Tecnica Dual Plane per mastoplastica additiva

Tecnica Dual Plane per mastoplastica additiva
Clinica privata milanese votata all'eccellenza medica in Chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed Estetica e Medicina Estetica. Il team di professionisti esperti, effettua oltre 2500 interventi all'anno.
Creazione: 4 mar 2014 · Aggiornamento: 17 apr 2019

Inizialmente la Tecnica Dual Plane non veniva molto usata a causa del dolore nel post operatorio, in quanto l'inserimento della protesi metà sottomuscolo e metà sopramuscolo rendeva questa tecnica più dolorosa delle altre.

La tecnica Dual Plane è differente dalla tradizionale mastoplastica additiva con posizionamento della protesi sottoghiandolare o sottomuscolare, in quanto la protesi viene posizionata in un doppio piano.

L'incisione sarà effettuata, su richiesta della paziente, a livello del solco mammario, quindi in posizione laterale. La protesi verrà dunque posizionata in una tasca che, nella porzione inferiore della mammella, dal capezzolo in giù, sarà nella zona sottoghiandolare, fra il piano costale e la ghiandola, mentre la parte superiore, verrà posizionata sotto il muscolo pettorale. La protesi quindi approfitterà di un cappuccio superiore e nella parte inferiore, resterà sopra il muscolo pettorale, decisamente sotto la ghiandola e in parte sul piano costale.

Questa tecnica ha il vantaggio di evitare che la protesi possa evidenziarsi creando quello sgradevole effetto di “step", un gradino che solitamente si forma quando la mammella viene spinta verso l'alto evidenziando la presenza della protesi. Si approfitta invece della parte superiore che viene completamente riempita dalla protesi in quanto non viene coperta dal muscolo che la schiaccerebbe, evitando quindi l'impressione che il capezzolo guardi verso il basso.

Questa tecnica risulta più sofisticata delle tradizionali tecniche precedentemente menzionate in quanto permette di ottenere un risultato estetico decisamente bello e soddisfacente.

La tecnica Dual Plane non viene applicata in tutti i casi in quanto, a volte è sufficiente utilizzare la tecnica sottoghiandolare, soprattutto quando le mammelle risultano particolarmente adipose, ghiandolari o dove il tessuto è abbondante. Oppure, quando le mammelle risultano molto piatte, si applica la tecnica sottomuscolare, in quanto l'utilizzo di tutto il muscolo pettorale garantisce migliori risultati.

Trieste, Trieste
Dott.ssa Mari Scarcella
Senza opinioni
Messina, Messina
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