Aumento dei pettorali

Aumento dei pettorali
Ilaria Lorio
Dopo gli studi in Giornalismo Digitale mi sono specializzata nella redazione di articoli su salute e medicina, dal 2014 scrivo su moda, bellezza e chirurgia plastica.
Creazione: 4 giu 2018 · Aggiornamento: 1 ago 2019
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Questo intervento è quasi l'equivalente femminile della mastoplastica additiva, anche se negli uomini è meno invasiva e il recupero è più veloce.

La zona pettorale degli uomini negli ultimi anni ha guadagnato importanza a livello estetico. Ecco perché non è strano che sia aumentata anche la richiesta di operazioni per incrementare il volume dei pettorali.

Perché ricorrere a un aumento di pettorali?

Attualmente diamo più importanza al fisico rispetto ad epoche passate; ed è per questo che sia uomini che donne fanno di tutto per migliorare il proprio aspetto. Negli uomini, la zona pettorale si è trasformata in una delle più attraenti.

L'unico modo per ottenere dei bei pettorali in modo naturale è in palestra, seguendo una dieta che aiuti a guadagnare massa muscolare. Ma ci sono uomini che nemmeno seguendo queste indicazioni riescono a ottenere i risultati desiderati. Ci sono anche quelli che non hanno tempo per allenarsi e che vogliono risultati immediati.

L'operazione di aumento dei pettorali è frequente anche tra i pazienti che ricorrono a un intervento di riassegnazione sessuale. Di solito, lo si fa, durante l'estirpazione del seno; si elimina il tessuto grasso che forma il seno e, allo stesso tempo, si inserisce un impianto di silicone che aiuta a definire il pettorale maschile.

Ci sono anche casi di uomini che, anche se hanno la zona ben lavorata, decidono di inserire delle protesi. Come nel caso, ad esempio, di alcuni culturisti che ricorrono a impianti per migliorare ancora di più il proprio aspetto ottenuto con gli allenamenti.

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Come si realizza un aumento dei pettorali

Le protesi in silicone che si utilizzano in questo caso sono molto diverse da quelle utilizzate in una mastoplastica additiva femminile. La differenza sta nel non utilizzare mai materiali salini e quest'assenza di liquido comporta che i casi di fuga o rottura dell'impianto non diventino un reale problema, dato che non esiste un rischio di "contaminazione" del resto del corpo. Ciò non vuol dire che non debbano essere cambiate se subiscono un danno, ma non sarà così urgente.

L'operazione si può realizzare sotto anestesia locale, con leggeri sedativi, se gli impianti non sono molto grandi. Ma, nella maggior parte dei casi, si preferisce anestesia generale affinché il paziente sia totalmente rilassato.

L'intervento chirurgico comincia con la realizzazione di una piccola incisione sotto l'ascella. Dopodiché, con un endoscopio, si crea una piccola tasca dietro la zona del muscolo pettorale, inserendo l'impianto in questo spazio.

Mentre in una mastoplastica additiva femminile il chirurgo può separare il muscolo dai nervi per collocare l'impianto, in un aumento dei pettorali non si tocca il muscolo, e nemmeno i nervi, per cui è un intervento chirurgico molto più semplice da realizzare.

L'operazione è così semplice che si pratica con carattere ambulatoriale. La cosa più normale è che il paziente torni a casa lo stesso giorno dell'intervento. I punti di sutura vengono ritirati dopo alcuni giorni e le cicatrici restano nascoste sotto l'ascella, per cui l'impianto è poco percepito.

come aumentare i pettorali
Trieste, Trieste
Dott. Lino Bertolini
La Spezia, La Spezia

Processo di recupero

Nonostante sia un'operazione semplice, implica comunque un periodo di recupero affinché la protesi si adatti al corpo e non si produca nessun tipo di rigetto o infezione. Seguire le istruzioni degli specialisti è estremamente importante nel post operatorio degli impianti dei pettorali, dato che l'insorgere di un'infezione in questa zona potrebbe complicare il recupero o generare altre infezioni che potrebbero colpire la linfa, il sangue, i polmoni o il cuore. Queste infezioni non soltanto implicherebbero febbre e altri fastidi ma potrebbero far sì che gli impianti si spostino o restino asimmetrici. Se si seguono le indicazioni date dal proprio chirurgo, il rischio di infezione si riduce a meno dell'1%.

Nelle 24 ore successive all'operazione, il paziente deve rimanere a riposo assoluto. È normale che si senta un po' stordito a causa dell'anestesia e che ci siano effetti associati ad essa, come malessere fisico, nausee o anche vomito. È importante tenere sotto controllo la febbre; se sale al di sopra della temperatura indicata dallo specialista, sarà necessario effettuare un tempestivo controllo il prima possibile.

Il gonfiore e gli ematomi che compaiono nella zona spariranno dai 7 ai 10 giorni dall'intervento. Per curare il dolore, bisognerà prendere unicamente i farmaci prescritti dallo specialista. L'automedicazione è molto pericolosa dopo un intervento chirurgico.

Trascorse le prime 48 ore, il paziente può tornare alla sua vita un poco alla volta, anche se dovrà astenersi dal sollevare pesi o realizzare esercizi in modo intenso per almeno 4 settimane.

Durante il processo di recupero si può generare un po' di pus. In questo caso, bisogna consultare lo specialista, dato che, a seconda del paziente, potrà essere necessario un piccolo intervento per drenare la ferita.

Altro effetto associato all'operazione è la comparsa di indurimento della zona. Di solito sparisce trascorse alcune settimane, ma ci sono pazienti in cui questa sensazione può diventare permanente.

Movimento delle protesi

Uno dei rischi comuni di questa operazione è che la protesi pettorale si sposti; ecco perché è importante non sforzarsi durante i primi giorni. La maggior parte delle protesi si spostano di circa 2 millimetri in modo naturale dopo l'intervento chirurgico. Questo fenomeno è una cosa normalissima e non richiede nessun tipo di correzione e non pregiudica l'effetto finale.

Se l'impianto protesico si sposta verso la zona della clavicola o verso la zona dell'ascella, l'effetto che si produce è antiestetico, per cui bisognerà realizzare un secondo intervento per collocarlo di nuovo nella posizione corretta.

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