Cicatrici da acne
Le cicatrici da acne sono gli inestetismi più temuti dalle donne e dagli uomini. Le cicatrici acneiche si formano quando lo strato più esterno della pelle viene danneggiato. La pelle, non riuscendo a rigenerarsi, cicatrizza la ferita con un tessuto granuloso costituito da fibre di collagene. Queste fibre riempiono la ferita dall'interno e ripristinano la parte di pelle danneggiata. Il tessuto cicatriziale ha meno fibre elastiche e quindi la pelle risulta spesso più dura e meno idratata.
Le aree colpite sono quelle tipiche dell' acne: viso, spalle e zona presternale. Le cicatrici, ovviamente, non sono una patologia, ma un problema estetico, inoltre si manifestano in età adolescenziale.
Le cicatrici da acne sono classificate in:
- cicatrici ipervascolarizzate;
- ipertrofiche (rilevate);
- atrofiche (avvallate).
Esistono diverse cure per eliminare gli esiti cicatriziali lasciati dall’acne che variano in base alla gravità del caso. Se gli esiti cicatriziali sono lievi è possibile effettuare dei peeling medicali per il miglioramento cutaneo. Se le lesioni sono più profonde e larghe si può ricorrere a delle sedute di radiofrequenza che stimolando l’attività dei fibroblasti, le cellule che producono collagene, assottigliano la pelle ispessita dall’acne e riducono la profondità delle cicatrici.
Se invece le cicatrici dell’acne sono atrofiche, ossia quelle più profonde che coinvolgono lo strato del derma più in profondità, la soluzione migliore è quella del laser frazionato, un trattamento di medicina estetica non invasivo che abrade il primo strato di pelle attivando così una rigenerazione cutanea.
A differenza dei laser che si utilizzavano in passato, questa tecnica ha un’incidenza di effetti collaterali nettamente inferiore e una ripresa alle attività quotidiane molto più rapida.
Per tutti i trattamenti le sedute variano in base alla profondità delle cicatrici, sarà il medico a stabilire a quante sedute il paziente dovrà sottoporsi per ottenere dei risultati soddisfacenti.