Ginecomastia: aumento delle richieste anche in Italia
Sempre più uomini si rivolgono al chirurgo plastico perché soffrono della cosiddetta «ginecomastia», ossia dell'ingrandimento patologico della ghiandola mammaria dovuto a fattori esterni che alterano l'equilibrio ormonale di molti uomini.
«Tra gli agenti che possono modificare il rapporto tra ormoni maschili e femminili - spiega il dottor Gianluca Campiglio, specialista in Chirurgia Plastica, socio ordinario della Società Italiana di Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica e dell'Associazione Italiana di Chirurgia Plastica Estetica - ci sono molte abitudini negative (come l'abuso di antidepressivi o di farmaci a base di digitale e l'assunzione di sostanze dopanti o integratori alimentari) oltre a un problema indipendente dalla nostra volontà legato agli estrogeni sintetici che sono ancora troppo presenti nella catena alimentare».
La ginecomastia può essere mono o bilaterale e l'aumento di dimensioni della mammella maschile è spesso associato a sensazione di tensione o vero e proprio dolore. Comune a tutti i pazienti è un importante disagio psicologico che avvertono soprattutto quando si devono spogliare in palestra o al mare.
Prima dell'intervento
In ogni caso, prima dell'intervento, è bene sottoporsi a esami radiologici in modo da escludere che si tratti di una falsa ginecomastia, dovuta soltanto ad una accumulo di grasso in sede mammaria. «L'operazione - spiega il Dott. Campiglio – consiste nell'asportazione della ghiandola mammaria, cosa che nell'uomo non crea alcuna complicazione dato che non è un organo funzionale, seguita dal suo esame istologico che permette di escludere eventuali degenerazioni di tipo maligno.
L'intervento di ginecomastia
L'intervento si esegue in anestesia locale mediante una incisione di qualche centimetro a livello dell'areola mammaria. Il post operatorio non è doloroso e il ritorno alle attività quotidiane avviene nel giro di una settimana. Preferisco abbinarlo ad una liposuzione, non solo per aspirare il grasso spesso presente anch'esso in eccesso ma per sfumare il tessuto sottocutaneo attorno al vuoto che si crea dopo l'asportazione così da ricreare la curva del petto in modo naturale».