Lipobreak: guerra al grasso con la Fosfatidilcolina
Rispettano le normative in vigore e sono utilizzabili senza alcuna prescrizione medica, anche se il loro principio attivo ha un effetto molto incisivo, è in grado infatti di sciogliere letteralmente la massa grassa.
Stiamo parlando della fosfatidilcolina, una molecola estratta dalla soia, che da diverso tempo è impiegata dai medici estetici per combattere cellulite e accumuli adiposi, iniettandola direttamente nella massa grassa.
L'utilizzo dei "cosmeceutici"
Per chi vuole provarne l'effetto senza dover ricorrere a trattamenti medici, sono disponibili farmaci per uso locale in forma di crema, soluzione, gel e cerotti da applicare sulla pelle, che contengono significative percentuali di fosfatidilcolina.
Questi prodotti appartengono alla categoria dei cosiddetti "cosmeceutici" che, come si comprende dal termine che unisce "cosmetica ed estetica", hanno effetti ben superiori a quelli della cosmetica tradizionale, senza essere invasivi.
Come funzionano?
Il meccanismo di azione del loro ingrediente più attivo, la fosfatidilcolina, consiste nell' attivare i recettori che si trovano sulla membrana esterna delle cellule adipose, instaurando così un processo di "scioglimento", che si conclude con la fuoriuscita degli acidi grassi. Questi raggiungono in seguito le vie escretrici del nostro organismo e vengono espulsi in maniera fisiologica.
Lipobreak non è una semplice crema ma una linea completa di prodotti che che può vantare la presenza di una percentuale variabile dal 5% al 10% di fosfatidilcolina, sia pura che in una forma denominata "Hydrogenated Lecithin".
Nella loro formulazione è presente un ingrediente altrettanto prezioso nella guerra contro l'adipe localizzato: l'acido desossicolico, che il nostro fegato secerne naturalmente e che funge da emulsionante dei grassi prima del loro assorbimento da parte dell'intestino.
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Efficacia reale sul grasso
È l'azione combinata e sinergica di fosfatidilcolina e acido desossicolico a conferire alle varie formulazioni di Lipobreak un'efficacia reale sui depositi localizzati grasso, permettendo di ottenere ottimi benefici sul piano estetico, non solo per la riduzione del pannicolo adiposo ma anche per la diminuzione della ritenzione idrica.
L'impiego di Lipobreak, quale che sia la presentazione e la concentrazione dei principi attivi, deve essere attento e responsabile, seguendo attentamente quanto riportato sul foglietto illustrativo circa le modalità d'uso, le eventuali terapie abbinate, i possibili effetti collaterali.
Contro i grassi: l’emulsiolipolisi
Consiste nella somministrazione attraverso un multiniettore provvisto di aghi monouso di fosfolipidi ipotalamici, carnitina, lidocaina, aminofillina e sodio cloruro direttamente nel tessuto adiposo; l'infiltrazione puó essere seguita dall'applicazione di ultrasuoni: in questo caso si parlerá di emulsiolipolisi ultrasonica. Nasce come metodica per combattere la cellulite e le adiposità localizzate in eccesso, inestetismi che mettono in crisi tutte le donne, specialmente d'estate.L'iniezione delle sostanze sopra citate in quantità prestabilite, favorisce l' emulsione dei grassi, cioè la frammentazione delle molecole di grasso in parti molto più piccole. La lidocaina presente nella miscela ha lo scopo di ridurre i fastidi (lieve dolore e bruciore), che l'infiltrazione stessa puó causare. Il cloruro di sodio assicura invece una adeguata idratazione del tessuto adiposo, essendo per definizione povero di acqua, mentre la carnitina favorisce l' ossidazione e soprattutto il trasporto dei grassi nei mitocondri.Una volta iniettata la soluzione nell'area da trattare, si eseguono leggeri massaggi muovendo la zona infiltratata. Questa azione favorisce l'emulsione e la micellizzazione dei grassi stessi (ossia la formazione di svariate goccioline di grasso stabili).
Sempre allo scopo di favorire e mantenere il più possibile l'emulsione e la micellizzazione dei trigliceridi intradipocitari è consigliabile, dopo una seduta di emulsiolipolisi, una passeggiata della durata di almeno 60 minuti.É possibile inoltre applicare ultrasuoni dopo le infiltrazioni, possibilmente a bassa frequenza (40-70 KHz), atti a generare nei tessuti trattati un effetto tipo "cavitazione".La seduta di emulsiolipolisi dura circa 30 minuti e le sedute nel primo e secondo mese vengono programmate settimanalmente, ma vengono poi ripetute ogni 15 giorni per poi diminuire col tempo.Il trattamento è abbastanza ben tollerato senza bisogni di anestesia locale. Tuttavia é controindicato in presenza di mezzi di sintesi metallici e di protesi articolari metalliche, in caso di gravidanze, neoplasie, lesioni cutanee, in prossimità del midollo spinale, in corrispondenza della zona cardiaca,nei portatori di pace-maker, nei casi di steatosi epatica, di malattie acute e croniche del fegato, di aumenti oltre il limite del colesterolo e dei trigliceridi.
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