Nanofat
In precedenza ho parlato di Medicina Bio - Rigenerativa, un approccio innovativo che può trattare condizioni estetiche e dermatologiche, sfruttando le capacità di auto-riparazione del corpo umano senza ricorrere a sostanze estranee. In questo articolo vorrei analizzare in particolare quello che si può definire la punta di diamante della Medicina Bio-Rigenerativa: i Nanofat.
La natura dei Nanofat
Il Nanofat è un tecnica che consiste nella somministrazione di cellule staminali prelevate direttamente dal grasso del paziente ricevente.
L’analisi dell’azione delle cellule staminali è infatti cominciata con la loro scoperta nel 2001, dopo decenni di approfondimento della pratica del lipofilling, nata all’inizio del ventesimo secolo. Si sentirà parlare di Nanofat solo nel 2013 grazie agli studi del Dottor Tonnard.
Il processo parte, come anticipato, dall’estrazione del grasso dal paziente. Il materiale, seguendo una procedura specifica, viene pulito e filtrato, in modo tale da ottenere una composizione ad alta intensità di cellule staminali, cellule endoteliali, monociti, macrofagi, granulociti e linfociti.
Parliamo dunque di un’altissima concentrazione di componenti con capacità rigenerative e ricostruttive, volte alla riparazione dei tessuti tramite l’aumento della produzione di elastina e collagene. Il Nanofat quindi, avviando un naturale processo di rivitalizzazione, ha risultati di lunghissima durata, e, se abbinato all’intero trattamento di Bio Lipo Fill, possono essere considerati permanenti.
L’effetto rigenerante sarà già parzialmente visibile dopo il trattamento, ma le cellule staminali continueranno a lavorare nelle settimane successive, così che il risultato potrà dirsi completo a circa 6 mesi di distanza.
Le cellule impiantate rimangono vitali grazie alla vascolarizzazione che proviene dai tessuti adiacenti, garantendo il loro mantenimento nel tempo. Se il trattamento viene eseguito da un fumatore, infatti, viene consigliato di sospendere almeno una settimana prima, in quanto il fumo è di ostacolo all’ossigenazione dei tessuti e alla circolazione sanguigna.
La caratteristica fondamentale di questa tecnica, oltre alla sua efficacia, è che non comporta effetti collaterali. Il tessuto adiposo impiantato, essendo del tutto naturale e prelevato direttamente dal paziente, non può infatti essere rigettato o causare intolleranze o allergie.
In cosa consiste il trattamento
Per il Nanofat non servono sedazione né ricovero, si tratta di una tecnica ambulatoriale.
Il grasso viene prelevato, previa anestesia locale, con cannule di pochi millimetri di diametro, quindi, oltre a essere minimamente invasivo, non lascia cicatrici.
Anche la somministrazione del Nanofat, grazie alla sua fluidità, avviene senza disagio, sempre con anestesia locale, tramite aghi molto sottili, e in pochi punti mirati a seconda del caso, delle esigenze del paziente e dei risultati che vuole ottenere (da qui l’importanza di una visita preliminare con il medico specializzato). La loro applicazione è estremamente versatile, consentendo non solo il ripristino dei volumi e il rimodellamento dei contorni del viso, ma anche una straordinaria rigenerazione dei tessuti. È infatti estremamente efficace anche in aree solitamente difficili o delicate da trattare. Questa tecnica è indicata per trattare: occhiaie, rughe (anche peri-nasali e per-labiali, che sono più complesse da affrontare), zigomi, collo, décolleté e persino cicatrici.
Non è da sottovalutare neanche la combinazione dei Nanofat con altri trattamenti, come Bio Lipo Fill o Biorivitalizzanti, per ottimizzare i risultati da entrambe le parti.
Trattandosi di un trattamento mini invasivo, il tempo di degenza è pari a zero. Appena conclusa la somministrazione di Nanofat, si potrà tornare immediatamente alle attività quotidiane, facendo attenzione solo alle indicazioni date dal medico, come evitare per un po’ forti fonti di calore o sole diretto.
Dopo la procedura è possibile avvertire un leggero senso di gonfiore, che si risolve autonomamente nel giro di qualche ora. Talvolta è anche accompagnato da tenui ecchimosi. Ognuno, come per ogni livido, ha il proprio tempo di riassorbimento, ma anche queste si riassorbiranno da sole in pochi giorni.
Conclusione
Con l'evoluzione delle tecniche e delle scoperte scientifiche, la Medicina Bio-Rigenerativa sta ridefinendo i confini della medicina estetica. Il trattamento con Nanofat rappresenta una delle innovazioni più promettenti, non solo per la sua capacità di stimolare una vera e propria rigenerazione cellulare, ma anche per l’abilità delle cellule staminali di legarsi alle cellule progenitrici della zona trattata, garantendone la sopravvivenza e dunque la lunga durata del trattamento.