Mastoplastica in Italia: persistono i pregiudizi
Risultati naturali, sempre meno taglie XL: queste le richieste più comuni da parte delle donne italiane intenzionate a sottoporsi a un intervento di mastoplastica additiva. Se, da un lato, siamo di fronte a un’evoluzione dei canoni estetici avvenuta negli ultimi anni, dall’altro lato dietro queste richieste si nasconde spesso una preoccupazione: quella del giudizio degli altri.
Persistenza dei pregiudizi sulla mastoplastica in Italia
Secondo un sondaggio condotto da Mani sul Cuore, il 35% delle donne - quindi una su tre! - ammette di provare un certo timore del giudizio degli altri dopo aver effettuato un intervento di aumento del seno. Questa percentuale è molto significativa, in quanto ci rivela quanto persistano tuttora in Italia dei forti preconcetti nei confronti della mastoplastica, e spesso una vera e propria stigmatizzazione.
Lo stesso sondaggio è utile per avere un panoramica generale delle motivazioni, dei desideri e delle richieste delle donne intenzionate a sottoporsi a un’operazione di mastoplastica additiva. La tendenza principale è quella di voler ottenere “risultati naturali e non volumi troppo evidenti”; le più giovani esprimono il desiderio di voler ottenere “un décolleté più florido”, mentre le over 40 e 50 vogliono “un seno più giovane”. La ricerca di risultati naturali riflette una tendenza generale del 2023 nella chirurgia estetica, che mira sempre più alla valorizzazione dell’individuo e non al suo stravolgimento. Tuttavia, questa aspirazione può nascondere un lato oscuro, la paura del giudizio degli altri. Dal sondaggio emerge infatti che il 30% delle donne si dichiara non preoccupato del giudizio degli altri, il 23% non vede l’ora di esibire il nuovo décolleté, mentre ben il 35%, come abbiamo visto, esprime questa paura del giudizio.
Il timore del giudizio altrui nella scelta della mastoplastica additiva
La principale preoccupazione riguarda il timore di essere giudicate eccessivamente focalizzate sull’aspetto estetico, come se ciò implicasse una mancanza di intelligenza o di altre sfere della vita considerate più importanti e meno frivole. Le più giovani sembrano essere meno preoccupate del giudizio altrui, al contrario delle più mature, più timorose di essere giudicate. Alcune esprimono inoltre il timore di essere giudicate dal proprio partner.
Questi pregiudizi, purtroppo ancora molto presenti nel Bel Paese, oscurano una serie di motivazioni oggettive che spingono le donne ad andare incontro a un intervento del genere. Primo fra tutti, l’aumento dell’autostima che un miglioramento del seno aiuta a raggiungere, che spesso porta a un cambiamento nel modo di vestirsi e a una maggiore fiducia nel proprio corpo. Inoltre, un intervento di questo tipo può nascere dalla volontà di migliorare un seno asimmetrico, in cui uno è più piccolo dell’altro, di aumentare semplicemente la taglia di un seno piccolo, oppure di migliorarne l’aspetto a seguito di una gravidanza o dopo perdite di peso consistenti.
Nonostante lo stigma associato a questa procedura chirurgica stia gradualmente sfumando, sono ancora molte le donne che si preoccupano delle opinioni degli altri, e che si trovano a dover affrontare molteplici commenti come “Si vede che hai rifatto il seno”, che nascondono un giudizio negativo su questi interventi, considerati futili e non allineati con i valori del nuovo femminismo e del concetto di essenza della femminilità da esso difeso.
Oltre gli stereotipi: una scelta per la fiducia in sé stesse e per il proprio benessere
Molte persone, insomma, si trovano a essere tuttora vittime di una visione stereotipata promossa da decenni da film, pubblicità, letteratura, e programmi TV, in cui la donna dotata di un seno prosperoso diventa automaticamente una figura poco istruita, eccessivamente sensuale, e dipendente dagli uomini per raggiungere felicità e valore. Questa visione ristretta non cattura quelle che sono le vere motivazioni della maggior parte delle donne che si sottopongono alla mastoplastica, ovvero il desiderio di sentirsi meglio con sé stesse e con il proprio corpo, migliorando la propria fiducia e autostima. Non si tratta solamente di volersi uniformare ai canoni imposti o di voler assomigliare a “Barbie”, ma si tratta di una questione molto più profonda legata al rapporto con il proprio corpo al proprio benessere. La mastoplastica additiva aiuta infatti ad aumentare la propria autostima e la fiducia in se stesse, lasciando alle spalle insicurezze e frustrazioni, e in alcuni casi persino a ridurre problemi come stress, ansia e depressione.
In conclusione, la percezione della mastoplastica in Italia continua a essere influenzata da preconcetti e stigmatizzazioni. Nonostante la gradualità con cui questi atteggiamenti si stanno affievolendo, molte donne sono ancora preoccupate delle opinioni altrui. È importante comprendere che le motivazioni che spingono le donne verso tale intervento vanno oltre la superficie estetica e coinvolgono una ricerca di autostima, fiducia e benessere personale. Eliminare i pregiudizi e promuovere una visione più aperta e inclusiva è fondamentale per consentire alle donne di fare scelte consapevoli riguardo al proprio corpo e alla propria felicità.
Bibliografia