Il post-operatorio dell’addominoplastica - Dott. Antonino Campisi

Il post-operatorio dell’addominoplastica - Dott. Antonino Campisi
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Chirurgo Plastico da più di 20 anni con esperienza anche in Francia e Brasile. Autore e coautore di diversi libri, tra cui “Scienza ed Arte nella Medicina e Chirurgia Estetica del viso"
Creazione: 11 gen 2011 · Aggiornamento: 16 ott 2019

Dall'intervista al Dott. Antonino campisi, un approfondimento sul post-operatorio e le possibili complicanze in seguito all'intervento di addominoplastica. Aspetti psicologici e fisiologici derivanti dall'intervento.

Dove avranno sede le cicatrici dopo un'addominoplastica totale?

La cicatrice dell'addominoplastica è orizzontale, bassa, rasente la zona pilifera e, lateralmente, più o meno estesa in funzione della quantità di cute da eliminare. In ogni caso, uno slip di ragionevoli dimensioni (non un bikini!) la nasconde completamente. Anche sull'ombelico vi sarà una cicatrice, ma essendo la forma a “V" e non più circolare come invece, si eseguiva in passato, con il passare del tempo si va a confondere con la depressione naturale dell'ombelico.

Come è il periodo post-operatorio nel caso di un'addominoplastica totale, di una mini-addominoplastica e di una liposuzione dell'addome?

Mentre nel caso di una mini-addominoplastica e della sola liposuzione addominale il decorso post-operatorio è molto rapido (la paziente operata viene dimessa il giorno dopo l'intervento e la sensazione di disagio a livello addominale è molto ridotta), nel caso di un'addominoplastica totale bisogna prevedere almeno 14 giorni di convalescenza.

Quando si potrà riprendere l'attività lavorativa? Dipende dal tipo di intervento. Se è stata praticata una mini-addominoplastica, la paziente potrà riprendere il lavoro (se non si tratta di attività pesanti) già dopo 4-6 giorni. Se, invece, l'intervento è stata un'addominoplastica totale è necessario un riposo di almeno 21 giorni.

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Quali sono le complicazioni di questi interventi?

  • Tra le complicanze immediate dell'addominoplastica si possono avere delle sofferenze o addirittura delle vere e proprie necrosi cutanee (la morte di una parte della pelle scollata), dovute a eccessivo stiramento della pelle, i cui vasi sanguigni vengono a trovarsi in uno stato di eccessiva tensione, perciò, la vascolarizzazione cutanea è insufficiente: le necrosi cutanee sono estremamente rare.
  • Un'altra complicanza può essere dovuta ad una cattiva cicatrizzazione da parte della paziente, per cui compaiono, dopo qualche mese, vistose cicatrici rilevate, larghe e arrossate (cicatrici ipertrofiche) o, peggio ancora, delle formazioni cicatriziali indipendenti e distanti qualche centimetro dalla cicatrice primitiva (cheloidi). In questi casi il paziente deve essere sottoposto alla pressoterapia, ad infiltrazioni cortisoniche nella compagine della cicatrice.
  • La complicanza più frequente è la formazione di un sieroma, cioè di una raccolta sottocutanea di un liquido di origine linfatica (siero), che occorre curare tempestivamente per non rallentare la cicatrizzazione. Possibile la formazione di ematomi: il sangue può accumularsi nell'area operata e può essere necessario riaprire la ferita al fine di fermare sanguinamenti ulteriori.

Dott. Campisi quali sono le sue considerazioni finali su questi interventi volti al miglioramento dell'aspetto dell'addome?

Il desiderio di sottoporsi a un intervento di rimodellamento del profilo corporeo e dell'addominoplastica totale, in particolare, deve essere determinato certamente da un migliore adeguamento dell'aspetto, ma l'impegno non può solo limitarsi al periodo pre-operatorio e post-operatorio, ma deve tradursi da parte dell'operato, in un vero e proprio nuovo modo di vivere, curando il corpo, per mantenersi di bell'aspetto, su vari fronti, alimentare-dietetico, fisico, con attivazione della muscolatura e cosmetico, per migliorare il mantello cutaneo. I risultati, non solo estetici, ma anche psicologici, dopo l'intervento di addominoplastica soprattutto quella parziale inferiore sono, nella maggior parte dei casi, buoni, se non addirittura eccellenti: il profilo corporeo addominale ritorna esteticamente gradevole, i fianchi risultano più slanciati, ritorna al piacere di vestire normale e di poter indossare ancora il “due pezzi", l'attività sessuale riprende. Gli effetti psicologici dell'addominoplastica totale sono significativi: compaiono man mano che la modificazione chirurgica viene integrata nell'immagine corporea. Alla fine il paziente acquisisce una maggiore fiducia in se stesso.

Per saperne di più:

↪️ I diversi tipi di intervento di addominoplastica

↪️ Perché ci si sottomette all'intervento di addominoplastica

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