La blefaroplastica evoluta: le moderne tecniche chirurgiche di miglioramento dello sguardo

La blefaroplastica evoluta: le moderne tecniche chirurgiche di miglioramento dello sguardo
11 sedi di Belluno, Genova, La Spezia...
Specialista in Chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed Estetica, socio SICPRE e GIST. Durante la sua carriera ha realizzato più di 3000 interventi e oltre 6000 trattamenti estetici.
Creazione: 28 mag 2013 · Aggiornamento: 16 mar 2020

La blefaroplastica, cioè l'intervento di chirurgia plastica estetica delle palpebre, è uno dei più richiesti ed eseguiti, poiché lo sguardo è certamente uno degli aspetti più rilevanti nell'estetica del volto.

Moltissime, infatti, sono le persone che si rivolgono al chirurgo con il desiderio di ringiovanire la zona degli occhi: lo sguardo è la prima cosa che ciascuno di noi "vede" di se stesso ogni volta che si guarda allo specchio; gli occhi sono lo specchio dell'anima, cogli occhi si ride, si piange, si esprimono emozioni ed attraverso lo sguardo si instaurano relazioni con gli altri. Mentre si può nascondere un seno cadente con i moderni "push up" o dei glutei generosi con calze contenitive, lo sguardo non può essere mascherato, lo sguardo "non mente". Anche un trucco "sapiente" risulta impossibile se le palpebre sono eccessivamente cadenti.

Le problematiche legate all'invecchiamento delle palpebre sono molte: la presenza di pelle in eccesso e le borse palpebrali sono le più note anche ai non specialisti: con gli anni, ma spesso anche in età ancora giovanile e quindi per cause costituzionali, la pelle della palpebra superiore si distende eccessivamente, diventa esuberante e "cade", appesantendo lo sguardo e arrivando a coprire nei casi più gravi la rima palpebrale, riducendo la visione. A livello della palpebra inferiore possono comparire le "borse", cioè accumuli di grasso localizzati dietro la pelle ed il muscolo orbicolare; queste "ernie adipose", in genere due, sono la causa del gonfiore- le borse appunto- della palpebra inferiore. Pelle e borse (e muscolo orbicolare) vengono "trattati" con una blefaroplastica superiore ed inferiore "standard": si asporta l'eccesso cutaneo dalla palpebra superiore e si riducono le ernie adipose mediante un'incisione sub ciliare (cioè subito sotto l'attaccatura delle ciglia), o in casi selezionati mediante un incisione interna (tecnica trans-congiuntivale).

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Prima e dopo l'intervento di blefaroplastica.

Oggi sempre più di frequente bisogna associare alla tecnica "base" altre procedure chirurgiche, perché la tecnica standard si è dimostrata insufficiente nel correggere completamente altri aspetti dell'invecchiamento delle palpebre. Innanzi tutto col passare degli anni la palpebra inferiore perde elasticità e tono, tende ad abbassarsi, talora arrivando a "scendere sotto "il bordo inferiore della pupilla (lo "scleral show"- esposizione della sclera, cioè della parte bianca dell'occhio). Per prevenire e/o correggere questa tendenza, e di routine in tutte le blefaroplastiche secondarie, bisogna rinforzare la tonicità della palpebra inferiore con procedure varie globalmente definite come "cantoplastiche", cioè tecniche chirurgiche che "lavorano" sul canto dell'occhio, cioè sul suo angolo, in questo caso l'angolo esterno. L'esecuzione corretta della cantoplastica, oltre a prevenire molte complicanze della blefaroplastica inferiore, come ectropion- scleral show, occhio "rotondo" e persistenza di un eccesso cutaneo, consente di eliminare completamente anche dalla palpebra inferiore la pelle in eccesso, rendendo la palpebra ben tesa, cosa che di rado viene realizzata, adducendo spesso la scusante che "e" pericoloso togliere troppa pelle": in realtà è pericoloso anzi è azzardato se non si esegue - bene- la cantoplastica!

Esiste inoltre la possibilità, in casi selezionati, di modificare la posizione dell'angolo esterno dell'occhio, per alzarlo: normalmente i due canti - angoli- interno ed esterno, non sono alla stessa altezza, ma l'esterno è leggermente più alto. Questa procedura, che corregge una posizione troppo bassa del canto esterno (spesso cio' avviene proprio dopo una blefaroplastica inferiore mal eseguita) o che permette di avere un taglio più "orientale" dell'occhio si chiama cantopessi, cioè innalzamento del canto.

Infine, attraverso la stessa incisione subcigliare della blefaro inferiore e nel corso del medesimo intervento, è possibile eseguire un lifting del terzo medio del volto: estendendo l'intervento alla regione dello zigomo, si solleva in blocco il tessuto, che viene riposizionato e fissato più in alto; ciò permette di riempire il così detto "solco delle lacrime", vale a dire lo spazio che si crea col passare degli anni tra zigomo e palpebra inferiore. Spazio che, alternativamente e direi molto meno brillantemente rispetto al lift del terzo medio, può essere riempito con tecniche tipo Lipofilling o fillers a basa di acido ialuronico.

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