Quanto durano gli impianti mammari?
L'operazione di aumento del seno è una delle più richieste e in Italia ogni anno si praticano circa 20.000 interventi di questo tipo. Tutte le pazienti che vogliono sottoporsi a un'operazione di mastoplastica additiva devono conoscere sia i rischi che i benefici che si possono ottenere a livello fisico e specialmente a livello psicologico; ma bisogna avere chiaro anche che le protesi non sono per sempre e quindi, in futuro sia possibile che ci sia bisogno di un nuovo intervento.
Ogni quanto si rinnovano gli impianti?
Un impianto in silicone è un oggetto estraneo al corpo che si introduce nello stesso con fini medici o estetici, lo stesso vale per le protesi del ginocchio, fianchi, ecc. Ma a differenza di questi ultimi, non durano tutta la vita. È perfettamente normale che con il trascorrere del tempo gli impianti in silicone si consumino e sia necessario cambiarli con impianti nuovi.
Spesso si è affermato che il cambio deve essere fatto ogni 10 anni, ma non è così. Il grado di consumo degli impianti dipende da molti fattori: la qualità dell'impianto, il suo peso, il tipo di vita del paziente, ecc.
Se facciamo una media, possiamo affermare invece che il tempo medio della vita degli impianti mammari è, in molti casi, di 10 anni, ma ci sono casi in cui il cambio deve essere fatto prima e in altri può ritardarsi di alcuni anni.
Inoltre, il trascorrere del tempo non è un fattore indicativo per cambiare le protesi. Il cambio è necessario soltanto quando l'impianto è danneggiato, quando esiste una contrattura capsulare o qualsiasi altro tipo di anomalia.
Come si conosce lo stato dell'impianto?
Tutte le paziente con impianti in silicone devono preoccuparsi di farli controllare. È consigliabile realizzare una ecografia ogni tre o quattro anni per verificare lo stato di conservazione. Di solito si realizza una risonanza o una ecografia.
È consigliabile anche farsi visitare dal chirurgo che ha realizzato l'intervento almeno una volta all'anno affinché possa controllare che le protesi siano ben collocate e in buone condizioni.
Il proprio specialista di solito da delle indicazioni alla paziente tra cui quella di fare un controllo periodico dello stato delle protesi. L'indurimento del seno, la comparsa di irregolarità sulla pelle, o la presenza di asimmetrie possono essere sintomi che qualcosa stia andando male.
Tuttavia, nella gran maggioranza dei casi, quando ci sono dei problemi con l'impianto, non si nota nulla a livello esteriore, sia nella dimensione che nella composizione, ecco perché è importante realizzare delle prove periodiche.
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Impianti più sicuri
Il maggior rischio dell'impianto in silicone è quello di rompersi, diffondendo il suo contenuto per il corpo. Per questo motivo, da alcuni anni si lavora per ottenere protesi molto più sicure.
Fino a qualche anno fa si utilizzavano protesi con copertura esterna debole e un silicone liquido e di bassa coesione, mentre attualmente gli strati esteriori sono molto più duri e resistenti, e l'interno è formato da gel in silicone ad alta coesione.
Questo gel è più compatto e non si deforma, così da rendere le protesi molto più esistenti e comode per la paziente. Con questo tipo di gel più coeso il problema della fuga in caso di rottura è stato eliminato.
Anche se gli impianti attuali sono molto più sicuri, ciò non implica che non sia necessario fare controlli, questi ultimi sono indispensabili. Con un buon monitoraggio, gli impianti di ultima generazione possono avere una vita superiore a 20 anni.
Anche se sul mercato ci sono molte opzioni, si raccomanda sempre di scegliere protesi in silicone della maggior qualità possibile, e omologate. Se investi in un intervento di chirurgia estetica per migliorare il tuo aspetto, non dimenticare che deve essere un investimento sulla salute.
È consigliabile pagare di più e contare su un buon chirurgo e delle protesi di qualità anziché pentirsi in futuro per non averlo fatto.
Motivi per il cambio di protesi
Cambiare gli impianti è necessario quando ci sono problemi con gli stessi, ma in alcuni casi anche quando ci sono cambi nel corpo della paziente.
In caso di contrattura capsulare si ritira l'impianto e si sostituisce con un altro, ma se questo problema si presenta spesso la cosa migliore è ritirare l'impianto e non sostituirlo. Per i casi di rottura intra o extra capsulare ciò che si fa è di ritirare le protesi, pulire la zona e reinserirle di nuovo.
In alcuni casi, la sostituzione si deve ai cambiamenti del corpo della stessa paziente, se aumenta o diminuisce di peso in maniera notevole e quindi il volume mammario non è più quello adeguato. Negli ultimi anni è molto comune che donne che hanno inserito troppo volume mammaria decidano di entrare di nuovo in sala operatoria per altri impianti di minor volume, sia per questioni di estetica che di salute.
Attenzioni per allungare la vita utile degli impianti in silicone
Una volta superato il processo post operatorio la paziente che porta gli impianti mammari non deve avere nessuna attenzione speciale rispetto agli stessi, ma dovrà fare periodicamente controlli per verificare che le protesi siano in buono stato.
La donna che ha subito un'operazione di aumento del seno deve tenere le stesse precauzioni di una che non lo ha fatto, quindi dovrà evitare i colpi e traumi nella zona del seno. In caso di un forte trauma in quest'area, per esempio, a causa di un tamponamento nel traffico, si raccomanda rivolgersi allo specialista per verificare che tutto sia al suo posto e che l'impianto non sia stato danneggiato.
Al di fuori di questi casi, avere protesi in silicone al seno non implica avere delle attenzioni speciali e neppure limitano le attività quotidiane.
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