Protesi di nuova generazione per un seno perfetto
L’intervento di sostituzione di protesi mammaria è molto frequente e viene richiesto per svariate ragioni. Questo genere di chirurgia è praticato da oltre 40 anni e ha restituito a milioni di donne la serenità e l’aspetto fisico desiderato, in taluni casi, dopo interventi di riduzione dovuti a mastectomia selettiva o totale.
Il Dottor Matteo D'Ambrosio, specialista in chirurgia plastica, estetica e ricostruttiva, del centro Chirurgia Estetica Milano, ha effettuato numerosi interventi di sostituzione di protesi mammarie con risultati eccellenti, tanto da conquistare la fiducia di molte pazienti che raccomandano il Dottor D’Ambrosio come uno specialista affidabile e vicino ai problemi delle donne.
La decisione di sostituire una protesi esistente con una di nuova generazione, è frutto di svariate ragioni che vanno dalla necessità di intervenire su mutazioni dell’aspetto del seno, causato probabilmente dal cedimento delle vecchie protesi fino all’ insorgenza di fastidi o dolori a seguito di palpazione, dovuto probabilmente al cedimento del vecchio impianto.Tra le ragioni che possono spingere nella direzione di sostituire la protesi, ci possono essere motivi estetici. Può infatti nascere in desiderio di modificare la forma e la taglia del seno.
Non sorprende l’ipotesi dover riscorrere ad una sostituzione dopo 10, 20 anni dall’inserimento della prima protesi ma, non deve spaventare in quanto i benefici di passare a impianti di ultima generazione superano di gran lunga gli eventuali disagi. Per accertarsi delle reali condizioni della vecchia protesi prima di procedere con una sostituzione, sarà sufficiente effettuare una ecografia mammaria o una risonanza magnetica da cui si potrà ricavare lo stato di conservazione della protesi esistente. Le vecchie protesi erano realizzate principalmente da gel semiliquido (di diversa consistenza) avvolto da un leggero involucro.
Le protesi risalenti agli anni 80/90 erano realizzate con una soluzione di silicone molto fluida. La loro durata media era stimata in circa 10 anni e il rischio di rottura era frequente. Le protesi di ultima generazione hanno riprogettato completamente sia la soluzione siliconica contenuta all’interno (che oggi risulta decisamente più compatta) che l’involucro esterno, notevolmente rafforzato.Sono presenti più tasche per contenere il rischio di rottura ed evitare comunque la fuoriuscita del silicone.
Le rotture delle protesi in genere causano fastidio ma possono anche verificarsi casi asintomatici, in ogni caso, chi ha eseguito questo genere di intervento, dovrebbe sottoporsi ad un controllo periodico, almeno una volta all’anno, per verificare:
- l’integrità della protesi;
- il corretto posizionamento della protesi;
- l’insorgenza di eventuali deformazioni.
A chi si domanda se le protesi possono essere eterne, non si può che ricordare che, le protesi possono anche durare per un periodo di tempo molto lungo, ma il seno cambia e la protesi è pur sempre un elemento che si deve adattare alle condizioni ambientali in cui è inserita.
Con il passare degli anni, i tessuti perdono compattezza e le protesi che garantivano un certo aspetto, non assolvo più al loro compito. In quel caso, è consigliabile parlarne con il professionista di fiducia e valutare insieme la percorribilità di altre strade tra cui la sostituzione delle vecchie protesi.
Il Dottor Matteo D'Ambrosio è particolarmente attento alle esigenze delle pazienti ed è orientato a trovare soluzioni che risolvano integralmente i problemi di chi ha già affrontato un impianto di protesi mammarie e non è più contento dell’aspetto del proprio seno.