Il trattamento “Lipodissolve”: vantaggi e rischi della “liposuzione chimica”
Il trattamento consiste nell'infiltrare nelle aree di grasso indesiderato piccole quantità di fosfatidilcolina (derivato della lecitina, un estratto di semi di soia comunemente usato come emulsionante nei cibi) vitamine del gruppo B e sodio desossicolato, che hanno la proprietà di dissolvere le cellule adipose, in seguito metabolizzate e escrete dall'organismo.
“Lipodissolve” è considerato un'evoluzione della tradizionale “mesoterapia”, che è stata scoperta e utilizzata per la prima volta in Francia nel 1950, ed è stata un cavallo di battaglia della medicina estetica fino alla metà degli anni '90; i risultati sono superiori, in quanto le sostanze sono iniettate in modo più mirato, a profondità maggiore, raggiungendo i tessuti grassi e svolgendo un'azione più efficiente e definitiva sui depositi. Per la stessa ragione, è molto importante che il medico estetico sia in grado di stabilire l’ampiezza della zona che è possibile trattare, evitando che la perdita di grasso sottocutaneo causi l’effetto “svuotamento” e il cedimento dei tessuti.
In genere la procedura è ben tollerata e i possibili effetti collaterali si limitano a bruciore, prurito, rossore, piccole ecchimosi, gonfiore e disagio, che può perdurare da uno/due giorni a qualche settimana. Il programma di trattamento di solito prevede 4/8 sessioni, eseguite mensilmente, durante le quali si effettuano decine di piccole iniezioni, che richiedono comunque pochi minuti e provocano un fastidio tollerabile. I risultati sono visibili dopo qualche settimana, ma miglioramenti significativi possono avvenire anche nell'arco di settimane dopo l'ultimo trattamento.
Il vantaggio di questo trattamento, definito “liposuzione chimica”, è che le cellule di grasso, una volta disciolte e eliminate, non si riformano, così come avviene con la liposuzione chirurgica, ma senza affrontare la sala operatoria.
Ai pazienti che desiderano prendere in considerazione trattamenti alternativi alla chirurgia è consigliabile un'attenta analisi dei rischi e benefici del Lipodissolve; nel nostro paese l'applicazione intradermica a fini estetici dei farmaci o galenici richiesti per il trattamento è off label, per insufficienza di dati certi sul loro meccanismo di funzionamento a livello locale, e delle possibili conseguenze indesiderate a breve e lungo termine. Sono disponibili altri trattamenti ambulatoriali e non invasivi, come, ad esempio, la cavitazione, la radiofrequenza, il Thermage, che sfruttano risorse tecnologiche anziché farmaci per combattere lassità cutanee e adiposità.
Il medico di fiducia è, come sempre, la prima persona da consultare per prendere una decisione informata, anche perché indicazioni e controindicazioni, risultati, tempi e costi del trattamento “Lipodissolve” possono essere definiti solo dal medico, a seconda della gravità del problema e dell'ampiezza delle zone da trattare.