Il pregiudizio verso la chirurgia plastica ed estetica
Lightning, una delle utenti del Forum di Guidaestetica, ci parla del suo punto di vista e della sua esperienza con la chirurgia estetica e i pregiudizi che talvolta possono far soffrire chi decide di intraprendere questo percorso.
Ciao a tutti/e.
Ho deciso di fare questo articolo perché, nonostante non parli tecnicamente di un intervento chirurgico, di come scegliere un medico o cosa aspettarsi dopo aver fatto il "grande passo", penso che il tema sia comunque molto valido e di aiuto. Nel leggere le varie esperienze una percentuale abbastanza elevata di persone si sente oppressa da questa condizione generata dalla società e ne influenza le decisioni finali. Chi sceglie di operarsi o fare qualche trattamento si sente giudicato e incompreso. Credo che il successo di questo Forum sia legato anche a questo aspetto: qui le persone possono parlare liberamente, confrontarsi e trovare dei "complici", che rendono questa esperienza più umana, perché il calore umano rende migliori le nostre esperienze.
Siamo sinceri, per quanto ci sforziamo che la cosa non ci tocca, forse infondo ci fa male, magari riusciamo anche a fare quello che desideriamo, ma lui, il pregiudizio crea una macchia in quel bel vestito che vogliamo comprare e quando lo mettiamo non ci fa provare soddisfazione fino in fondo. Sarò felice di sapere qual'è la vostra opinione al riguardo.
Il pregiudizio: cos'è
Pregiudizio è una parola composta formata da prima e giudizio, un giudizio prematuro quindi, dato da poche o nulle informazioni sull'oggetto in questione, arrivando così a conclusioni errate, inoltre, induce le persone a distorcere, interpretare male o addirittura ignorare i fatti che non collimano con le loro opinioni preconcette.È un tema molto delicato, nasce da ere lontane, si insinua in molte situazioni della nostra vita, e sembra essere immortale visto che è sopravvissuto ai nostri giorni.Se sei un familiare, un amico/a, il/la fidanzato/a, o lo stesso soggetto che vuole sottoporsi ad un intervento, francamente, quanto conosci della questione?
Gli alleati del pregiudizio
1. L'informazione parziale. Per farci un'idea giusta, vera ed equilibrata dobbiamo prima prendere del tempo e fare delle ricerche, così che il nostro bagaglio di conoscenza sia il più corretto e completo possibile. Potremmo sorprenderci di quante cose non sapevamo. Ad esempio quante persone sanno che il botulino è stato scoperto come un ringiovanente grazie al suo potere di levigare le rughe perché era un suo effetto collaterale?! Eh si perché in realtà, inizialmente il botulino è stato utilizzato per combattere lo strabismo e lo spasmo emifacciale (tic nervosi). Solo in seguito ne n'è fatto un uso estetico.
2. L'informazione viziata. Una frase molto comune è: "devi accettarti per quello che sei" oppure "la chirurgia plastica o estetica si deve usare solo quando è necessaria." In genere le persone che la pensano così accettano l'utilizzo di tale branca della medicina solo nel momento in cui esiste un problema oggettivo, una mastectomia ad esempio, nascere con una malformazione o a seguito di un incidente. Queste motivazioni rendono accettabili gli interventi dalla società e fanno sì che la persona che se ne avvale senta approvata la sua decisione. Questo rende chiaro il messaggio: se non c'è un motivo grave non lo devi fare! E coloro che non lo fanno per tali motivi devono provare vergogna e senso di colpa! Questo modo di pensare di fatto è un'idea preconcetta.Perché devo accettarmi per quello che sono? Perché solo le persone con dei gravi problemi oggettivi possono usare questo mezzo? Credo che sia molto utile esaminarsi, capire perché pensiamo che delle persone "normali" non debbano utilizzare la medicina o la chirurgia estetica e plastica. È crudele generare nelle persone vergogna e senso di colpa, facendo su di loro pressioni inutili. Forse sarebbe utile, invece, vedere la cosa da un altro punto di vista, coloro che si rivolgono alla medicina estetica o alla chirurgia plastica portano dentro di sé un disagio. Che si perda il proprio seno a causa di una mastectomia o che si nasca con il petto di un ragazzino si ha lo stesso risultato: la mancanza di seno. È giusto che la società si ponga in mezzo dicendo chi ha più diritto di un altro di alleviare il proprio disagio fisico?
3. I modelli della Chirurgia Plastica e della Medicina Estetica. chi se non i personaggi dello spettacolo sono i modelli principali che danno un'idea di quello che può essere il prodotto della medicina e chirurgia estetica? E allora non ci si può stupire se c'è tanto pregiudizio e allarmismo.Io stessa, prima di fare le mie ricerche, avevo molti, ma molti pregiudizi e paure. Credevo che una persona che facesse uso di questi mezzi potesse diventare una bambola artefatta, non faccio nomi di paragone, ma penso che a tutti noi verranno in mente gli stessi. O avere gravissimi problemi di quelli che ogni tanto fanno notizia.Se facciamo attenzione però, ci sono anche dei personaggi dello spettacolo, italiani e stranieri, che, nonostante facciano uso di tali mezzi, hanno un aspetto fresco e naturale. Purtroppo a colpirci sono sempre gli estremi, le notizie negative, e la paura prende il sopravvento.In realtà posso affermare che spesso se si ottengono alcuni risultati poco piacevoli la responsabilità è anche del paziente e il problema risiede su tre aspetti principali
a) si è ottenuto proprio quello che si voleva, l'artificio
b) pur di ottenere quello che volevamo siamo passati sopra i pericoli e abbiamo trovato un dottore che non si fa scrupoli
c) ci si è lasciati tentare da un prezzo troppo basso, in cosa si sta risparmiando? Parlando in prima persona ho fatto uso della medicina estetica sul viso nello specifico ho rimpolpato le labbra, alzato gli zigomi e attenuato le rughe naso geniene. Il risultato è che quando dico la mia età tutti si stupiscono, nessuno mai si è però accorto di un eventuale ritocco, nemmeno alle labbra. Perché? Perché non esagero e utilizzo materiali come l'acido ialuronico testati, sicuri, riassorbibili e biocompatibili, innestati da uno specialista. Oltre al fatto che faccio uso regolare di prodotti mirati per la pulizia e idratazione viso che insieme ai filler mantengono la mia pelle tonica e idratata. Insomma una routine, un vero e proprio lavoro! Ma è la costanza e i buoni prodotti che premiano.
Il cambiamento
Croce e delizia questo è ciò che vogliamo e ciò che ci spaventa perché fino a che non lo facciamo non sappiamo come effettivamente cambierà il nostro corpo o viso, cosa proveremo e come ci sentiremo.
Fino a che si utilizzano prodotti passeggeri la cosa è sopportabile se non lo apprezziamo, anche se mesi di convivenza ci attendono, ma quando la cosa è permanente allora dobbiamo pensarci bene. Questo può spaventare anche chi ci sta vicino. Il cambiamento che può destare preoccupazione è quello al seno. Un partner ad esempio può provare una serie di sensazioni. Curiosità, eccitazione, disgusto, preoccupazione, scetticismo. Pensa inevitabilmente al fatto che sotto la pelle della compagna c'è un corpo estraneo e innaturale, ed è vero, e si immagina come sarà toccarlo. Sarà troppo duro, artificiale, freddo, farà rumori strani, andrà a finire da qualche parte la protesi se non faccio attenzione? Queste sono solo alcune cose che possono passargli per la testa. Da operata posso dire che con una protesi in silicone di ultima generazione e scegliendo un chirurgo esperto e qualificato il risultato è molto meno traumatico di quello che si pensa. La protesi in silicone è morbida, non fa rumori strani, non è fredda e se si tocca il seno si muove come si muoverebbe un seno naturale senza finire da nessuna parte. È vero, verissimo, non è un seno naturale, ci sono delle differenze, ma insomma non c'è un alieno sotto la pelle!! piano piano ci si fa l'abitudine e l'esperienza è molto più piacevole di quello preventivato. Il mio partner mi diceva sempre che stavo bene e non avevo bisogno di rifarmi il seno, ma dopo aver fatto l'intervento ha ammesso che sto meglio adesso e che il seno ora gli piace di più perché ha un aspetto comunque naturale, morbido, pieno e sodo. I difetti, se ci sono, li noteranno e daranno molto più fastidio alle persone operate che non ai loro partner!
La paura che qualcosa vada storto
Può succedere è vero, mai negarlo, mai sottovalutarlo. E se dovesse succedere dovremmo stare lì a puntare il dito contro la persona dicendo: ecco te l'avevo detto, sei contenta/o adesso? Un guaio per niente!Guarda che è successo per la tua vanità? Ricordiamoci, e non smetterò mai di ripeterlo, che questa decisione è stata presa non a cuor leggero, ma a seguito di un disagio che forse è stato portato dietro per anni. Dover sopportare, dopo l'intervento, anche un eventuale problematica, è un grosso peso a livello psicologico che si va ad aggiungere agli altri anni o periodi di sofferenza. Anche se non è facile capire che si può soffrire per un fattore estetico, perché a noi non ci interessa, non siamo tutti uguali. Sicuramente, però, sappiamo quello che significa sofferenza e disagio, dobbiamo proprio pretendere che queste sensazioni ci vengano date dalle stesse cose?
↪️ Ti potrebbe interessare anche questo articolo: Soluzioni pratiche per il post operatorio di un intervento che non è andato bene
Questo sito non nasce solo per documentarsi e per trovare un buon chirurgo qualificato ma nasce anche e forse soprattutto perché le persone che scelgono di intraprendere questo percorso si sentono sole e incomprese. Difficilmente c'è qualcuno che le capisce, difficilmente qualcuno che le appoggia, difficilmente qualcuno che si prende del tempo per capirne di più.Le persone non devono per forza cambiare idea sull'argomento ma avere un po' più di consapevolezza e rispetto. Aiutare e supportare chi ci sta vicino anche se non lo capiamo fino in fondo. Perché no, divertirsi anche a pensare come sarà il cambiamento, conoscere il chirurgo, scoprire un nuovo mondo. Ci vantiamo tanto di essere entrati in un nuovo millennio ma diciamoci la verità scandalizzarsi per una persona che ha un seno rifatto, o usa il botulino per la prevenzione dell'invecchiamento cutaneo dovrebbe farci riflettere che forse tanto all'avanguardia psicologicamente non siamo.. dovrebbe anche farci riflettere quando prendiamo in giro e disprezziamo coloro che fanno uso di questi mezzi per migliorarsi, a volte non è indice di maturità.
Conclusioni
Ho apprezzato moltissimo una madre preoccupata perché la figlia giovane aveva espresso il desiderio di fare una mastoplastica additiva. Aveva scritto per capire e documentarsi. Voleva un'opinione. Non partiva dal presupposto che quello che pensava lei fosse giusto e nemmeno sbagliato, aveva bisogno di informazioni per fare quello che era più giusto per la figlia, non è questo che dovremmo fare tutti noi quando amiamo e vogliamo bene a qualcuno?
↪️ Per parlare di questo tema come di altri ti aspettiamo nel nostro Forum!