Botulino: il trattamento anti età n.1 negli USA
Per il quattordicesimo anno consecutivo, il botulino si conferma il trattamento di medicina estetica preferito negli Stati Uniti, con quasi 3 mln e 600 mila trattamenti effettuati nel 2014, raggiungendo così ben il 40% del totale dei trattamenti di medicina estetica richiesti negli USA.
Tra le ragioni di questa tendenza ci sarebbe l'elevata sicurezza del trattamento, che lo rende ad oggi il miglior trattamento di medicina estetica anti età per sicurezza e qualità dei risultati. Recentemente, infatti, anche l'inglese Indipendent Healthcare Advisory Service (HIAS) ha rilevato che le complicanze mediche a seguito di trattamenti con botulino sono state pari allo 0,13%,ben più basse rispetto, ad esempio, del pur sempre ridotto 0,25% del filler.
"L'efficacia del botulino – spiega l'esperto Massimo Signorini, Presidente dell'Associazione Italiana Terapia Estetica Botulino - si dimostra soprattutto nell'attenuazione delle rughe perioculari, le cosiddette zampe di gallina, e per le rughe della glabella. Più rari gli usi nella zona periorale, nella regione del naso, del mento e del collo. La zona d'elezione per il trattamento di botulino resta il terzo superiore del volto".
Secondo dei dati paralleli presentati dall'Associazione Italiana Terapia Estetica Botulino – AITEB, la soddisfazione dei pazienti sottoposti a trattamento estetico con tossina botulinica è decisamente elevata: il 72% parla di "soddisfazione alta", il 26% di soddisfazione "estremamente alta". Anche sul fronte dei medici che praticano il trattamento, la soddisfazione del risultato viene indicata come "alta" nel 68% dei casi, "estremamente alta" nel 17% e "media" nel 14%.
Nonostante questo, però, la tossina botulinica incontra ancora qualche resistenza in Italia, dove – nonostante la crescita del ben 18% nell'ultimo anno - il botulino deve ancora fare i conti con una serie di false credenze, tra cui il luogo comune spesso diffuso dai media che il botulino irrigidisca le espressioni del volto. In realtà, sottolinea il presidente dell'Associazione Italiana Terapia Estetica Botulino – AITEB, Massimo Signorini - "l'utilizzo del botulino non provoca espressioni rigide e fisse. Anzi, vi è un effetto di distensione della pelle e quindi delle rughe, effetti che non sono permanenti. Resta sempre la raccomandazione di affidarsi a medici esperti".
Ma qual è l'identikit del paziente italiano e statunitense?
In Italia, a sottoporsi a botulino sono quasi solo le donne (93-95%), di un'età tra i 46 ai 55 anni (60%). Gli uomini, invece, rappresentano solo il 5-7% e hanno in media 50 anni. Tendenzialmente il ricorso alla tossina inizia intorno ai 35 anni.
Negli Stati Uniti, invece, gli uomini toccano quota 11%. Ricorrono a questo trattamento prevalentemente persone dai 35 ai 50 anni (43,3%) e nella fascia di età dai 51 ai 65 (31,1%), mentre viene praticato meno al di sotto dei 35 anni (14%).
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