La tua rinoplastica, spiegata dal Dott. Meneghini

La tua rinoplastica, spiegata dal Dott. Meneghini
Specialista ed esperto in Chirurgia Plastica, Estetica e Ricostruttiva del viso, in particolare negli interventi per il rimodellamento del naso e del mento. Autore del libro "La Tua Rinoplastica".
Creazione: 15 mag 2020 · Aggiornamento: 15 mag 2020

Attualmente la rinoplastica rappresenta un intervento che può essere personalizzato e adattato a partire dalle esigenze funzionali ed estetiche del paziente. L’obiettivo di questa operazione deve essere quello di ottenere un naso bello e che permette di respirare con piacere.

Il tuo naso non ti piace? Lo vedi troppo grande o sproporzionato? Hai problemi a respirare? Hai subito un trauma o un intervento che ha modificato la forma del tuo naso e adesso non ti riconosci più?

Se ti sei identificato in una (o in più di una) di queste domande, allora questo articolo potrà essere di tuo interesse. Forse non ci hai mai pensato, ma le persone che possono trarre benefici durature da una rinoplastica sono tante e il mio scopo, in quanto chirurgo, è quello di aiutarti a capire quale potrebbe essere il percorso migliore per te.

Se dopo aver letto questo articolo ti rispecchierai nella descrizione del candidato ideale per una rinoplastica, allora potrai affrontare il cammino che seguirà con meno perplessità e dubbi. In caso contrario, se questo articolo ti dovesse aiutare a capire che la rinoplastica non fa proprio per te, allora ti sarà stato comunque utile a prendere una decisione importante. La scelta di sottoporsi o meno a un intervento chirurgica deve essere sempre presa con calma e riflessione, bisogna informarsi, e la scelta più ponderata sarà anche quella più giusta.

Un altro aspetto importante che potrà essere chiarito attraverso questo articolo è la possibilità e la capacità da parte del chirurgo di poter offrire ai suoi pazienti un servizio su misura, personalizzato in base alle loro necessità. In chirurgia, e tanto meno nella rinoplastica, non deve esserci standardizzazione. Le variabili che devono essere prese in considerazione prima dell’intervento sono moltissime, e ognuna di esse gioca un ruolo fondamentale nella creazione di un naso che sia unico e irripetibile. A partire da questa riflessione, diventa chiaro quanto sia importante instaurare un dialogo sincero e proficuo tra medico e paziente, un dialogo che rappresenti la base su cui costruire un progetto su misura che apporti soddisfazione a entrambi.

La mia filosofia professionale, in quanto chirurgo del naso, si basa sull’idea che il mio obiettivo debba essere quello di ottenere una buona funzionalità respiratoria e un aspetto estetico naturale attraverso il ricorso alla chirurgia ricostruttiva e conservativa. E tutto questo senza dolore per il paziente.

Fatte queste premesse, ora possiamo iniziare ad analizzare più da vicino quali possono essere alcuni tipi di naso e quali sono i principi fondamentali della rinoplastica.

Nasi femminili e nasi maschili

Prima di poter giudicare un naso dal punto di vista estetico, bisogna guardare al contesto generale nel quale è inserito. Ciò significa, per esempio, che le dimensioni del naso dovranno essere rapportate anche alla corporatura e alla statura del paziente, oltre che alla sua età, al sesso e a tutte le caratteristiche del suo viso.

Nelle donne si cerca di ricreare un dorso dalla forma dritta e leggermente concava, dove l’angolo tra la columella e il labbro superiore sia più ampio. Tuttavia, non esiste una formula matematica precisa che ci possa dire quale sia il naso ideale per una donna, perció il medico e la paziente dovranno valutare quali possono essere quelle caratteristiche meno femminili nel suo volto o nel suo naso sulle quali si potrebbe intervenire per modificarle e correggerle.

Negli uomini, invece, la base di appoggio della piramide nasale è più ampia, la cute è più spessa e le dimensioni del naso nel complesso sono maggiori. Anche per i pazienti uomini, è indispensabile prendere delle scelte chirurgiche personalizzate per preservare sia le giuste proporzioni che i caratteri maschili.

Il naso traumatizzato

La forma di una naso non dipende esclusivamente dall’eredità genetica, ma è determinata anche dai traumi, spesso innumerevoli, che possono accadere nel corso della vita.

Qualora il naso avesse subito una frattura o delle deformazioni di origine traumatica, allora le pareti laterali (vale a dire le ossa del naso) e il suo supporto centrale (cioè il naso) possono essere spesso coinvolte. Se il setto appare piegato, deviato o fratturato le fosse nasali vengono ostruite, rendendo la respirazione difficoltosa.

Il chirurgo dovrà quindi intervenire con una mobilizzazione e un riposizionamento delle strutture portanti del naso, al fine di ottenere un raddrizzamento adeguato di ossa nasali e setto.

la tua rinoplastica
Milano, Milano
Dr. Francesco Aji
Vicenza, Vicenza

Cosa significa “rinoplastica”?

Alla lettera, rinoplastica, vuol dire “modellare il naso”. La parola “rinoplastica” di per sé non dice molto e credo che sarebbe più preciso riferirsi ad essa in termini di “chirurgia nasale estetica, ricostruttiva e funzionale”.

Secondo il mio punto di vista, attualmente, non dovrebbe esistere la distinzione tra un intervento solo di tipo estetico (rinoplastica estetica) e uno esclusivamente funzionale (rinoplastica funzionale, turbinoplastica e settoplastica). Se ci focalizziamo su un solo aspetto, come ad esempio la punta del naso, il rischio può essere quello di perdere di vista già in partenza quello che dovrebbe essere, invece, l’obiettivo finale dell’intervento: un bel naso che permette di respirare con piacere.

Troppo spesso, un intervento di settoplastica eseguito per migliorare la respirazione del paziente finisce per peggiorare o alterare la forma esteriore del naso, e allo stesso tempo, troppo spesso una rinoplastica realizzata per abbellire un profilo condanna il paziente a dover respirare con la bocca aperta.

Rinoplastica “conservativa”

Un approccio moderno alla rinoplastica deve fondarsi su principi solidi: innanzitutto, quello più importante, è che deve essere conservativa.

Il chirurgo, durante l’intervento, deve ottimizzare le strutture scheletriche di sostegno, risparmiandole. Queste strutture includono: ossa del naso, setto cartilagineo e osseo, cartilagini alari, cartilagini triangolari. Ovvero quelle strutture, che come abbiamo visto nei paragrafi precedenti, hanno il compito di sorreggere la piramida nasale.

Al posto di rimuovere e gettare una parte di queste importanti strutture, una rinoplastica moderna, dovrebbe modellarle, risparmiarle, spostrarle e distribuirle, e quando possibile, irrobustirle.

L’idea di partenza deve essere quella di rimuovere il meno possibile, senza lacerare o distruggere! Ma piuttosto conservare!

Rinoplastica “versatile”

La rinoplastica moderna, inoltre, dovrebbe adattarsi alle varie situazioni individuali, sia dal punto di vista funzionale quanto estetico, andando da una piccola modifica di una specifica parte del naso, fino a variazioni importanti dell’assetto generale della piramide nasale. La chirurgia ha il compito di adeguarsi al caso clinico, non viceversa.

Sono ormai finiti i giorni in cui una tecnica standard poteva andare bene per tutti i tipi di nasi!

Rinoplastica “ecologica”

Così come succede in tutti i diversi campi chirurgici, anche nel caso della rinoplastica, si sono sviluppati e sono stati commercializzati alcuni materiali di derivazione animale o sintetica che possono essere usati come delle sorte di “pezzi di ricambio”, che consentono di irrobustire, aggiustare o riempire l’impalcatura che sostiene il naso.

La storia di questi biomateriali - termine tecnico con cui si indicano questi pezzi di ricambio di cui parlavamo - è sempre la stessa: un iniziale entusiasmo che vede questi materiali come ottimi, in grado di ridurre le tempistiche di intervento, facili da maneggiare per i chirurghi e vantaggiosi per i pazienti. A questa prima fase segue un raffreddamento graduale, dovuto al manifestarsi delle varie complicazioni (spostamento di alcuni pezzi dalla zona di inserimento, infezioni, dolori, inestetismi, etc). L’esempio del silicone liquido - il cui utilizzo oggi è proibito - dovrebbe ricordare di fare un uso ragionato e prudente di questi biomateriali, soprattutto nella chirurgia del naso, ma in generale in tutte le applicazioni della medicina. La rinoplastica, molto spesso, viene eseguita su pazienti giovani: non è opportuno inserire un materiale plastico sottocutaneo in una persona giovane che dovrà conviverci per tutta la vita.

Una buona chirurgia, quindi dovrebbe essere, a suo modo, ecologica.

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