Quando e perché sostituire le protesi del seno? Intervista al Dr. Andrea Bitonti

Quando e perché sostituire le protesi del seno? Intervista al Dr. Andrea Bitonti
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Chirurgo Plastico ed Estetico. Autore di diverse pubblicazioni accademiche, noto non solo per la sua attività in ambito chirurgico, ma anche per i suoi numerosi interventi a congressi del settore.
Creazione: 16 gen 2014 · Aggiornamento: 16 lug 2019

La sostituzione delle protesi mammarie è un tema che preoccupa molte pazienti. In quest'intervista al Dr. Andrea Bitonti, chirurgo plastico specialista in Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica, abbiamo chiesto quando e perché si deve ricorrere alla sostituzione delle protesi mammarie.

Quando è necessario ricorrere alla sostituzione delle protesi mammarie?

Le protesi possono durare anche più di 20 anni. Comunque vanno sostituite nel momento in cui si nota un peggioramento estetico o la comparsa di contrattura capsulare che si manifesta con lieve dolenzia e cambiamento della posizione delle protesi.

Ogni quanto è necessario controllare lo stato delle protesi e come fare per capire se una protesi è in buone condizioni o è danneggiata o rotta? come agire?

Ogni anno con ecografia o risonanza magnetica. Riservare la mammografia solo in casi dubbi a discrezione del radiologo perché si rischia di rompere le protesi.

C'è differenza tra le protesi al silicone di vecchia generazione e le nuove (rispetto alla sostituzione)?

Assolutamente sì, le nuove protesi sono qualitativamente migliori e durature.

È vero che le protesi sono di diversa qualità?

Assolutamente sì, in base agli standard qualitativi imposti dalla leggi internazionali.

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Prima e dopo l'intervento di mastoplastica additiva, foto del Dr. Andrea Bitonti

Una protesi che si rompe, che problemi provoca ai tessuti adiacenti? In genere si ricorre alla sostituzione nel momento stesso in cui avviene la rimozione?

Dipende dal tipo di protesi vecchia impiantata, spesso se fuoriesce silicone può infiammare i tessuti circostanti ed arrivare fino ai linfonodi ascellari creando molti dubbi diagnostici. Per questo è meglio intervenire subito con l'asportazione ed eventuale possibile sostituzione.

Sieroma al seno, a che cosa è dovuto? Come prevenirlo?

Spesso dopo alcuni anni si raccoglie del siero all'interno della capsula periprotesica e può essere dovuto ad un infezione subclinica o all'invecchiamento/usura della protesi nell'organismo. Non è prevedibile né prevenibile.

Capsulectomia dovuta a contrattura capsulare? Perché ciò avviene? Questa complicanza può ripetersi?

Alla sostituzione o rimozione va sempre associata capsulectomia e non è possibile sapere se e quando potrà ripetersi. Si possono adottare tecniche o protesi diverse in base ai casi clinici

A che cosa è dovuto il rippling? come si agisce per riparare? Come evitare che si ripresenti dopo la sostituzione delle protesi?

Si formano piccole ondulazioni visibili sui bordi della mammella con visibilità della protesi spesso legata a delle protesi di grandi dimensioni con dei tessuti di copertura troppo sottili. Essa si può verificare per alcune cause: protesi troppo grandi per il rivestimento cutaneo adipoghiandolare, gel in silicone troppo morbido e meno coesivo che subisce la forza di contrazione della capsula.
 In base ai casi si può optare per un lipofilling correttivo o utilizzare protesi più piccole rispetto alle prime.

Alcune case garantiscono a vita le protesi, che cosa significa?

In caso di rottura vengono risarcite del solo costo delle protesi, tutti gli altri costi sono a carico della paziente.

Infine, che cosa consiglia alle donne che si sono operate di mastoplastica additiva? E che cosa a quelle che devono ancora scegliere la protesi adeguata?

Controllarsi ogni anno dal senologo e poi dal chirurgo plastico per evitare problemi più importanti. Per chi vuole rifare il seno scegliere protesi adeguate al proprio corpo e di non eccessive dimensioni per avere un effetto naturale e durevole nel tempo.

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