Filler antirughe: come, quali e... perché

Filler antirughe: come, quali e... perché
Docente in Dermocosmetologia presso la facoltà di Dermatologia dell'Università degli Studi dell'Aquila, si occupa di Estetica Applicata, Medicina Estetica e trattamenti naturali.
Creazione: 23 set 2016 · Aggiornamento: 22 ott 2020

L'ossessione dell'invecchiamento è sempre più presente nella nostra società e tutti ne siamo condizionati: le promesse "antiaging" sono sempre più mirabolanti e, purtroppo, siamo circondati da una moltitudine di aliene: donne con pelli da alligatore trasformate e rigonfie, con gli zigomi a palloncino, le labbra a canotto, gli occhi sbarrati e attoniti. Sicuramente non più giovani e più belle. E molto spesso sono strade senza ritorno.

Non è gonfiando in modo innaturale rughe e depressioni che si ottiene un effetto ringiovanente. Il medico competente deve spiegare che non è corretto fare iniezioni su una pelle trascurata, ispessita, precocemente invecchiata dall'ossessiva mania dell'abbronzatura. Che senso ha spunturare la "cosiddetta pelle del marinaio e del contadino"? In questi casi il risultato sarebbe disarmonico e deludente. Quindi, partire "a monte". Cosa significa? La prima fase della terapia ringiovanente inizia levigando la pelle, per eliminare l'ispessimento, le cellule morte, stimolare il fisiologico "turnover" epidermico e ossigenare i tessuti. Le terapie esfolianti devono essere sempre ottimizzate da complessi rigeneranti, per esempio l'infusione di principi attivi come gli aminoacidi precursori dell'Acido Ialuronico che stimolano la rigenerazione epidermica. Inoltre, tonificare la muscolatura del viso, collo e décolleté con adeguate terapie di Radiofrequenza. 

Conclusione: riparare i danni e preparare correttamente la pelle per le terapie iniettive con formulazioni sicure e biocompatibili, ringiovanire con eleganza e armonia.

No alle sostanze permanenti

Assolutamente no a silicone, sostanze permanenti e semi-permanenti. Possono causare danni gravi e irreversibili, non soltanto dal punto di vista estetico, ma anche sistemico. Sono proibite dalla legge da circa 20 anni, ma troppo spesso, ancora irresponsabilmente utilizzate.

Le cosiddette punturine!

L'Acido Ialuronico, leader delle terapie ringiovanenti, è la sostanza più diffusa e sicura per le terapie iniettive antirughe. È biocompatibile, idrata la pelle e lega l'acqua nei tessuti. Una molecola di Acido Ialuronico lega fino a 15.000 molecole di acqua. È facile, quindi, comprendere che, reintegrando il tenore di acqua, otteniamo risultati sorprendenti. Attraverso questo meccanismo la pelle ritrova il suo spessore, il turgore, l'idratazione corretta, l'elasticità perduta e in breve tempo apparirà ringiovanita. È scientificamente dimostrato che la prima causa dell'invecchiamento cutaneo è la perdita fisiologica e progressiva di acqua, processo che viene accelerato soprattutto dalle eccessive esposizioni al sole e alle lampade abbronzanti.

Savona, Savona
Dottoressa Serafina Ghianda
Seregno, Monza e Brianza

Quanti tipi ne esistono?

Esistono moltissime aziende produttrici, diversi tipi e concentrazioni di Acido Jaluronico. È indispensabile utilizzare soltanto prodotti di alto livello e sicuramente testati. Il medico deve spiegare le caratteristiche di ogni formulazione e soprattutto personalizzare le terapie, a seconda dell'età, degli inestetismi individuali, delle varie zone del viso, collo e décolleté, contorno occhi.

zone iniezione filler

Revitalizzazione

Terapia iniettiva che idrata, rigenera, distende le rughe con un effetto armonioso e naturale. Indicato anche per pelli delicate, tendenti all'arrossamento e alla couperose. È la fase necessaria per preparare la pelle alle iniezioni correttive e riempitive delle rughe e dei solchi profondi. Si esegue con formulazioni leggere, con microiniezioni dalla fronte al décolleté, zona spesso impoverita da eritemi e ustioni solari. Ideale per iniziare una terapia antiaging: si ricostruisce lo spessore epidermico con un effetto assolutamente armonioso e senza rigonfiamenti innaturali.

Progressivamente si crea "l'effetto deposito" e il risultato dura sempre più a lungo e sarà sufficiente un corretto mantenimento. Quando la pelle appare ringiovanita e compatta, sarà pronta per i "ritocchi correttivi" delle diverse zone del viso. Posso asserire che, molto spesso, le pazienti sono soddisfatte del risultato e rinunciano ad ulteriori ritocchi correttivi. La frequenza e il numero delle sedute dipendono dalla risposta individuale.

Correggere

Esistono, formulazioni diverse e specifiche, da scegliere e utilizzare in un secondo tempo, nelle differenti aree cutanee: nelle rughe profonde naso-labiali, nella zona frontale, nelle rughe sottili del contorno occhi, nella zona fragile del collo, per attenuare i solchi profondi del décolleté, ecc.

Regole Pre E Post Terapia: necessaria la sinergia medico-paziente

Prima di iniziare la terapia, il medico deve fare un'anamnesi accurata: valutare l'età, aspetto fisico, il tipo di pelle, l'atonia cutanea, abitudini cosmetiche, la presenza di infiammazioni, di infezioni, assunzioni di farmaci, patologie, pregresse terapie medico/estetiche, ecc. Deve sempre informare sulle formulazioni utilizzate, fare firmare il consenso informato e dopo la terapia consegnare al paziente la matrice del prodotto.

Il/la paziente deve sapere quali terapie non si possono fare in gravidanza o durante l'allattamento, se in presenza malattie autoimmuni, ecc. Deve, sempre, informare il medico se in passato ha fatto terapie iniettive di cui non conosce il contenuto: è incredibile ma, troppo spesso, il paziente non sa cosa è stato iniettato! Deve seguire scrupolosamente le indicazioni mediche post-terapia: evitare e proteggere la pelle dal sole e dalle aggressioni ambientali (soprattutto nelle 2 settimane post-terapia) idratare con le apposite formulazioni post-terapia, evitare qualsiasi aggressione cutanea (sfregamenti, sport e sudorazione, palestre, piscina, cosmetici sbagliati, ecc.).

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