Tutti gli usi del botulino

Tutti gli usi del botulino
Ilaria Lorio
Dopo gli studi in Giornalismo Digitale mi sono specializzata nella redazione di articoli su salute e medicina, dal 2014 scrivo su moda, bellezza e chirurgia plastica.
Creazione: 2 set 2019 · Aggiornamento: 15 gen 2021
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Rughe, sudore eccessivo, bruxismo, gummy smile… la tossina botulinica può essere usata in mille modi. Scopriamo qui per cosa può essere usato il botox e quali sono tutte le applicazioni della tossina botulinica in medicina estetica.

Che il botulino non sia solo un veleno presente negli alimenti conservati ormai lo sanno tutti. Infatti è una delle sostanze più utilizzate al mondo per eliminare rughe e linee d’espressione dal viso o per regolare la sudorazione eccessiva di mani, piedi e ascelle. Questi sono di certo i suoi due utilizzi più popolari, ma non significa che siano gli unici. 

Il botulino per i trattamenti odontoiatrici

Si sa, il sorriso di una persona è considerato da molti come un biglietto da visita in qualsiasi occasione. Un gesto semplice, ma che può diventare un motivo di imbarazzo, soprattutto per chi ha il cosiddetto sorriso gengivale, un inestetismo che con cui molti decidono di convivere temendo i rischi di un intervento chirurgico alle gengive, abbandonando il loro sogno di cambiare questo difetto estetico.

Fino a poco tempo fa’ molti credevano che solo la chirurgia li avrebbe potuti aiutare, ma poi è stato scoperto che anche il noto trattamento antirughe può dare grandi risultati anche nel campo odontoiatrico. La tossina botulinica è infatti utilizzata anche in odontoiatria per il trattamento di problematiche orali, come la correzione del sorriso gengivale (o gummy smile). I batteri agiscono promuovendo la paralisi del muscolo in una determinata zona e ció è molto positivo nel trattamento di varie patologie, come il bruxismo, i dolori orofacciali e gli impianti.

I risultati appaiono da 3 a 10 giorni dopo l'applicazione. Nel caso delle gengive troppo esposte si produce la paralisi di alcune fibre muscolari responsabili del sollevamento del labbro superiore, in modo tale che l'area gengivale diventi meno evidente. Il procedimento è rapido, prevede una sola iniezione e dura in media dai 4 ai 6 mesi, al termine dei quali si potrà realizzare una nuova sessione. Il risultato è quindi temporaneo, più un palliativo che una soluzione definitiva, ma è diventato un'opzione per molti pazienti, vista la sua praticità.

Il botulino, però, può essere utile anche in altre circostanze. Nei casi di bruxismo, ad esempio, la tossina botulinica aiuta a ridurre la pressione sull'articolazione e a bloccare il dolore, evitando danni continui, dando un miglioramente e una riduzione dei dolori mascellari già durante la prima settimana dopo l'applicazione.

Nonostante la sua utilità terapeutica, l'uso della tossina botulinica dovrebbe essere limitato, realizzato in piccole dosi e da professionisti preparati, come in qualsiasi altro trattamento medico estetico. Infatti, anche se si tratta di una procedura sicura, ci sono alcune controindicazioni e quindi ogni paziente deve essere valutato individualmente e se necessario, si deve svolgere un test allergico.

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botulino rughe

Botulino ed emicrania

Da alcuni anni negli Stati Uniti la FDA ha approvato l'impiego della tossina antirughe anche per trattare le emicranie croniche. Le iniezioni di tossina botulinica sono in grado, infatti, di alleviare i sintomi di emicrania e mal di testa e di essere anche un'efficace arma di prevenzione delle recidive.

Le emicranie sono debilitanti mal di testa che possono causare una sensazione di pulsazione intensa o dolore lancinante alla testa, e colpiscono un numero crescente di persone. L'emicrania cronica è una delle forme più invalidanti, che può limitare molto la vita lavorativa e sociale con addirittura più di 14 giorni del mese di malessere accompagnato da nausea e sensibilità a luci e rumori.

Il botulino contro le emicranie è somministrato ad intervalli di circa 12 settimane, con iniezioni multiple intorno alla testa e al collo, per cercare di tenere a bada il mal di testa. 

È importante che sia un medico esperto a stabilire se il paziente è un candidato adatto a questo trattamento o se è preferibile valutare altre opzioni. L'uso del farmaco negli Stati Uniti è approvato nei casi di emicrania che possono essere definiti come "malattia neurologica di grado severo in pazienti che ne soffrono per 15 o più giorni al mese con attacchi della durata di 4 ore al giorno o più." In questi casi sono ammesse 31 iniezioni di Botox in 7 siti specifici della testa e del collo, che possono dare risultati duraturi fino a 3 mesi a seconda del singolo paziente.

L'uso del Botox per combattere l'emicrania è basato sui risultati di due studi condotti su 1.384 adulti in Nord America e in Europa, che hanno riportato dati incoraggianti, con un' importante diminuzione della frequenza di giorni di cefalea in tutti i pazienti e reazioni avverse limitati a dolore al collo e mal di testa.

Pare però che non sia del tutto da escludere la possibilità che gli effetti della tossina botulinica possano diffondersi dalla zona di iniezione ad altre zone del corpo, causando sintomi simili a quelli di botulismo: difficoltà di deglutizione e di respirazione o sintomi più blandi come debolezza muscolare, visione doppia o offuscata, palpebre cadenti, perdita di controllo della vescica e raucedine.

È quindi indispensabile che sia un medico altamente competente a gestire l'impiego di elevate dosi di questo prodotto, come quelle che si richiedono per il trattamento dell'emicrania, enormemente superiori alle dosi impiegate per l’uso estetico. Naturalmente, è sconsigliato nel trattamento e nella prevenzione di emicranie meno frequenti e invalidanti o in altre forme di mal di testa non gravi.

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Il Botox può sollevare..anche l'umore!

Fra le varie estensioni d'uso (definite "off label") della tossina botulinica ce n'è una che probabilmente vi farà tornare il sorriso, non solo in senso figurato. Si tratta del suo utilizzo, già testato in vari studi, per alleviare i sintomi della depressione.

I pionieri di questo trattamento hanno ottenuto risultati incoraggianti in più della metà dei pazienti curati a livello sperimentale, che erano affetti da depressione moderata o grave. Per contro, solo il 15 per cento dei pazienti trattati con un placebo ha mostrato miglioramenti.

botulino e gummy smile

I risultati di vari studi sono stati pubblicati sul Journal of Clinical Psychiatry ed hanno attirato l'attenzione degli addetti ai lavori: la notizia interessante è che a quanto pare il Botox non è stato un sollievo solo temporaneo alla depressione, i suoi benefici si sono protratti per tempi più lunghi rispetto alla durata dell'effetto estetico.

Risale agli studi di celebri scienziati, come Charles Darwin e William James, la cosiddetta teoria dello specchio, che afferma in sostanza che le espressioni del nostro volto hanno una ripercussione sull'umore e secondo gli studi condotti sull'uso della tossina botulinica nel trattamento della depressione, il nostro cervello sarebbe in grado di elaborare i segnali provenienti dalla mimica facciale, interpretando in base ad essi lo stato delle nostre emozioni.

Quando la tossina inizia a fare il suo effetto, qualche giorno dopo il trattamento, i muscoli corrugatori della fronte e dell'area perioculare si rilassano, e lo specchio non ci rimanda più quello sguardo infelice e accigliato, dandoci un immediato sollievo psicologico. Secondo il parere degli esperti, anche se il Botox non deve essere considerato la panacea per ogni disturbo, può rappresentare veramente un buon trattamento complementare ad altre forme di terapia per ritrovare equilibrio e felicità.

La depressione purtroppo è un disturbo sempre più diffuso, con gravi ripercussioni sulla qualità della vita. Le donne hanno il 70 per cento in più di probabilità di soffrire di depressione durante la loro vita, e questo è il motivo per cui la scoperta di una terapia alternativa merita le dovute attenzioni, soprattutto nei casi in cui i farmaci antidepressivi, i trattamenti naturali o il cambiamento dello stile di vita non danno i risultati sperati.

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