Non mi vergognerò mai più! Addio al seno tuberoso
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Elisa ha 27 anni e per molto tempo ha convissuto con un difetto che le impediva di vivere serenamente la sua quotidianità e la sua intimità. L'abbiamo intervistata per scoprire come ha vissuto prima e dopo l'intervento di mastoplastica correttiva che ha risolto il suo problema della mammella tuberosa.
Qual era il tuo inestetismo?
Il mio problema aveva origine a livello genetico, in famiglia io e mia sorella, portiamo questo difetto al seno, denominato mammella tuberosa. Non è nella forma più grave ma è accentuato, nel mio caso, da una lieve scoliosi alla schiena che porta ad avere un seno più asimmetrico rispetto all'altro. Il mio seno essendo piccolo di natura aveva una forma insolita, con un capezzolo molto grande e cadente: il tessuto mammario aveva un'erniazione attraverso l'areola, e quest'ultima si era molto allargata.
Che cosa ti ha spinta a deciderti per la chirurgia estetica?
Sono sempre stata contraria ad intervenire chirurgicamente, ma il mio disagio è aumentato dopo la seconda gravidanza e così l'imperfezione si era fatta più evidente e io non ero più capace di guardarmi allo specchio... Mi sentivo davvero a disagio e sapevo che non potevo più andare avanti. Stavo pensando seriamente alla chirurgia ma mio marito non era d'accordo: per lui andavo bene così. Soffrivo tanto! Ho sempre avuto il complesso del seno piccolo e dopo questo cambiamento in peggio non riuscivo a pensare ad altro... provavo vergogna e umiliazione a mostrarmi nuda perfino a mio marito.
Come hai scelto il chirurgo e come è stato il rapporto con lui?
Mi ero già informata da alcuni chirurghi della mia zona, alcuni privati e altri della mutua, ma non sono riusciti a togliermi paure e dubbi. Per caso, tramite un'amica di famiglia, ho sentito parlare del Dr. Cristiano Biagi, e fidandomi di lei, ho deciso di consultarlo. Questo chirurgo è stato una manna dal cielo! durante la prima visita è stato lui a spiegarmi esattamente il mio tipo di difetto. Mi ha ispirato sicurezza e professionalità e subito si è instaurato un rapporto di fiducia...Io avevo timore, essendo così insicura, di mostrarmi, ma lui è stato capace fin da subito di mettermi a mio agio. Quel giorno, senza titubare, ho preso appuntamento per l'intervento, perché mi aveva dato una sicurezza e una carica che non credevo possibile. Il desiderio di cambiare e sentirmi a posto con me stessa era grande, ma Biagi mi ha dato la spinta necessaria a prendere seriamente questa decisione.
Che risultati ti ha prospettato il medico?
Mi ha spiegato come sarebbe stato il mio intervento, nei minimi particolari e che non sarebbe stata una semplice mastoplastica additiva. Mi ha garantito un perfetto risultato e, nella sua professionalità ed etica, ha capito che il mio non era un problema superfluo ma un gran disagio fisico-psicologico. Ha una grande passione per il suo lavoro e dà molta attenzione ai suoi pazienti, che riescono a sentire quanta serietà e professionalità mette nel suo lavoro, anche dopo mesi dall'intervento.
Come hai vissuto i momenti prima dell'operazione?
Il giorno dell'intervento ovviamente ero terrorizzata, mille paure mi assalivano, perché è pur sempre un intervento chirurgico, anche se non invadeva internamente, ma nella zona superficiale del corpo... Pensavo ai miei figli e a mio marito ma quando ho visto il chirurgo con la sua umanità e gentilezza, la paura è sparita!
Che tipo di intervento ti è stato effettuato?
Mi è stata fatta una mastoplastica correttiva, da una prima sono arrivata ad una terza, con protesi anatomiche, quindi con effetto più naturale, grazie al chirurgo che ha saputo ascoltarmi e consigliarmi. L'intervento è durato 3 ore, perché non era di tipologia standard. Ma ne è valsa la pena, perché appena uscita dalla sala operatoria il mio animo era alle stelle. Già mi sentivo un'altra senza aver visto ancora il risultato!
Come descriveresti l'esperienza nella sua totalità?
È stata un esperienza unica, dall' inizio alla fine, mi sono sentita coccolata e importante, soprattutto per la disponibilità e attenzione del chirurgo, anche nel cambiarmi un semplice drenaggio.
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Com'è andato il postoperatorio?
La degenza è durata un giorno. Dopo l'intervento mi è stato consigliato di stare a casa a riposo almeno 3 settimane, perché avendo inserito protesi anatomiche, non potevo fare nessun tipo di sforzo, per via del rischio che potessero spostarsi. Facendo un lavoro molto faticoso, dove devo spostare dei pesi notevoli, mi sono presa tutto il tempo per recuperare al meglio. Ritornata al lavoro non ho avuto nessun tipo di complicazione, ovviamente ho ripreso cautamente ed è andato tutto di meraviglia.
Come ti senti oggi?
Ora mi sento rinata con il fisico che desideravo...non ho più timore nel vestirmi e finalmente posso permettermi una bella scollatura o anche solo non dovere portare un reggiseno imbottito, e non mi vergognerò più in costume da bagno! Mi da una immensa soddisfazione, mi sento molto appagata e, dopo otto mesi, è come se fossi nata con questo seno, fa parte di me oramai. Mi sento più sicura quando interagisco con le persone e sì, mi sento bella!
Che cosa consigli alle donne che come te hanno lo stesso problema?
Consiglio a tutte le persone che hanno un disagio grande, come poteva essere il mio, di ponderare tutte le opzioni e se nel caso l'unica soluzione rimasta è una mastoplastica correttiva, di affidarsi al migliore, di non pensare alla spesa, perché ne va della vostra salute e quindi dovete garantire il meglio per voi stesse. Io sono stata molto fortunata ad incontrare il Dott. Cristiano Biagi, perché la sua passione lo porta a creare opere d'arte e quindi a trattare i suoi pazienti in modo unico.
(Elisa 27 anni)
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