Come rimuovere l’acido ialuronico con la ialuronidasi
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Filler viso, filler labbra, filler per il naso eccetera sono diventati tutti trattamenti molto popolari e diffusi, anche perché i prezzi abbastanza accessibili uniti ai risultati immediati e alla sicurezza della procedura hanno contribuito a rendere i filler i trattamenti preferiti di moltissime pazienti: stando ai dati ISAPS nel 2018 sono stati effettuati più di 3 milioni e mezzo di filler nel mondo, con una crescita di oltre l’11% rispetto all’anno precedente, numeri che dimostrano come la domanda di filler sia significativamente cresciuta negli ultimi anni.
I filler a base di acido ialuronico sono considerati prodotti molto sicuri che non comportano rischi o effetti collaterali, soprattutto se somministrati da specialisti esperti in grado di padroneggiare la tecnica di iniezione e di selezionare prodotti certificati e affidabili. Tuttavia, proprio per il fatto che si tratta di un trattamento molto diffuso, per la legge dei grandi numeri, crescono anche le possibilità di avere qualche effetto indesiderato. A volte, quindi può succedere che non essendo completamente soddisfatti del risultato ottenuto nasca la necessità di rimuovere l’acido ialuronico infiltrato.
Chi decide di sottoporsi a un trattamento estetico come un filler riempitivo per modellare labbra o zigomi o per riempire il solco lacrimale e ridurre l’aspetto stanco ed emaciato dato dalle borse sotto gli occhi spera che quando al termine della seduta si guarderà allo specchio si vedrà con un viso più bello e armonioso, non si aspetta di certo di vedere labbra a canotto, zigomi artificiosi o pallini sottocutanei. Ma anche se nella peggiore delle ipotesi questo dovesse succedere non è comunque il caso di disperarsi, perché a tutto si può trovare una soluzione.
Si può eliminare l’acido ialuronico?
La risposta è sì, è possibile eliminarlo. Spesso la cosa migliore da fare se si esegue un filler e non si è contenti del risultato è semplicemente aspettare con pazienza che si riassorba. Infatti, ricordiamo che l’acido ialuronico non è una sostanza permanente, ma rimane nel luogo di iniezione per un periodo che può variare mediamente dai 5 ai 12 mesi, dopodiché viene riassorbito dall’organismo stesso, in quanto si tratta di una sostanza naturale e biocompatibile presente nei tessuti di tutti i mammiferi.
Il metodo migliore per eliminare velocemente l’acido ialuronico, se proprio non è possibile aspettare il suo riassorbimento naturale, è quello di ricorrere alla ialuronidasi, una tecnica non invasiva che evita di dover agire con procedure chirurgiche traumatiche che potrebbero portare a ulteriori complicazioni, asimmetrie o cicatrici.
Come si effettua la ialuronidasi
Ialuronidasi - o ialuronoglucosaminidasi - è un termine che indica un enzima capace di degradare l’acido ialuronico e accelerare il suo riassorbimento, diciamo che può essere quindi considerato un po’ come un antidoto contro asimmetrie, granulomi o gonfiori eccessivi causati da un filler.
La procedura consiste in un'iniezione sottocutanea di questo enzima, quindi in una piccola punturina, e si può eseguire in ambulatorio. L’effetto è immediato e i suoi risultati sono visibili nel corso delle 24 ore successive al trattamento. In alcuni casi, lo specialista potrebbe consigliare di associare anche una terapia antibiotica e antinfiammatoria, soprattutto quando la ialuronidasi serve per sciogliere eventuali noduli sottocutanei. Normalmente è sufficiente eseguire un’unica seduta, ma qualora si dovesse correggere un eccesso esteso il medico avrà bisogno di agire in due tempi.
Se dopo aver effettuato la ialuronidasi si desidera eseguire un nuovo trattamento estetico non ci sono problemi, purché si attenda almeno tra le 2 e le 4 settimane, avvisando sempre previamente il proprio medico in modo da assicurarsi che non ci siano eventuali controindicazioni.
👉 Leggi anche questo articolo: Considerazioni sui filler e riempitivi ad uso estetico
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Ialuronidasi sì, ma con cautela
Le conseguenza della ialuronidasi non devono però essere prese sotto gamba, perché anche la ialuronidasi può avere effetti indesiderati se non viene eseguita nel modo corretto, causando avvallamenti, asimmetrie e gonfiori, inoltre a differenza dell’acido ialuronico, potrebbe provocare reazioni allergiche.
La ialuronidasi non è rischiosa o pericolosa di per sé, e a differenza di quanto erroneamente si possa pensare non aggredisce l’acido ialuronico “preesistente” nell’organismo, ma deve essere somministrata in piccole dosi e secondo una metodologia precisa: bisogna quindi assolutamente evitare i rimedi fai da te senza il consiglio del medico e assicurarsi che il dottore che effettua la procedura sia uno specialista.
Alternative alla ialuronidasi
Un’alternativa alla ialuronidasi può essere la radiofrequenza medicale monopolare o bipolare. Anche questa tecnica può rappresentare una metodologia sicura e indolore che permette di sciogliere velocemente gli eccessi di acido ialuronico, ma non tutti i medici concordano nel ritenere che si tratti di una tecnica valida per questa indicazione.
Inoltre, si possono trovare in commercio ialuronidasi in crema, vendute come prodotti da banco, ma questi prodotti potrebbero non sempre dare i risultati sperati e non è mai consigliabile recarsi ad acquistare un prodotto in farmacia senza aver prima consultato il proprio medico: non solo si rischia di non avere un risultato soddisfacente ma si potrebbe anche correre il rischio di peggiorare ulteriormente una situazione già di partenza non proprio piacevole.
Quando si parla di medicina la soluzione migliore è sempre la stessa: parlare apertamente con un dottore. Non tutti i casi sono uguali e solo uno specialista è in grado di valutare la soluzione più adatta per ogni paziente.
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Letture di riferimento:
https://oculoplasticabernardini.it/4058-complicazioni-da-filler.html
https://oculoplastica.it/ialuronidasi-effetti-collaterali-benefici/
https://www.isaps.org/wp-content/uploads/2019/12/ISAPS-Global-Survey-Results-2018-new.pdf
