Metodo DIEP per la ricostruzione del seno

Metodo DIEP per la ricostruzione del seno
Ilaria Lorio
Dopo gli studi in Giornalismo Digitale mi sono specializzata nella redazione di articoli su salute e medicina, dal 2014 scrivo su moda, bellezza e chirurgia plastica.
Creazione: 15 feb 2017 · Aggiornamento: 16 lug 2019
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In seguito a una mastectomia, il metodo DIEP è un'eccellente soluzione per ricostruire il seno e garantisce una ricostruzione immediata.

Il DIEP è un trattamento chirurgico che prevede l'estrazione di una parte del derma della zona addominale, compresi lo strato adiposo e i vasi sanguigni che la irrigano, per poi trapiantarla nella zona interessata. In questo caso per la ricostruzione mammaria. Tra i vantaggi offerti da questo trattamento, si evidenzia il fatto di non dover attraversare tutte le fasi che implica l'uso di protesi mammarie. Se è pur vero che si modifica in modo temporaneo o definitivo il muscolo retto addominale, che svolge la funzione di irrigare i tessuti (grasso e pelle), non si può mettere in secondo piano l'eccellente risultato della ricostruzione mammaria (anche in termini di volume).

L'origine di questa acclamata tecnica risale al 1994, ma fu in Francia che la tecnica si sviluppò ulteriormente grazie al professor Laurent Lantieri, particolarmente interessato ai metodi di ricostruzione naturale che si realizzavano con tecniche di microchirurgia (DIEP, SGAP, PAP).

Chi può effettuare questo tipo di interventi?

Solo i medici chirurghi specializzati nella ricostruzione del seno che, inoltre, devono essere competenti e, ovviamente, avere una certa esperienza in microchirurgia e con l'uso di questa tecnica. Tra le peculiarità di questa tecnica, si evidenzia il fatto che bisogna disporre tanto di un team di esperti quanto degli strumenti (e della tecnologia) adatti, in grado di assicurare un corretto monitoraggio anche durante il postoperatorio.

Parlando invece di chi può sottoporsi a questo intervento, le candidate ideali sono le pazienti affette da cancro al seno e cercano di riprendere la loro vita normale, dimenticando i dolori della lotta contro una delle malattie considerata tra le più gravi al mondo.

Se la paziente non presenta le condizioni ideali per la ricostruzione del seno con il DIEP, ovvero la ricostruzione con l'uso di grasso autologo senza protesi, si possono contemplare altre tecniche chirurgiche. Quando il DIEP non risulta essere la tecnica più indicata, si può ricorrere ad altri metodi comuni come: PAP, TUG, SGAP, MPPS.

mastoplastica con tecnica DIEP

Per poter garantire i benefici del DIEP ed evitare alle pazienti di doversi sottoporre ad altri interventi più lunghi ed invasivi, negli ultimi anni si sta cercando di aumentare il numero di chirurghi specializzati e dotare le strutture di strumenti idonei.

Il metodo DIEP permette sia la ricostruzione immediata che la secondaria; in entrambi i casi è funzionale, soprattutto quando la paziente deve sottoporsi a radioterapia.

Controindicazioni del metodo DIEP

Prima di sottoporsi all'intervento DIEP è opportuno accertarsi che sia il metodo più adatto ed è necessario tenere a mente alcuni punti importanti. Esistono, infatti, alcune controindicazioni e alcuni casi che non hanno le indicazioni per questa tecnica: questo è un metodo che, come qualsiasi altro intervento, prevede controindicazioni per la salute in general

Per estrarre il grasso è necessario realizzare un intervento chirurgico addominale, quindi la paziente deve poter avere i requisiti per questo tipo di intervento. Qualora il grasso addominale risultasse scarso, si possono estrarre cellule adipose da cosce e glutei.

Una raccomandazione valida per tutti gli interventi chirurgici è che si consiglia di evitare il tabacco, a causa delle sue possibili conseguenze cardiovascolari.

Dr. Francesco Aji
Vicenza, Vicenza

Preparazione prima dell'intervento con il metodo DIEP

Prima di sottometterti a un intervento DIEP, verranno eseguite delle procedure preoperatorie. I punti da considerare in questa prima fase sono i seguenti:

  • prima di tutto, si analizza la tecnica e se è adatta al caso
  • si ispeziona lo stato dei vasi sanguigni addominali
  • si identificano i vasi adatti per il trapianto
  • si effettua un'angiografia tramite risonanza magnetica

È importante ricordare, inoltre, che il medico presenterà alla paziente tutte le possibili alternative prima di procedere al trattamente, oltre che una serie di prove e analisi per stabilire se la paziente può sottoporsi all'operazione e valutare in modo approfondito i fattori sia di rischio che di successo.

Dopo la realizzazione di queste prove, lo specialista sarà in grado di confermare se il metodo DIEP rappresenta la soluzione più indicata. Il medico è, inoltre, tenuto a rispondere a tutti i tuoi dubbi, dopodiché viene programmata la data dell'intervento.

L'intervento DIEP

Dopo la realizzazione delle analisi preliminari, una volta identificati i vasi sanguigni idonei per il trapianto e una volta stabilita l'idoneità della paziente, il chirurgo può procedere con l'operazione. La procedura consiste nell'estrazione di un lembo di pelle, con grasso addominale o della zona da cui si effettuerà l'estrazione per il trapianto. Successivamente, con un microscopio e strumenti speciali, il chirurgo lavorerà minuziosamente per ricollegare i vasi che irrorano il tessuto della zona impiantata. Una volta realizzato questo passo e i vasi della pelle estratta vengono uniti a quelli della zona mammaria, il sangue inizia a circolare ed è possibile dare volume e forma al seno.

Questa tecnica viene realizzata in due tempi. In una prima fase si prepara la zona che verrà ricostruita e si solleva il lembo che verrà estratto dall'addome, compresi grasso e vasi sanguigni. Durante la seconda parte, si richiude la zona addominale (o la zona donante utilizzata). In questa fase si effettua anche una anastomosi microchirurgica della piega del lembo del seno e si massaggia affinché prenda forma.

Prima di iniziare l'intervento, la paziente è sottoposta ad anestesia generale. L'intervento dura in media 7 ore, ma la durata esatta può variare a seconda del caso e del chirurgo.

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Foto: Association por le Reconstruction du Sien par D.I.E.P

Postoperatorio del metodo DIEP

È di fondamentale importanza effettuare un monitoraggio attento durante le prime 24 ore successive all'intervento.

Trascorso questo periodo, segue un monitoraggio un po' meno intenso per altre 48 ore. In questo periodo di revisione si controllerà che la zona mammaria sia ben vascolarizzata e non si verifichino problemi nella circolazione. Dopo una settimana, i rischi di complicazioni sono minori e si manifestano molto raramente.

Possibili complicazioni nel metodo DIEP

In caso di ricostruzione mammaria con il metodo DIEP, si possono verificare le seguenti complicazioni:

  • Quando si verifica una trombosi, si dovrà intervenire chirurgicamente in tempi brevi.
  • Se si manifesta una necrosi del tessuto adiposo, si avrà una perdita del volume.
  • Se ci fossero ematomi ed emorragie, probabilmente sarà necessario intervenire chirurgicamente.

Se le complicazioni interessano la zona addominale (zona donante), le principali complicazioni riguardano la possibile formazione di emorragie o sieromi.

I benefici del metodo DIEP

  • Si ottiene un importante volume del seno, in certi casi migliore rispetto a quello delle protesi.
  • Per il fatto di essere un materiale autologo, i risultati sono più naturali e si adattano alla forma del seno.
  • La paziente ottiene due risultati in uno: si estraggono grasso e pelle addominale in eccesso (addominoplastica), migliorando il corpo esteticamente, e si ricostruisce il seno.
  • La pelle estratta dall'addome è simile a quella del seno.
  • Il nuovo seno si adatta all'organismo, se la persona perdesse o aumentasse di peso, anche il seno lo farà di conseguenza.
  • Permette una ricostruzione immediata.
  • I pazienti che hanno subito questo intervento assicurano che il dolore è minimo durante il postoperatorio, e la convalescenza dura solo qualche settimana.
  • Il metodo DIEP non presenta controindicazioni in caso la donna decida di avere figli in futuro.
  • La ricostruzione del seno offre risultati definitivi.

Gli svantaggi del metodo DIEP

  • In caso di necrosi parziale, è necessario effettuare interventi correttivi.
  • Se gli esami preliminari indicano un alto rischio di insuccesso, è meglio optare per un altro tipo di intervento per la ricostruzione del seno.
  • Si possono manifestare ernie e l'addome potrebbe restare voluminoso.
  • La cicatrice andrà da fianco a fianco (ma, comunque, si riduce in parte con il tempo).
  • La forza muscolare diminuisce per alcuni mesi.
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