Rinoplastica e non solo, è dolorosa?

Rinoplastica e non solo, è  dolorosa?
SCEB è un'organizzazione italiana specializzata in Medicina Estetica e Chirurgia Plastica.
Creazione: 8 ago 2022 · Aggiornamento: 1 set 2023

La rinoplastica è un intervento di chirurgia plastica che può essere eseguito in regime di day surgery in anestesia generale. Spesso, lo stesso intervento può contemplare contestualmente anche la correzione della parte funzionale, Rinosettoplastica, evitando cosi al paziente di sottoporsi in maniera separata a due interventi, due anestesie e a tempi di recupero più lunghi. 

Grazie alla mia personale casistica operatoria, posso affermare che l'intervento al naso è tra tutti l'intervento che non prevede dolore nel post operatorio, infatti dopo l'intervento, non viene prescritta nemmeno terapia antidolorifica. La tecnica da me utilizzata è definita tecnica chiusa poiché non prevede tagli esterni in prossimità della columella ma piccole incisioni all'interno delle fosse nasali che guarendo diventeranno impercettibili. E' possibile associare all’intervento di rinoplastica anche altri interventi di rimodellamento di altre parti del corpo. 

Rinoplastica prima
Prima della Rinoplastica

La visita preoperatoria è essenziale per riconoscere eventuali anomalie concomitanti del massiccio facciale (ipoplasie mentoniere, zigomatiche) che possono essere corrette contestualmente sia con protesi che, preferibilmente nel caso del mento, con innesti autologhi cioè prelevati da altre zone del corpo, nel caso specifico si possono utilizzare come innesti la porzione di ossa nasali asportata con la gibbotomia. Altrettanto importante è una corretta valutazione ortodontica perché vi possono essere anomalie morfologiche del palato che possono condizionare la corretta posizione del setto nasale e che pertanto vanno corrette al fine di garantire un risultato esteticamente soddisfacente L’approccio all’intervento pertanto dev'essere multidisciplinare e coinvolgere più figure specialistiche (plastico, maxillo facciale, otorino, odontoiatra). 

Sceb è il primo gruppo in Italia che offre questa opportunità avvalendosi della consulenza di specialisti esperti con esperienza ultraventennale. La tecnologia moderna ci permette, inoltre, eliminare l'utilizzo dei fastidiosi tamponi che venivano in passato posizionati nel naso dopo la chirurgia e che spesso, durante l'estrazione, causavano anche la rimozione del tessuto organico cicatriziale che si era venuto a creare. I tamponi sono stati sostituiti con dei lastrini in silicone che permettono una sicura estrazione e non causano dolore al paziente. 

In sostituzione allo scomodo gesso che veniva applicato, viene appoggiato sul naso semplicemente un tutore metallico o termoplastico che protegge il naso da eventuali urti. L'intervento di rinoplastica non deve essere visto come un intervento rivoluzionario che va a sconvolgere la fisionomia del viso, ma come un intervento che migliora il proprio aspetto con naturalezza, rispettando le proporzioni del volto e garantendo un risultato naturale e un "ingentilimento" dei tratti. Spesso accade che, specie nelle generazioni più giovani influenzate dall'epoca e dall'utilizzo scorretto dei social, venga travisato il fine dell'intervento e le richieste di un naso "uguale a" oppure "voglio il naso di" siano sempre più frequenti. 

Risultato_ Rinoplastica
Dopo Rinoplastica

È bene sensibilizzare l'utenza ribadendo il concetto che il risultato finale del nuovo naso deve essere quello di un naso proporzionato a ciascun singolo paziente tenendo conto delle proprie proporzioni, dello spessore della pelle che può alterare e cambiare radicalmente il risultato. Una pelle spessa per esempio vede tempi di guarigione più lunghi, poiché all'edema interno che si crea normalmente dopo l'intervento, si aggiunge il gonfiore e lo spessore di quest'ultima. Non è da considerarsi strano il fatto che il naso, prima di assumere la sua forma definitiva, abbia bisogno di molto tempo, anche di 1 anno, prima di guarire definitivamente. Eventuali calletti ossei, ispessimento delle cicatrici all'interno delle narici, palline sottocutanee visibili o invisibili ma palpabili, sono da considerarsi assolutamente normali nel processo di guarigione. Pertanto, il consiglio che mi sento di dare spesso ai miei pazienti, ma non solo, anche a coloro che si stanno avvicinando all'idea di questo cambiamento, è quello di considerare il naso un intervento a step, fatto di cambiamenti continui nella forma. 

Il naso richiede sacrificio, ma soprattutto pazienza. Non è un intervento banale, non è come andare dall'estetista o al parrucchiere, per questo una volta fatto è definitivo e non si può tornare indietro. Il chirurgo plastico può intervenire sulla parte estetica, ma dove è necessaria una correzione funzionale è imprescindibile la presenza di un professionista otorino che può apportare modifiche sulla parte interessata, deviazione del setto, ipertrofia dei turbinati, conca bullosa, eventuali perforazioni del setto, innesti cartilaginei o ossei. Quando vi affidate al professionista di fiducia è bene che chiediate di vedere degli esempi fotografici di pazienti che si sono sottoposti all'intervento, i pre e post operatori per capire la situazione di partenza, l'evoluzione nel corso dei mesi e il risultato finale per ultimo. Spesso mi trovo a fronteggiare situazioni in cui mi vengono chieste simulazioni 3D del risultato finale, a mio avviso troppo poco veritiere per un intervento cosi delicato. 

Bisogna scegliere il medico in base al suo curriculum professionale, in base alla fiducia e al rapporto empatico che si può venire a creare, scegliendolo oltre che per mera questione economica, per tranquillità e per trasporto emotivo.

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