Elimina le cicatrici da acne con il punch grafting
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Le cicatrici da acne possono diventare una fonte di disagio ed imbarazzo a qualsiasi età, a prescindere dal fatto di essere più o meno giovani o di essere uomini o donne.
Quando sono presenti in grandi quantità rendono la pelle disomogenea sia dal punto di vista della texture che visivamente. Il fondotinta può certamente offrire una copertura parziale, ma non è più un escamotage temporaneo che una vera soluzione definitiva, e molte persone preferiscono optare per la seconda. Quindi, invece di appellarsi al solo make up, si può provare a chiedere consiglio al proprio medico estetico o dermatologo in modo da sfoggiare una pelle sempre curata e priva di imperfezioni.
Che cos'è il punch grafting e come funziona
Il punch grafting (chiamato anche con il termine italiano “carotaggio”) è una tecnica che mira a sollevare in modo stabile le cicatrici da acne, che altro non sono che cicatrici introflesse, ovvero piccoli buchi proiettati verso l’interno. Quando un brufolino dovuto all’acne guarisce, lascia dietro di sé una fossetta, ovvero la cicatrice. L’obiettivo di questo trattamento, quindi è proprio quello di risollevare il tessuto ed eliminare proprio quella piccola fossetta, ridando alla pelle un aspetto bello liscio e levigato.
Questo trattamento è indicato soprattutto per eliminare le cicatrici più profonde, quindi per quelle cicatrici che hanno raggiunto almeno 1 mm di profondità. In realtà si tratta di una sorta di procedura di microchirurgia cutanea, non è un intervento complicato o rischioso, ma prevede comunque un minimo di invasività ed è necessario applicare l’anestesia locale. Durante la procedura, infatti, il medico (specialista in dermatologia o in chirurgia plastica) deve effettuare un incisione del tessuto intorno alla cicatrice acneica che si desidera eliminare, usando uno strumento simile a un piccolo bisturi con la punta circolare che seleziona la porzione esatta di tessuto da rimuovere. In un secondo momento, il medico inserisce al posto del tessuto inciso un campione di cute prelevato dal paziente (in genere proveniente da dietro l’orecchio, in modo da non provocare ulteirori fastidiose cicatrici), che serve a risollevare la depressione causata dalla cicatrice fino a raggiungere lo stesso piano della cute sana circostante. Questo metodo, ovviamente, può essere applicato sia su singole cicatrici concrete che su tutti gli esiti cicatriziali da acne che si sono formati nel viso.
Il punch grafting è sì una tecnica chirurgica, ma è comunque un metodo rapido e indolore.
L’intervento si esegue in tempi brevi e non è doloroso visto che il paziente sarà sotto l’effetto dell’anestesia locale durante tutta la durata della procedura. I risultati tarderanno un po’ prima di essere visibili (ci vorranno da 1 a 2 mesi di tempo e pazienza), perché la pelle deve avere il tempo per rigenerarsi e guarire completamente. In ogni caso, già dopo una settimana il processo di guarigione sarà quasi del tutto ultimato nella grande maggioranza dei casi.
Nel post operatorio sarà essenziale utilizzare una buona crema idratante e una protezione solare 50+ o totale, e ovviamente bisognerà seguire con cura e attenzione tutte le raccomandazioni del proprio medico, per permettere alla pelle di guarire al meglio e alle cicatrici di scomparire una volta per sempre.
Nei giorni successivi all’intervento comparirà un gonfiore di modesta entità e anche piccole cicatrici e rilievi sulla superficie dell’area trattata, ma non c’è da preoccuparsi perché sono tutti effetti secondari che scompariranno progressivamente nel corso dei giorni e nel caso in cui non regredissero del tutto il medico potrà sempre intervenire per perfezionare le eventuali irregolarità che si dovessero riscontrare.
È importante tenere a mente una cosa: il punch grafting non può essere effettuato se l’acne è ancora in fase attiva. Infatti, dopo la scomparsa di tutti i sintomi, come brufoli e cisti da acne, è consigliabile aspettare almeno 6 mesi prima di ricorrere a questa tecnica.
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Punch grafting e laser CO2 frazionato: la formula vincente
Spesso il punch grafting viene eseguito in combinazione con il laser CO2 frazionato, un altro degli strumenti privilegiati nella lotta contro questo inestetismo. Questo laser infatti, viene utilizzato per levigare la cute e creare quello che viene chiamato “skin resurfacing”, un'espressione che indica il riemergere in superficie della pelle nuova e sana.
Le procedure laser di skin resurfacing non sono né invasive né dolorose. Le due tecniche (laser e punch grafting) vengono abbinate soprattutto nei casi in cui nel post operatorio del punch grafting si formassero delle irregolarità percepibili alla vista e al tatto, che possono essere tranquillamente corrette con il laser, lasciando la pelle perfettamente liscia e uniforme.
Nel caso in cui lo specialista ritenesse opportuno abbinare queste due tecniche è bene lasciar passare almeno qualche settimana tra uno e l’altro. Normalmente, viene prima eseguita la seduta di punch grafting e successivamente quella di laser CO2, così che quest’ultimo possa essere impiegato per perfezionare gli ultimi dettagli e dare un ulteriore boost al trattamento.
Le cicatrici da acne vengono completamente guarite con il punch grafting
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Prevenzione e cure casalinghe
La prevenzione, si sa, è l’arma migliore per evitare i problemi. Avere cura della propria routine di bellezza quotidiana sarà utile sia prima del trattamento (per scongiurare la formazione sia dell’acne che delle cicatrici) che dopo il trattamento (per aiutare la pelle a rigenerarsi):
- non schiacciare mai i brufoli, usa piuttosto prodotti specifici per ridurre l’infiammazione
- usa sempre la crema solare: anche in città e anche in inverno, soprattutto se soffri di acne
- mantieni la pelle pulita e idratata usando prodotti adatti al tuo tipo di pelle
- mangia sano e prediligi soprattutto verdura e frutta in grande quantità
Cerca di ricordare e mettere in pratica queste semplici regole ogni giorno e vedrai che otterrai dei risultati.
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