La scleroterapia dei capillari
Uno dei trattamenti più richiesti al flebologo è quello delle teleangectasie, quelle che le pazienti chiamano comunemente “i capillari”.
Le teleangectasie sono sicuramente un problema estetico ma talvolta sono il segno di una patologia venosa più grave. Non è raro che i pazienti si rivolgano a uno studio flebologico per quello che credono solo un problema estetico e magari scoprire una patologia venosa più importante.
La diagnosi
Infatti, per un corretto inquadramento diagnostico risulta essenziale eseguire un esame eco-color-doppler in tutti i pazienti flebologici prima di procedere a qualsiasi terapia. Se l’esame avrà dato esito negativo e il paziente desidera trattare le teleangectasie i risultati saranno in genere buoni ma, se invece coesiste una qualche insufficienza di una vena, i risultati del trattamento dei capillari potrebbero essere insoddisfacenti.
Teleangectasie rosse e blu prima del trattamento
Stessa area dopo trattamento sclerosante con polidocanolo 0,5% liquido
La tecnica e i risultati
La scleroterapia rimane ancora il trattamento di scelta per questo problema che in genere è affrontato con gli sclerosanti liquidi ma che, nei casi più resistenti, può essere trattato anche con la schiuma sclerosante.
Le teleangectasie possono essere oggi considerate ben trattabili nella maggioranza dei pazienti, sia maschi sia femmine. Infatti, è in grande aumento il numero di uomini che richiedono questo trattamento una volta riservato quasi esclusivamente al gentil sesso.
Importante infine sottolineare che non esistono terapie capaci di rigenerare le vene. Certo, i pazienti sono più contenti a sentirsi dire che le loro vene vengono rigenerate e non eliminate ma agli stessi pazienti deve essere dovuta l’onestà di un’informazione corretta. I medici possono e devono fare le terapie, non i miracoli.
Dott. Alessandro Frullini
Presidente onorario AFI – Associazione Flebologica Italiana