risolvere questo problema in modo definitivo, grazie all’inserimento di protesi che permettono di aumentare permanentemente il volume del seno ed avere il décolleté dei propri sogni.
Dal momento che si tratta di un intervento molto diffuso e completo, qui di seguito illustriamo quali sono le tecniche utilizzate nell’intervento di mastoplastica, quali sono le protesi utilizzate a seconda delle esigenze e quali sono le indicazioni terapeutiche del pre e post-operatorio.
A chi si rivolge l’intervento di mastoplastica additiva?
La scelta di rifarsi il seno non è quasi mai un “capriccio”: molte donne infatti hanno un rapporto conflittuale con il proprio seno che le porta a sentirsi inadeguate e a non piacersi: la mastoplastica additiva permette allora di ritrovare l’armonia con il proprio corpo e di tornare ad amarlo e ad amarsi.
Avere un seno piccolo o dalla forma cadente o sgradevole può essere motivo di insicurezza e vergogna, esattamente come lo è talvolta avere un seno eccessivamente grande. La paziente arriva spesso in visita riferendo un senso di inadeguatezza che la spinge a cercare una soluzione.
La mastoplastica additiva si rivolge a tutte le donne che desiderano modificare la forma e il volume del proprio seno per sentirsi finalmente più a proprio agio con se stesse.
Come si effettua l’intervento di mastoplastica additiva?
La prima decisione da prendere riguarda la scelta delle protesi che generalmente viene fatta dal chirurgo in base alla forma del seno e anche all’effetto che la paziente vuole ottenere.
Le protesi possono essere:
- Tonde, si adattano maggiormente ai movimenti del corpo, indicate per un semplice aumento di volume del seno
- Anatomiche, più dense, si utilizzano nei casi in cui è necessario riempire un seno che appare svuotato o per pazienti particolarmente magre, per evitare il rischio di spostamento o increspatura dovuti ad una scarsa copertura del tessuto mammario
A seconda della tipologia di protesi scelte si definisce anche la tecnica di posizionamento, che può essere sottoghiandola, sottomuscolo o Dual Plane, cioè con doppio posizionamento.
L’intervento di mastoplastica additiva si effettua in day surgery, senza ricovero notturno.
L’operazione ha una durata compresa tra 1 e 2 ore e avviene in anestesia generale o locale con sedazione: il chirurgo procede alle incisioni e alla successiva creazione di una tasca all’interno della quale posizionare le protesi scelte. I punti di sutura applicati sono completamente riassorbibili e le cicatrici saranno ben nascoste sotto il solco mammario o nella zona intorno all’areola, fino a diventare, dopo circa un anno dall’intervento, praticamente invisibili.
I dolori sono molto soggettivi ma facilmente affrontabili grazie ad un antidolorifico. Anche lividi, gonfiore e perdita di sensibilità svaniranno dopo le prime settimane. Durante il primo mese la paziente dovrà indossare un reggiseno contenitivo ed evitare sforzi. La pienezza del risultato sarà apprezzabile dopo circa 6 mesi.