Subcision e lipofilling: l’accoppiata vincente contro la cellulite

La cellulite o panniculopatia edemato-fibrosclerotica come viene definita in termini scientifici è uno dei principali inestetismi che affligge, da sempre, il genere femminile. La ricerca di soluzioni per contrastare questo problema è quindi in continua evoluzione, nel tempo infatti sono stati messi a punto moltissimi trattamenti mirati al miglioramento o alla risoluzione di questa condizione. Questi trattamenti variano da massaggi drenanti o integratori mirati a ridurre la ritenzione idrica fino a trattamenti chirurgici più aggressivi. Le modalità di trattamento di questa condizione sono così variegate proprio perché la cellulite deriva da una serie di cause molto diverse tra di loro. Per questo motivo la scelta vincente per offrire alle pazienti glutei e cosce che hanno sempre sognato consiste nell’associare i trattamenti più efficaci per rendere i risultati sempre più soddisfacenti e definitivi.

Cellulite, come si forma?

Generalmente notiamo questa condizione quando già si è formata una pelle irregolare che presenta avvallamenti e prominenze che rendono il profilo corporeo disarmonico. Questa condizione però nasce da molto più lontano. Alla base vi è un difetto del microcircolo che provoca la formazione di edema (liquidi accumulati nei tessuti). Il danno che si crea in questo modo alle cellule adipose provoca la loro rottura con la fuoriuscita di trigliceridi nell’ambiente extracellulare. In questo modo l’infiammazione aumenta fino a provocare una reazione simil-cicatriziale che in termine medico viene definita lipodistrofia. È proprio questa condizione, che vede la formazione di setti fibrosi, che conferisce alla pelle l’aspetto a “materasso” con l’alternarsi di avvallamenti e prominenze che rendono irregolare il profilo di cosce e glutei.

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Subcision, come si effettua?

La tecnica del subcision, utilizzata ormai da molti anni come valido rimedio contro la cellulite, consiste nel recidere il setto fibroso, che provoca l’irregolarità cutanea utilizzando un piccolo bisturi che viene inserito sottocute senza provocare cicatrici.

L’avvallamento quindi, che è provocato dalla trazione del derma verso il basso messa in atto dal setto fibroso, non appena quest’ultimo viene reciso scompare immediatamente. La procedura avviene in maniera sterile ed è assolutamente indolore in quanto l’area viene sottoposta ad anestesia locale 5-10 minuti prima del trattamento. Nei giorni successivi al trattamento il paziente potrà riprendere regolarmente le sue attività quotidiane, avendo cura solamente di interrompere l’attività fisica per circa 15 giorni.

Limiti del subcision

Questa tecnica presenta anche dei limiti e la recidiva di questi inestetismi è comunque possibile. Il microambiente che si crea nel tessuto colpito da cellulite è caratterizzato da infiammazione cronica e ritenzione idrica. Queste componenti rischiano di compromettere i risultati ottenuti col trattamento facendo comparire le irregolarità dopo pochi mesi. L’elasticità della pelle è un altro fattore da prendere in cosiderazione, proprio la “memoria elastica” della pelle tende a farle riprendere la forma che aveva quando il setto fibroso metteva in atto la trazione, anche dopo la sua interruzione.

Azione sinergica del lipofilling per un risultato duraturo

Per ovviare ai limiti del subcision questo trattamento può essere efficacemente combinato con il lipofilling. Questa tecnica consiste nel prelievo, mediante lipoaspirazione con piccole cannule, di tessuto adiposo. Un processo di lavaggio e preparazione del tessuto adiposo viene effettuato subito dopo il prelievo rendendolo pronto per essere iniettato. Il prelievo viene quindi utilizzato per riempire l’avvallamento dopo che il tralcio fibroso è stato interrotto con la tecnica del subcision.

Perché scegliere di combinare subcision e lipofilling?

I due trattamenti sono complementari perché il lipofilling riesce a scongiurare perfettamente i limiti del subcision. Il tessuto adiposo prelevato contiene fattori di crescita e cellule staminali che possono svolgere un’azione rigenerativa contrastando l’infiammazione cronica che caratterizza la cellulite. La possibilità che il persistere dell’infiammazione possa causare il ripresentarsi della condizione è contrastata dalle qualità benefiche del tessuto adiposo. L’effetto di riempimento che l’iniezione di tessuto adiposo mette in atto tende anche a contrastare la memoria elastica della pelle “costringendola” a rimanere nella posizione corretta. Lo strato di tessuto adiposo che viene utilizzato per riempire l’avvallamento funge anche da “spaziatore” frapponendosi tra il derma e il tessuto connettivo sottocutaneo dove generalmente si formano i setti fibrosi.

I due trattamenti, realizzati senza problemi nella stessa seduta, senza dolore e senza ecchimosi eccessive possono, combinati tra loro, fornire risultati duraturi nel tempo. In questo modo vengono drasticamente ridotti il numero di sedute necessarie per arrivare a un risultato definitivo. E’ comunque utile ricordare che la cellulite è una condizione complessa che non è provocata da una sola causa. Per questo motivo è fondamentale che dopo il trattamento si continui a trattare la condizione con interventi sullo stile di vita (dieta iposodica, attività fisica, abolizione del fumo di sigaretta), e con terapie non invasive (massaggi linfodrenanti).