Cos’è la Chirurgia Cosmetica Morfodinamica e per cosa serve

Cos’è la Chirurgia Cosmetica Morfodinamica e per cosa serve
Specialista in Chirurgia Maxillo-facciale e ideatore della Chirurgia Cosmetica Morfodinamica, un approccio chirurgico che mira a ridurre incisioni e cicatrici, rispettando funzionalità e fisionomia.
Creazione: 4 ott 2021 · Aggiornamento: 4 ott 2021

Il Dott. Arnaldo Rizzo è l'ideatore della Chirurgia Cosmetica Morfodinamica. Si tratta di una nuova visione della Chirurgia Estetica, che mira a ridurre l’invasività degli interventi e le cicatrici, concentrandosi su aspetti non solo estetici ma anche funzionali, applicando alla chirurgia la sua visione di insieme acquisita in tanti anni di carriera come chirurgo maxillo-facciale e nelle varie esperienze svolte in diversi ambiti disciplinari. In questa intervista il Dott. Rizzo, ci spiegherà in cosa consiste esattamente il suo nuovo approccio all'estetica.

Dott. Rizzo, ci spiega in cosa consiste il suo approccio e in cosa differisce dagli approcci tradizionali?

La Chirurgia Cosmetica Morfodinamica è una metodica innovativa di tipo mini invasivo, può essere collocata a metà tra la Medicina Estetica e la Chirurgia Plastica e Ricostruttiva. In breve possiamo parlare di nuovi paradigmi della Chirurgia Cosmetica Morfodinamica e di bellezza olistica.

Questo approccio differisce dalle metodiche tradizionali per i suoi principi fondamentali che sono:

  • Tutte le parti del viso sono in stretta connessione tra di loro.
  • Evitare assolutamente le cicatrici lineari.
  • La funzione determina la forma.
  • Prima si comincia meglio è.

Iniziamo dal primo principio, cosa significa che tutte le parti del viso sono in stretta connessione tra di loro?

Nell’approccio tradizionale all'estetica ciascuna zona del viso è considerata a sé stante, per esempio: se le labbra sono sottili si propone di mettere un filler. Questo può dare un buon risultato ma può anche portare ad un risultato insoddisfacente: dobbiamo considerare che le labbra non sono dei contenitori vuoti da riempire, sono composte da muscoli, quindi, per modificare la forma in modo naturale (evitando fastidiosi effetti a “papera”), bisogna analizzare attentamente i movimenti che vengono effettuati e le strutture confinanti per capire per quale motivo le labbra sono sottili!

chirurgia estetica morfodinamica

“Bisogna agire sulla causa.”

Non si può prendere in considerazione una sola zona e lavorare su di essa senza tener conto delle zone confinanti, ciascuna parte del viso è collegata alle altre mediante un complesso network neuromuscolare e qualsiasi nostro intervento su una zona determina dei cambiamenti in altre zone.

Un altro esempio: nell'approccio tradizionale si effettua una blefaroplastica senza tener conto della conformazione della fronte, dell’arcata sopraccigliare e della zona zigomatica, in questo modo anziché ringiovanire lo sguardo si creano delle disarmonie alterando le giuste proporzioni del viso.

Quando ci si trova di fronte ad un paziente va effettuata una approfondita Analisi Morfodinamica, sia statica che dinamica ed è sempre di grande utilità vedere foto degli anni precedenti per capire il tipo di evoluzione che ha avuto il viso. Solo in questo modo può essere presentato un piano dettagliato e personalizzato di trattamenti per ottenere risultati naturali ed armonici.

Trieste, Trieste
Dott. Lino Bertolini
La Spezia, La Spezia
Dr. Francesco Aji
Vicenza, Vicenza

Perché si devono evitare le cicatrici lineari?

Dal momento che tutte le parti del viso sono strettamente collegate tra di loro la presenza di una cicatrice lineare interrompe le naturali interconnessioni tessutali creando delle conseguenze ed effetti indesiderati negli anni successivi, spesso si assume un “aspetto chirurgico” e si stravolge la propria fisionomia anziché valorizzarla e migliorarla.

Per esempio, nel caso di una blefaroplastica superiore, negli anni successivi si hanno dei cambiamenti indesiderati agli occhi, diventano più incavati per l’atrofia che subisce il grasso periorbitario a causa del trauma (alcuni chirurghi addirittura asportano il grasso durante l'operazione!), diventano tondeggianti e più piccoli. Quando si riceve sia la blefaroplastica superiore che la inferiore lo sguardo assume un aspetto più triste, le fisiologiche trazioni che si esplicano normalmente creano tensioni (o dinamiche) che si trasmettono alle cicatrici, le quali, costituendo un blocco rigido, non elastico, migrano verso il basso, trascinando con sè le strutture superiori, ossia le sopracciglia. A prova di ciò basta osservare le cicatrici delle blefaroplastiche superiori che correttamente vengono eseguite nella parte alta delle palpebre. Con il passare degli anni si può osservare la graduale discesa delle stesse, fino ad arrivare al disotto del canto esterno, accentuando la naturale piega laterale degli occhi.

Nel caso di lifting facciale si ha lo stesso meccanismo di trazione sulle cicatrici in regione temporale e/o auricolare, operato questa volta dai muscoli mimici, masticatori e del collo, in questi casi si ha un abbassamento dei padiglioni auricolari che negli anni seguenti compiono uno spostamento verso l'angolo mandibolare, a volte si ha un vero e proprio accrescimento della cartilagine auricolare. In alcuni casi un allargamento della bocca sempre causato dalla trazione che si è creata con il lifting.

Quindi in modo iatrogeno si creano dinamiche negative, ossia delle tensioni o forze che alterano la naturale armonia del viso.

Ovviamente se gli interventi citati vengono effettuati in età avanzata (dopo i 60-70 anni) gli effetti indesiderati sono di minore rilievo rispetto ai benefici ottenuti, ma quando si effettuano in età precoce (prima dei 50 anni) bisogna ben valutare quali possibilità esistono in alternativa.

Purtroppo mi capita di vedere questi interventi anche in persone con meno di 40 anni, questo per me è inconcepibile!

E in che senso la funzione determina la forma?

Molto spesso si pensa che la forma del proprio viso sia quasi esclusivamente frutto del patrimonio genetico, non è così, per quanto rilevante l'influenza genetica non è la sola responsabile, esistono i fattori ambientali, comportamentali, etc.

Ad esempio: molte persone pensano che il naso cresca in età avanzata, a tutti. È vero che a molte persone il naso cresce nel corso della vita, in alcuni casi anche in età più giovanile, può persino raddoppiare la dimensione, ma questo non è dovuto solo alla genetica ma anche alla presenza di dinamiche negative.

risultati chirurgia morfodinamica

“I tessuti biologici se subiscono determinati stimoli si ipertrofizzano.”

Un altro esempio: se un ragazzo di venti anni, gracile, ormai con uno sviluppo fisico completo, decide di dedicarsi al body building con impegno, le sue strutture muscolari ed ossee aumenteranno di volume, anche se ha completato lo sviluppo fisico.

Lo stesso principio è valido nella situazione opposta, ossia l'immobilità, come nel caso di una paralisi flaccida, i muscoli e le ossa subiscono atrofia e quindi riduzione della dimensione.

Le dinamiche del complesso network neuromuscolare possono essere positive e negative, nel viso si ha una altissima complessità muscolare, per cui le interconnessioni tra zone vicine sono molto più numerose rispetto ad altre parti del corpo. Le dinamiche negative possono essere di varia natura, ad esempio abitudini viziate, problematiche respiratorie, parafunzioni, fibrosi, etc., le definiamo negative perché fanno evolvere il viso in una direzione che è diversa da quella che abbiamo come obbiettivo nel nostro piano terapeutico.

Infine, l’ultimo punto “prima si comincia meglio è”. Ci spieghi di più.

Si può intervenire anche in età giovanile per modificare l’evoluzione morfologica del viso, anche a 16-17 anni, ottenendo importanti miglioramenti estetici definitivi, evitando interventi più invasivi negli anni successivi.

Cominciando un percorso di Chirurgia Cosmetica Morfodinamica precocemente tutte le parti del viso possono essere notevolmente migliorate, quando si effettua una Analisi Morfodinamica ad una ragazza di 15-16 anni si possono individuare quei fattori negativi che possono portare ad un eccessivo accrescimento nasale, o alla presenza di un mento sfuggente, si può intervenire su di essi modificando l'evoluzione ed evitando in futuro interventi più aggressivi!

Le tecniche applicate sono le più varie, alcune molto diffuse, altre specifiche della Chirurgia Cosmetica Morfodinamica comunque sempre e solo mini invasive, in anestesia locale.

I risultati ottenuti con gli interventi sono temporanei?

Quando si riesce a cambiare le dinamiche negative si modifica l'evoluzione del viso, modificando il complesso sistema-network neuromuscolare si modifica il modo di interagire delle diverse zone del viso, per cui i risultati tendono a mantenersi e in molti casi a progredire nel tempo, ma va seguito un percorso!

Recentemente questo argomento è stato approfondito anche attraverso la pubblicazione di due libri da lei pubblicati, esatto?

Esatto. Per chi volesse conoscere qualche dettaglio in più sulla Chirurgia Cosmetica Morfodinamica, consiglio la lettura di due piccoli libri che ho scritto: “La Chirurgia Cosmetica Morfodinamica. La bellezza olistica – I nuovi paradigmi della Chirurgia Estetica” e “La Rinoplastica Morfodinamica. Alla ricerca dell'armonia: connubio tra estetica, funzione e benessere”.

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